di
Lucia Russo
21-02-2012
Meno rifiuti, tutela del verde e progetti sociali rivolti a tutte le fasce d'età. Piccole e grandi iniziative fanno di Aci Bonaccorsi una realtà esemplare emergente in Sicilia, riconosciuta dall’Associazione Comuni Virtuosi. Abbiamo intervistato i cittadini e il sindaco del comune etneo per scoprire come sia diventato un piccolo eden.
“Questo è il paese più bello del mondo, perché l’amministrazione è realmente al servizio dei cittadini e pensa ai bisogni di tutti. C’è persino un’area sgambamento cani, specificatamente pensata per i loro momenti di gioco”.
Sembra l’incipit di una favola, invece è la dichiarazione (riepilogativa di tante voci interpellate in Piazza) rilasciataci da Maria Rita Pennisi, insegnante catanese trasferitasi da circa un anno ad Aci Bonaccorsi, comune di circa 3200 abitanti in provincia di Catania.
Poco toccato dalle grandi direttrici di traffico urbano, il comune di Aci Bonaccorsi si è distinto negli ultimi anni per la qualità dell’ambiente e delle condizioni di vita create. Dal 2010 è entrato a far parte dell’Associazione dei Comuni Virtuosi ed è ancora l’unico della Sicilia a farne parte. Come ogni Ente locale aderente, persegue una politica atta a tradurre in prassi quotidiana i principi a difesa dell’ambiente e della qualità della vita, ma le prime iniziative in tal senso risalgono ad almeno dieci anni fa.
I cittadini apprezzano i vantaggi economici e organizzativi nati dai progetti via via realizzati dal Comune e ci citano la Casa dell’Acqua (l’impianto pubblico cui possono approvvigionarsi gratuitamente di acqua minerale), il mercato del contadino, il taxi sociale a servizio su prenotazione per persone sole e appiedate, il mercatino dei giocattoli usati per i bambini, un programma estivo con 60 spettacoli e due cartelloni teatrali invernali; tutto nel quadro di un’offerta culturale a prezzi sociali. Non da ultima, ci segnalano con un certo orgoglio anche la raccolta differenziata, che consente tra l’altro un risparmio di circa 100 euro l’anno agli aderenti.
Varcato l’ingresso del paese, non si può non notare l’ordine, la pulizia e l'assenza dei cassonetti per i rifiuti. “Ad Aci Bonaccorsi – ci dice il Dottor Vito Di Mauro, Sindaco al secondo mandato – i cassonetti non sono mai esistiti. Quando dieci anni fa si avviò la raccolta differenziata con un unico prelievo settimanale, sussisteva già l’uso della raccolta porta a porta. Cinque anni fa abbiamo impresso un’accelerazione alla politica di sostenibilità differenziando carta, vetro, plastica e adottando la premialità per chi utilizza il tesserino col codice a sbarre: oggi chi aderisce risparmia un terzo sulla Tarsu.
Da due anni realizziamo la raccolta spinta, avendo incluso anche l’umido. Riusciamo a riciclare al 55%. Dai 408 kg/procapite di rifiuto secco in discarica del 2008, siamo scesi oggi a 179 Kg/procapite; un dato ottimo, di gran lunga inferiore sia all’obiettivo nazionale dei 230 kg/procapite, sia ai 500kg/procapite della media siciliana”.
Il Comune di Aci Bonaccorsi ha un saldo in attivo. Chiediamo quindi al Sindaco se la raccolta differenziata abbia una sua economicità o se ancora rappresenti un costo aggiuntivo per l’amministrazione. “La raccolta differenziata costa, ancora, più dell’indifferenziata. Il rimborso di 80,00 Euro a tonnellata per l’umido, insieme ai 120 euro a tonnellata per l’indifferenziata, e al rimborso del CONAI, non riesce a compensare i costi, che superano i risparmi, almeno in Sicilia dove le ditte private per lo smaltimento strozzano i Comuni. Sarebbe già diverso se ogni ATO avesse il proprio sito”.
Alla riduzione dei rifiuti, e in particolare alla plastica, ha contribuito molto la Casa dell’Acqua (la prima in Sicilia), dove gli abitanti accedono gratuitamente per 40 litri d’acqua minerale al mese, grazie ad una tessera magnetica. “Questo impianto – ci dice il sindaco – sgrava i cittadini di una tassa occulta che esiste in Italia, ovvero quella sull’acqua potabile, e ci ha permesso di dimezzare la produzione di rifiuti in plastica”.
“Lei è Sindaco – diciamo al Dottor Di Mauro – di un ente locale con vari primati e iniziative originali nel campo della sostenibilità. Ci sono altre novità su questa stessa strada, di cui i suoi concittadini potranno fruire a breve?”.
“A settembre 2011 – ci spiega Di Mauro - abbiamo approvato delle modifiche al Piano Regolatore, e al contempo adottato un regolamento di Bioarchitettura che consente, in presenza di una serie di parametri di efficienza energetica degli immobili, per nuove costruzioni o ristrutturazioni, un premio di cubatura e sconti sugli oneri di urbanizzazione. Il PRG inoltre prevede aree a verde dieci volte in più delle quantità minime previste dalla legge regionale, aree a parcheggio per oltre cinque volte e aree attrezzate collettive per circa sei volte. Senza una legislazione adeguata, non si può tutelare né il territorio né il paesaggio o l’ambiente.
“Quali altri progetti innovativi sono in itinere o in cantiere?”, domandiamo a Di Mauro.
“Prossimamente – ci spiega - le lampade votive del cimitero comunale saranno trasformate a Led e l’energia proverrà da un impianto a pannelli fotovoltaici. Ciò porterà alla soppressione per i cittadini della tassa cimiteriale”.
“Signor Sindaco, quando scade il suo mandato?”
“Il prossimo maggio”.
"Le sue parole rivelano un attaccamento a questo comune, ma anche i residenti si mostrano molto orgogliosi di quest’amministrazione. La legge non lo consente, ma se potesse, si candiderebbe per la terza volta?"
"Sì".
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