di
Alessandra Profilio
23-12-2010
Il Governo ha approvato il nuovo assetto amministrativo del Parco dello Stelvio, sancendone, in sostanza, lo smembramento. Il provvedimento prevede il potenziamento del ruolo degli enti locali nella gestione dell'area protetta. WWF: "Non chiamatelo più parco nazionale".
L'appello delle associazioni al Governo per la tutela di una delle più antiche e celebrate aree protette del nostro Paese è rimasto inascoltato.
Il Consiglio dei ministri, infatti, ha approvato il nuovo assetto amministrativo del Parco nazionale dello Stelvio, "razionalizzandone le strutture amministrative e mantenendone la configurazione unitaria".
Palazzo Chigi si è dichiarato così favorevole all'accordo sottoscritto nei giorni scorsi dal 'Comitato dei 12' – la Commissione Paritetica tra Stato e Province Autonome di Trento e Bolzano - che ha deciso di abolire il Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio, per rimpiazzarlo con un’istituzione dotata di semplici funzioni di indirizzo per la gestione dell’area protetta.
Il provvedimento prevede in pratica il potenziamento del ruolo degli enti locali ai quali vengono affidate maggiori responsabilità nella gestione del Parco e cui viene assegnato "il finanziamento integrale dei relativi oneri".
Secondo quanto delineato nel decreto legislativo, "le province autonome di Trento e di Bolzano, la Regione Lombardia, il ministero dell'Ambiente e i Comuni ricompresi nel perimetro costituiranno il coordinamento delle attività di programmazione e indirizzo".
Si tratta, in sostanza, di dare il via libera al frazionamento del Parco Nazionale dello Stelvio. Uno smembramento che "oltre a costituire un atto gravissimo per la difesa della biodiversità, presenta profili di incostituzionalità poiché la nostra carta costituzionale attribuisce allo Stato competenze esclusive in materia di tutela della natura e degli ecosistemi". È quanto afferma l'ENPA che riconosce al Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo il merito di essersi opposta a tale provvedimento.
"Anche il consiglio regionale della Lombardia si è espresso, ieri, contro lo smembramento deciso dagli altoatesini, ma non si è voluto accogliere il suo parere, consentendo alle province autonome di Bolzano e Trento di far saltare un istituto nazionale di tutela" sottolinea poi il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.
Secondo Legambiente l'approvazione della nuova disciplina del Parco nazionale dello Stelvio costituisce "una grande sconfitta per la protezione della natura in Europa e uno sfregio all’anno mondiale della biodiversità".
Sulla decisione del Consiglio dei Ministri si è espresso anche il WWF definendo l'operazione di Palazzo Chigi "un precedente pericolosissimo che potrebbe essere ripetuto in altre realtà sotto la spinta di interessi localistici e particolaristici non sempre coerenti con la finalità di tutela dell’ambiente di competenza statale, come stabilito dalla Costituzione".
L'associazione invita poi il Governo a dire come stanno veramente le cose, togliendo la dicitura 'Nazionale' al parco dello Stelvio.
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