Aran è nato e cresciuto tra i boschi del Friuli ed è deciso a difendere il torrente che scorre proprio sotto la casa della sua famiglia. Lì, una ditta vuole costruire una centrale idroelettrica. Siamo a Ieronizza, frazione di Savogna. Aran è stato il primo a scoprire l'esistenza del progetto. È avvenuto per caso, navigando su Internet.
«Ho scoperto ad agosto 2016 che c'era un progetto di una centralina idroelettrica sul torrente Alberone - spiega Aran, studente liceale che ha una grande sensibilità per la tutela dell'ambiente - La popolazione locale non era stata informata in modo adeguato. La ditta proponente è privata e ha sede a San Dorligo della Valle, in provincia di Trieste».
«L'amministrazione comunale era a favore e sminuiva il problema ambientale che si andava innescando - prosegue Aran - Ho dunque costituito il gruppo Facebook "Amici del torrente Alberone" e abbiamo sensibilizzato le persone anche con una raccolta firme che abbiamo consegnato a Trieste al Consiglio regionale nel 2017. A maggio 2017 abbiamo avuto la conferma che il progetto era stato archiviato».
Ma a gennaio 2018 la doccia fredda: «La stessa ditta ha ripresentato un nuovo progetto simile al precedente, apportando alcune varianti» aggiunge Aran.
«Appena siamo venuti a sapere del nuovo progetto, come comitato ci siamo attivati per una nuova petizione che stiamo ancora portando avanti e che ha già raccolto più di 1000 firme). I firmatari sono di tutto il Friuli Venezia Giulia. La Regione ha bocciato il progetto a maggio 2018 ma ha chiesto alla ditta le integrazioni che dovranno essere pubblicate sul sito della Regione stessa entro sei mesi».
«L'amministrazione comunale ora si è schierata dalla nostra parte - racconta ancora il giovanissimo ambientalista - Legambiente, Amici della terra, Spinning Club, Ente Tutela Pesca, l'Arpa ma anche persone singole sostengono la causa aiutando a raccogliere firme. Ci sono tante realtà simili alla nostra in Italia e questo ci dà la speranza di poter bloccare il progetto».
«L'opera andrebbe a modificare 2 chilometri del corso d'acqua, con presa a monte e tubature fino a valle con la costruzione della centralina. Il progetto modificherebbe l'ecosistema del torrente che ancora oggi si trova in condizioni di elevata naturalità, dimostrata dalla diffusa presenza in esso di gamberi di acqua dolce. Il gambero di acqua dolce è una specie protetta a livello europeo. Questo piccolo torrente è un tesoro naturale che appartiene a tutti e non può essere sacrificato per il lucro di pochi soggetti privati».
Grazie Aran, per testimoniare che dai giovani possono arrivare sensibilità, forza ed energia per la salvaguardia dell'ambiente!
Qui la pagina Facebook di Aran