di
Alessandra Profilio
21-02-2011
Genova è la prima città italiana a vedersi approvare dall’Europa il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, seguita da Torino, Avigliana e Maranello. 28 sono invece i comuni che hanno adottato buone pratiche e 24 quelli 'sospesi' per ritardi. Bocciate Roma e Milano. Questo il quadro emerso da Clima in Comune 2011, il dossier di Legambiente sulle buone pratiche attuate dalle amministrazioni comunali in campo energetico.
Il 18 febbraio scorso in occasione di 'M'illumino di meno', la giornata del risparmio energetico promossa dalla trasmissione di Radio2 Caterpillar, Legambiente ha presentato il dossier Clima in Comune 2011 sulle buone pratiche attuate dalle amministrazioni comunali in campo energetico.
L'associazione ha scelto di presentare il rapporto a Genova, capofila a livello europeo degli oltre 700 comuni italiani che hanno aderito su base volontaria al 'Patto dei Sindaci', impegnandosi così a predisporre un Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) con l'obiettivo di ridurre almeno del 20 per cento le proprie emissioni di gas serra, aumentare del 20 per cento il ricorso a fonti rinnovabili e migliorare del 20 per cento l'efficienza energetica entro il 2020. Il Piano predisposto dall'Amministrazione del capoluogo ligure è stato approvato per primo dall'Europa e pubblicato sul sito ufficiale.
Dopo Genova hanno presentato il Piano anche Torino, Avigliana (Torino) e Maranello (Modena).
28 Sono poi i Comuni italiani che hanno adottato buone pratiche, mentre 24 amministrazioni sono “sospese” per ritardi. Bocciati invece Roma, “a rischio sospensione”, e Milano, “da sempre ferma al palo”.
Come ha sottolineato Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente, sta nascendo anche nel nostro Paese “un ‘federalismo’ vero e sostenibile” di cui però, purtroppo, “la politica parla poco”. Si tratta, spiega Poggio, del “‘movimento’ dei 600 comuni che hanno aderito al Patto dei Sindaci con Genova che fa da capofila in Europa! Sono le città che vogliono diventare sostenibili e belle per prime!”.
Tra le buone pratiche menzionate nel rapporto Clima in Comune 2011 spicca l'esempio dell' agenzia CasaClima di Bolzano, che dal 2002 si occupa di certificazione energetica degli edifici e che conta 2.840 edifici certificati (di cui 71 in 'classe Oro', 640 in 'classe A', 1.980 in 'classe B' e 1.500 ristrutturazioni).
Un altro buon esempio è quello dell'azienda Usl di Rimini, che ha realizzato un Piano di azione per il miglioramento della sostenibilità energetica in cui ha integrato e sistematizzato diversi interventi per migliorare l'efficienza energetica degli impianti dei quattro ospedali cittadini e introdotto nella gestione quotidiana buone pratiche di risparmio e uso razionale dell'energia.
Questi i principali dati emersi dal dossier di Legambiente che ha monitorato cosa sta accadendo a livello nazionale per sollecitare i Comuni che ancora non hanno ancora aderito al Patto e per diffondere le buone pratiche.
Il 'Patto dei Sindaci' è stato lanciato dalla Commissione Europea il 29 gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana europea dell’energia sostenibile, al fine di coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale.
“Il patto dei Sindaci è una cosa seria, perché prevede verifiche e controlli. È anche uno strumento concreto perché la battaglia contro i cambiamenti climatici va combattuta e vinta principalmente nelle aree urbane – ha affermato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza il quale ha aggiunto che “la riqualificazione delle nostre città in chiave energetica ma anche in tema di mobilità e trasporti” costituisce “la principale sfida per lo sviluppo di settori economici importanti come l’edilizia ed insieme per il miglioramento della vivibilità dei nostri centri urbani perseguito attraverso la valorizzazione di nuove professionalità”.