L'abitante consapevole in 100 mosse: cominciamo da casa nostra

Limitare il nostro impatto su una terra che non ci appartiene diventa sempre più impellente, ma non dobbiamo farci angosciare. Un profondo respiro, ci fermiamo. Cominciamo dalla nostra casa. Guardiamo tra le nostre cose come se fossimo ospiti esterni, immaginiamo per loro una storia diversa e costruiamola noi. 100 possibili mosse per dare una vita diversa e più lunga alle cose.

L'abitante consapevole in 100 mosse: cominciamo da casa nostra
L’immaginazione ci porta oltre. Ci appaiono foreste equatoriali oppure il bosco a pochi chilometri? Vediamo file di freddi strumenti metallici oppure gesti sapienti in un piccolo laboratorio artigiano? Quanta energia consuma quando lo usiamo? Dove andrà a finire questo oggetto che sta tra i mille altri oggetti? Avrà una vita lunga? Lo vediamo perso tra mille altri abbandonati in una distesa putrescente, oppure ci appare con un ultimo lembo di consistenza e di riconoscimento, magari tra gli oggetti di un’altra casa, con nuovi affetti e forse nuovi usi. Far viaggiare l’immaginazione a partire dalla nostra casa evoca facilmente sensazioni che potremo accettare o respingere. Potremmo accettare di vedere un campo di cotone, persone chine a raccogliere i fiori bianchi, un velivolo che passa spruzzando sostanze chimiche, piccole mani che filano rapidamente la variopinta tovaglietta su cui ogni giorno mangiamo, così come potremmo accettare di veder ardere l’ultimo filo blu in mezzo ad altri oggetti rapidamente sostituiti. Ma se tutto questo non sarà facile accettarlo… immaginiamo una storia diversa, e costruiamola noi. Ci siamo divertiti a creare delle alternative agli oggetti trovati in giro per casa, li abbiamo sparsi per la Casa EcoLogica e poi raccolti nella 'valigia dell'abitante consapevole'. Ora la 'palla' la passiamo a chi abbia altre idee da aggiungere alle nostre: - un riduttore di flusso per consumare la metà dell’acqua rispetto a un comune rubinetto - una lampadina a led per illuminare consumando meno - un fazzoletto da naso in cotone, invece di quelli usa e getta - la busta della spesa in cotone, invece di quella di plastica - un tovagliolo di cotone, invece di tanti tovaglioli di carta - una spilla da balia al posto dei cotton fioc (magari ancora di plastica) - una saponetta fatta in casa (basta una serata..) - il detersivo per piatti fatto con limone, sale, aceto e acqua - lo spruzzino lava superfici fatto di acqua, alcool a 95° e un olio essenziale disinfettante - la luffa, spugna vegetale coltivabile anche in Italia, che si può buttare nel compost una volta sfinita - il frullino a mano al posto degli elettrodomestici elettrici - il mattarello, per fare la pasta e il pane in casa - la Mooncup, per evitare di consumare circa 300 kg di assorbenti nel periodo fertile di ogni donna - un pannolino lavabile, per risparmiare più di 6 milioni di pannolini gettati ogni giorno in Italia - un vecchio pezzo di tessuto per pulire casa - calze di nylon rotte per spolverare - una spugnetta abrasiva costruita con le retine di frutta e verdura - elastici nati da guanti bucati - una ciabatta con interruttore, per evitare che gli apparecchi elettronici restino in stand-by - bicarbonato, come detergente universale e per mille altri impieghi - uno spazzolino da denti con manico riutilizzabile - una bustina di fermenti lattici per farsi lo yogurt a casa - un bloc-notes fatto di fogli di carta riciclati, stampati da un lato - una bustina di semi, per rendere verde il balcone - una caraffa, per bere l’acqua del rubinetto - un pezzo di spago o dei fili di recupero per chiudere pacchi al posto dello scotch - un foglio di carta di giornale per impacchettare i regali in maniera creativa - una bacinella per raccogliere l’acqua usata nel lavandino e scaricare il WC - un libro usato, per fare uno scambio invece di continuare ad accumularli sulla libreria - uno spazzolino usato per pulire a fondo gli angoli di casa - un cristallo di allume di potassio, da usare come deodorante - una busta da lettera creata rovesciando quelle usate - aceto, come anticalcare, detergente e debole igienizzante - una tazza in ceramica o vetro da tenere in ufficio per bere l’acqua o il tè - una tazzina da caffè in ceramica o vetro da mettere sotto la macchinetta del caffè dell’ufficio - una borraccia da riempire al posto delle bottigliette da mezzo litro usa-e-getta - un pupazzo fatto con un calzetto usato - un contenitore di plastica riutilizzabile molte volte prima di buttarlo - la segatura oppure la carta da giornale in striscioline al posto della sabbietta per la lettiera per gatti - una candela, per risparmiare corrente - un tappo di sughero. Ogni anno in Italia circola un miliardo di tappi di sughero, che potrebbero essere riciclati al 100% e recuperati in diverse maniere - un sacchettino antitarme e profumante, con dentro lavanda essiccata - un ferro da maglia o un ferro da uncinetto, per farsi alcuni vestiti in casa - ago e fili di cotone per riparare i vestiti e per crearne di nuovi, oppure per fare oggetti d'arredamento - un contenitore da uova, un sacchetto di carta per andare dal contadino o dal fornaio senza consumarne uno ogni volta - una torcia a ricarica manuale, per non buttare batterie ... Se vi siete divertiti in questo gioco di “immaginazione pratica”, aggiungete nell’area commenti i vostri metodi brevettati! Elisa Nicoli, Associazione Paea

Commenti

-comprare detersivi alla spina, utilizzando i contenitori di plastica per tantissime volte, evitando di produrre più rifiuti
Monica, 20-04-2011 11:20
Mi viene in mente le cassette di plastica (arance o altro) li uso come contenitori per il box, ci metto latte di vernice o qualsiasi altra cosa.
Fabrizio Vignali, 20-04-2011 01:20
usare le vecchie calze di collant per fare dei sacchettini con fiori di lavanda per profumare sacchetti e armadi
Dhebora, 22-04-2011 11:22
una spugnetta morbida, di quelle che si usano per mettere il fondotinta, da utilizzare per struccarsi evitando i dischetti di cotone usa e getta
lara, 23-04-2011 01:23
il dado vegetale si può fare in casa, non si sprecano avanzi di verdure
rosanna, 23-04-2011 08:23
La candela per risparmiare corrente no: richiede materiale ed energia per essere prodotta, probabilmente più del consumo di una lampadina (a basso consumo o a led) per una durata equivalente. Inoltre la candela bruciando produce anidride carbonica (contribuendo all'effetto serra) e altre sostanze inquinanti, per le quali poi bisogna aprire la finestra e disperdere il calore del riscaldamento. Invece aggiungerei alla lista di usare le scale, invece di usare l'ascensore e di andare poi in palestra a fare step, e di usare i mezzi pubblici o la bici o i piedi, invece di arrivare con la macchina e poi cercare parcheggio.
Marco, 25-04-2011 10:25
Un'altra mossa per ridurre i rifiuti a monte può essere quella di recuperare più volte la vaschetta in polistirolo del gelato (é quasi indistruttibile), lavandola e portandola con sé quando si va in gelateria! Il mio gelataio mi da pure più gelato, di riso o soia ovviamente :-), o mi scala il costo della vaschetta; 2 vantaggi in una sola mossa...
Enrico Crabbia, 26-04-2011 04:26
tenere i contenitori alveolari delle piantine dell'orto per poi seminare i semi autoprodotti!
Elisabetta, 26-04-2011 04:26
Io recupero la spirale (quella di ferro) di calendari vecchi o altri documenti non più utilizzati per legare piantine di pomodori nel mio orto verticale.
Fabrizio Vignali, 27-04-2011 12:27
io riciclo tutte le scatole delle scarpe per riporre calze o barattoli in dispensa. poi trovo un sacco di vestiti nella pattumiera,che riciclo per me o per conoscenti o per il campo nomadi vicino casa.....
giovanna falcone d'apolito, 28-04-2011 12:28
A proposito dei tappi di sughero. In commercio si trovano fermaporta da appendere ai cardini in plastica. Bene: prendiamo un tappo di sughero, facciamogli un buco (trapano con punta sottile, o a mano con un punteruolo). Prendiamo 15 cm c.ca di filo di ferro ricoperto di plastica, o altro materiale simile (es: i fili con anima metallica di chiusura di alcune confezioni se lunghi a sufficienza), infiliamolo nel buco fatto nel tappo di sughero, avendo cura di fermarlo sul fondo o con un nodo o ripiegandolo e piantandolo nel sughero. La parte di filo che rimane dall'altra parte viene ripiegata a uncino. Appendiamo l'unicno su un cardine della porta e il fermaporta è fatto. Quando bisogna chiudere la porta appenderlo alla maniglia!
Alex, 30-04-2011 08:30
Utilizzate la tovaglia prima alla "dritta" poi quando e' macchiata giratela e utilizzatela ancora a "rovescio":meno acqua,meno detersivo,meno energia elettrica per lavatrice...nessuno se ne accorgera',ci sono tovaglie perfette che sono belle ambo i lati.
Elena, 05-05-2011 02:05
Evitiamo i tovaglioli di carta. Noi usiamo quelli di stoffa e, per distinguerli, ognuno di noi ha un tovagliolo di una tovaglia diversa, così non si possono confondere. Poi si usa prima da un lato, poi dall'altro e infine si usa a rovescio! Altro recupero: le bottiglie rettangolari dell'acqua distillata o dei detersivi, ne taglio il fondo e faccio dei comodissimi contenitori per la dispensa dove metto sacchetto di grissini, tappi di barattoli ecc ecc
Marta, 17-08-2011 03:17
I want il caricacellulare a manovella. O addirittura l'alimentatore PC a manovella. Non lo userei sempre, lo ammetto, l'energia petrolchimica è comoda e non richiede olio...di gomito ma sarebbe una bella cosa per i viaggi (sempre a dipendere dalla benedetta presa...) Gli altri consigli sono un sacrificio e un'attenzione continua ai particolari, dubito sinceramente che si possa seguirli tutti e non essere visti a torto come dei fissati o almeno dedicarci molto tempo. Le ciabatte, ad esempio, sono soluzioni di emergenza e non si possono tenere attaccati ad essi elettrodomestici in permanenza. Alcuni sono semplicemente scomodi da staccare ogni volta o da spegnere sempre. Io se devo allontanarmi dal PC uso la funzione "iberna", non lo stanby, ma il cavo è spesso attaccato, quasi sempre, al pc e sempre alla presa (spostare i cavi o staccarli dalla presa è pesante o almeno scomodo, dunque rimane l'energia, minima, che gira dentro il cavo anche quando questo non alimenta il PC). Per non parlare di quando, per evitare che il lavoro venga perso, preferisco tenere attaccato alla presa anche il PC carico. LED? Stracari e con luce freddossima. Lo ammetto, questo non è un post da cavaliere dell'ecologico, è un post sui problemi e i fastidi che spingono molti ad essere ecologici ad un x percento me compreso. Fazzoletti di cotone? Alla seconda soffiata sono antigenici, a meno che non siano enormi. Mooncup? Leggo che va svuotata, rilavata e possibilmente sterilizzata quattro volte al giorno. Non proprio praticissima, dunque. Spilla da balia/cotton fioc? Non la capisco. Dovrei lavarmi le orecchie con una spilla appuntita? Saponetta fatta in casa? Attendo la ricetta ma già so che, magia dell'ingrosso e della grande distribuzione, il costo degli ingredienti, in sommatoria, sarà maggiore di quello della saponetta industriale. La luffa? Cara. Trovata solo in Grecia, come souvenir. Decisamente superiore, peraltro, alle spugne sintetiche (ma, oddio, è viva? Dovrei maltrattare un animale vivo per lavarmi?)...se solo fosse diffusa, forse... Spruzzino? E dove lo trovo un olio essenziale disinfettante che non sia già di per sè in flacone? Quanto viene? Se lo uso non è uguale ad usare direttamente tale olio e tale flacone, prodotti industrialmente (disinfettanti naturali. Esistono?) Il mattarello per fare la pasta...bella idea, in realtà ma la butto sul provocatorio: quanti di noi possono permettersi di usare un'ora intera per stendere la pasta? Frullino a mano. Solo io sono negato? Pannolino lavabile. Ma va lavato molto a fondo, leggi con acqua ben calda e sapone (consumo materie prime ed energia) Vecchio pezzo di tessuto: lo facciamo da sempre Calze: idem Spugnetta abrasiva: howto? Bicarbonato: a me servirebbe per gassificare l'acqua del rubinetto. Per ora prendo quella, assai buona, in bottiglia ma costa e poi la bottiglia, in puro PET, se ne va nella spazzatura. Ma non lo trovo (non l'idrolitina, please, è imbevibile) Spazzolino da denti con manico riutilizzabile: Sono più cari, spesso di lusso (uno lo fa la SilverCare) e poi dove trovi le spazzole di ricambio? Yogurt a casa: no grazie, non rischio. Se c'è chi lo fa per mestiere e lo sa fare io mi fido dei controlli della sua azienda piuttosto che rischiare di mangiare latte cagliato al suo posto Bloc-notes: purchè la carta riciclata non assomigli a quella delle buste della verdura e non costi, complice la moda biochic, quattro volte tanto (ci sarebbe la carta dalla canapa, proibizionisti. Avete sentito? La canapa! Altro che alberi...).E perchè stampata da un lato solo? Da tutti e due così si risparmiano fogli. Semi: chi ha il pollice verde faccia, io le piante non le so trattare Caraffa: fattibile e in parte già fatto Spago: Boh. Che ha di male lo scotch? Carta di giornale per i regali: Se la lasci così più che creativo è squallido, se la dipingi...i colori sono chimici. Bacinella: da considerare Libro usato: ma se lo leggi ancora o te lo vuoi tenere? Comunque si fa da tempo e con successo. Spazzolino usato: dai tempi della mia bisnonna Aceto: Caro, come anticalcare, ma ottimo, davvero Allume di potassio: Come il pepe del Sichuan. Molto bello in teoria, ma dove lo trovo? Anche qui: il costo gioca un certo ruolo Busta: Non funziona: la parte rovesciata non è adesiva... Tazza e borracce: in corso di realizzazione. Sono anche economiche. Pupazzo: Giovanni Mucciaccia, aiutami! Segatura: chi me la da, visto che le falegnamerie la riutilizzano già per i truciolati...insieme a mezzo chilo di colla tossica? Ripiegare su giornali Candela: qui si esagera, davvero, si vuole proporre cose da eremita o da benedettino... Tappo di sughero: ditelo alle aziende, non a me, io uso quelli del flacone o quelli di metallo e plastica (sempre gli stessi cinque da vent'anni) Lavanda: ancora. Dove, dove, dove? E poi funziona abbastanza bene o è come la citronella, che quando la metti su le zanzare ridono? Ferro da maglia: quando chiesi di insegnarmelo alla nonna lei, donna altrimenti all'avanguardia ora come negli anni quaranta, lavoratrice e tutt'altro che tradizionalista, mi guardò storto ed esclamo:"A te? Un uomo?!" Evidentemente anche oggi è considerato fuori norma. Peccato. Mi attirava anche il ricamo e il punto-croce (no, non sto sfottendo, così come l'obiettivo del commento-fiume e criticare, non demolire, solo mostrare punti, appunto, critici) Contenitori: Contadino? Fornaio? In città ci sono supermercati e il fornaio te lo da in automatico il sacchettino...ottimo come contenitore dei rifiuti di carta. Le uova sfuse saranno sicure? Non te le da comunque più nessuno Riduttore di flusso: montato.Poi rotto. Un peccato. Devo rifarci un pensiero. I nuovi rubinetti ce l'hanno di serie. Tovagliolo di cotone: va lavato in lavastoviglie, coi problemi di sempre. Comunque c'è sempre stato e sempre ci sarà, per fortuna. Busta della spesa in cotone: Ce l'ho ma preferisco lo zaino: tiene libere le mani in bici. Aggiungo: basta penne usa-e-getta: ci sono quelle ricaricabili (ok, la ricarica è in plastica e la fanno in Cina, l'inchiostro meglio non indagare ma non ho disponibilità di seppie al momento) però almeno molla e penna non si ricomprano. E poi: libri vecchi di scuola. Professori, non aderite alla moda delle nuove edizioni...a meno che non si tratti di nuove scoperte davvero (il libro di Chimica della nonna è utile solo ai fini di Storia della Scienza) Vecchie scarpe: è cuoio buono. Possibile che si debbano buttare nel secco quando qualcuno (concerie) farebbe carte false per avere cuoio da rigenerare per fare quelle cinture da pochi euro? Tutto sta (e vale un po' per tutto) nel problema di oggi: mettersi in contatto direttamente colla persona senza intermediari è dannatamente laborioso e difficile. Vecchia elettronica: Linux, di quelle distro che vanno anche sui 386. Kiosk computer, quelli che possono essere anche quasi dei pelapatate, perchè li usano solo per andare in Internet o addirittura solo per cercare da cataloghi che stanno sul mainframe (computer centrale, quello sì, potente) Vecchi depliant in cartoncino, volantini (la cosa più sprecona che esista): sono belli colorati, buoni perciò come segnalibri. Scatole da scarpe: si foderano e si usano per riporre oggetti senza temere la polvere Scegliere sempre modelli di cellulare con batterie tra loro compatibili: così se una si esaurisce si usa quella del vecchio modello. Idem per i caricatori. Ci sono anche associazioni che riutilizzano queste vecchie parti. Certo, ci fosse quello a manovella... Computer con schermo a LED. Più cari, ma alla lunga ammortizzi con la corrente risparmiata. Flaconi dei prodotti (ad es. sapone, detersivo, sgrassatore): preferire quelli svitabili e ricaricabili...ma la ricarica sta a sua volta in un bussolotto plastico. Ci sono in alcuni posti i detersivi sfusi, ma sono una realtà isolata e per pochi, limitata ai circuiti del biologico. Maglie: Si stendono su di un divano morbido e si mettono per un giorno una sopra l'altra. Evita moltissimo sforzo ed energia al ferro da stiro e a te, a volte addirittura si stirano "da sè". Non funziona, purtroppo, con abiti delicati e pantaloni. Scarpe di pelle scamosciata macchiata: Si ritinge col lucido da scarpe (che però è chimico,. E' comunque un risparmio). Si stacca la suola? Si fa risuolare (sebbene con colla tossica): risparmi e non butti la scarpa. Ultimamente colla crisi sono rispuntati i calzolai... Non prendetevela troppo con me, cerco solo di portare il punto di vista dello scettico...
Marco B., 17-08-2011 09:17
Errata: leggo che la Luffa non è la spugna marina. Interessante. Fa frutti spugnosi...se ne vendono?
Marco B., 17-08-2011 09:17
Ultimo: i taglieri in plastica. Vi hanno detto che sono più lavabili, più igienici, ecc., che non assorbono, che non ritengono particelle di cibo. Mia esperienza: non è vero più di tanto. Meglio il legno, credo
Marco B., 17-08-2011 10:17
Ciao Elisa, grazie per l'articolo, i tuoi consigli sono sempre molto apprezzabili e utili... Per Marco B. : la luffa si vende eccome (http://www.spugnevegetali.it) credo che si possa trovare anche nei negozi del naturale, erboristerie bio ecc.. è un pò particolare certo, ma molto resistente! Per il resto aggiungo che il BICARBONATO è ottimo per togliere l'odore sgradevole di muffa dai panni che malauguratamente sono stati lasciati umidi un pò troppo a lungo.. e suggerisco a chi trova l'odore dell'aceto un pò sgradevole di usare l'acido citrico per gli stessi usi (si trova in polvere sempre nei negozi del naturale).. buon tutto Oliver http://twitter.com/Ollipaz http://www.zoes.it/it/blogs/olipaz
Olipaz, 18-08-2011 12:18
Io aggiungerei: le confezioni di plastica dei pomodorini, del pranzo o altro sono utili come mini serre da balcone...assorbenti fatti in casa...tutta la vita!!!facili da fare, economici, si lavano facilmente, si riutilizzano vecchi lenzuoli, tessuti strappati, non c'è contatto fastidioso con materie plastiche...un vecchio lenzuolo e una croce apendiabiti diventano un portagiornali comodissimo da appendere dove si vuole! la bottiglia del colluttorio tagliata diventa un funzionale portapenne. per non parlare poi della bottiglia di plastica di acqua e bibite che diventa un ottimo acchiappamosche invece di buttare soldi per acquistare le care caraffe con imbuto in vendita nei centri specializzati...comprare stoffe nei negozi di scampoli (sono gli scarti per cui costano poco e ci sono anche grandi metrature) formaggio, yogurt e tanto altro fatti in casa...danno grandi soddisfazioni, costano poco e sono veramente salutari! con poche schifezze in mezzo! forno a legna anche in cucina...per grandi scorte di pane, pizza, crescente, torte e biscotti...colazioni, merende e companatico assicurati spendendo poco e usando davvero poco tempo... dvd e cd vecchi diventano bellissime decorazioni per l'albero di natale...portare carta, vetro e lattine alle stazioni ecologiche fa risparmiare sulla bolletta e contribuisce alla raccolta differenziata!
Serena, 05-09-2011 11:05
... mi viene ancora in mente... sempre a proposito di spugne, che con quelle per i piatti usate - tagliate a dadini - si potrebbero riempire degli ottimi cuscini per il divano, basta collezionarne un bel pò (magari con l'aiuto di amici e parenti) e una bella federa (con gli scampoli, s'intende:)
Olipaz, 06-09-2011 12:06
Altri modi per riciclare? Ne ho trovati molti e alcuni davvero interessanti su: http://www.buonaidea.it
Ideandro, 09-10-2011 12:09
Io Il dentrificio lo faccio con argilla verde, olio essenziale di menta e acqua. È antibatterico ed è freschissimo. P.S. per Marco B. L'idea del "contro articolo" mi piace e porta alla luce alcuni aspetti interessanti trascurati, però bisogna anche tenere presente che non esiste una bacchetta magica e quindi se vogliamo risolvere i problemi ambientali c'è bisogno che iniziamo a rinunciare a qualcosa. Qualche piccolo sacrificio o scomodità sono il prezzo da pagare, non trovi? Lo yogurt fatto in casa è sicuro e personalmente mi fido più di me stesso che della fabbrica di yogurt. www.byologik.wordpress.com
Byologik, 28-12-2011 01:28
utilizzare il portale del baratto 2.0 http://www.reoose.com per disfarsi degli oggetti che non usiamo più senza gettarli! ;)
Giulia Di Vita, 28-12-2011 03:28
aggiungerei usare i fondi del caffè per sgrassare le pentole
Antonella, 31-12-2011 10:31
Aggiungerei: 1. Sapone di marsiglia (fatto rigorosamente in casa) per lavare i pavimenti 2. Aceto di mele al posto dell'ammorbidente
Luigi C., 31-12-2011 10:31
io aggiungo ai lavaggi in lavatrice mezzo fondo di caffè. Si può fare con quasi qualunque lavaggio, eccetto i delicati veri (che però io lavo a mano). Migilaia di piccole sferette legnose che massaggiano la vostra biancheria; dure abbastanza da lavare via lo sporco efficacemente, dolci abbastanza da rispettare la vostra lavatrice. Vi ritroverete con della biancheria lavata molto bene, e con i tubi di scarico puliti, dimezzando il detersivo impiegato!!! (fino a 60 gradi non produce un "brodo di caffè" e i granelli cadono da soli mentre la biancheria si asciuga o sbattendoli una volta asciutta.) Alla fine le "paste lavamani sono fatte con un principio molto simile!"
Daniele Dal Pra', 31-12-2011 11:31
Il mio dentifricio è un po' "forte" ma è utile anche contro le infiammazioni delle gengive: Bicarbonato di sodio, sale da cucina, menta e salvia seccate e pestate
anna sardini, 31-12-2011 12:31
Riciclare escrementi di gatto per estirpare le erbacce
Claudia, 06-01-2012 06:06
Se vi piace il vino andate a comprarlo nelle cantine sociali. E' di ottima qualità in quanto soggetto a molteplici controlli periodici. Una volta a casa potete imbottigliarlo nelle bottiglie che avrete tenuto e se non è vino destinato all'invecchiamento potete usare i tappi di suchero accumulati nel frattempo. Il vino delle cantine sociali è pastorizzato. Pertanto potete imbottigliarlo quando vorrete, senza farvi condizionare dalle lune, come i nostri vecchi. Ma se proprio ci tenete a questi riti, consultate il calendario di Frate Indovino
Pietro, 11-01-2012 09:11
agiiungerei la lisciva fatta bollendo acqua e cenere...ottima per la lavatrice e per lavare i pavimenti!
silvia, 20-03-2012 03:20
La pasta madre per farsi il pane e la pizza in casa, bicarbonato e amido di mais in parti uguali per un efficace deodorante, un lettore mp3 per evitare di acquistare (e accumulare) cd musicali...
Monica, 29-08-2013 01:29
"Smettiamola di comprare yogurt" !!! -La Danone manda 200 operai in cassa integrazione. "Facciamo scambi di libri" !!! -La Mondadori chiude i suoi negozi in 3 citta italiane "Usiamo tovaglioli di stoffa e non di cotone" !!! -La Fox dichiara fallimento, 1200 operai senza lavoro. Allora mi chiedo : ma se non si producesse piu´...con cosa si sfamereberro le nostre famiglie... con buone intenzioni ??
samuele, 03-09-2013 07:03
X Samuele . Convertire le produzioni ed il lavoro.
nadia, 04-09-2013 11:04
A Samuele dico che occorre cambiare modello: se imparassimo a fare le cose da soli, è vero che potrebbe diminuire il lavoro, ma anche il bisogno di soldi e quindi il bisogno stesso di lavoro...pensaci bene!
Monica, 05-09-2013 01:05
Essere strettamente vegetariani è la base di tutto, il resto sono frivolezze o poco più.Se non si è capito questo non si va da nessuna parte.
Linda, 24-08-2016 10:24

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