di
Daniela Sciarra
31-01-2012
Proveniente dal Sud America, arriva sul mercato un dolcificante naturale alternativo allo zucchero. Si tratta della Stevia, una pianta che è stata sottoposta a numerosi studi scientifici fino a quando l’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ne ha assicurato la salubrità per il consumo umano.
Addio ad aspartame e altri dolcificanti artificiali? Addio dipendenza da zucchero? Non esattamente. Sul mercato europeo si affacciano però alternative naturali per addolcire i più comuni alimenti e bevande. Con il Regolamento europeo 1131/2011, lo scorso 12 novembre la Commissione Europea ha approvato l’utilizzo degli steviosidi.
La Stevia è una pianta autoctona del Sud America e le foglie sono lavorate come quelle del tè per estrarne il dolcificante che pare sia ben 300 volte più potente dello zucchero.
Questo tipo di edulcorante è stato vietato nel 1999, quando la Commissione sugli Additivi nei Cibi dell'OMS e il Comitato Scientifico per gli Alimenti dell'Unione Europea evidenziarono la cancerogenicità del suo metabolita, lo steviolo. Alcuni anni dopo, però, nuovi studi scientifici ne hanno smentito i rischi di cancerogenicità e genotossicità. Il recente parere positivo dell’Efsa (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ne ha concesso ora l’autorizzazione al commercio.
Alcuni studi hanno fissato le quantità massime utilizzabili nei prodotti, in funzione della dose giornaliera ammissibile (DGA) che è pari a 4 mg/kg di peso corporeo al giorno, sia per gli adulti che per i bambini.
A gennaio 2011 l’Efsa è giunta a una nuova conclusione ovvero che adulti e bambini, che siano forti consumatori di alimenti contenenti questi dolcificanti, potrebbero comunque superare la dose giornaliera, qualora i dolcificanti venissero utilizzati ai livelli massimi. Per questo motivo - e tenuto conto anche del fatto che ci sono prodotti che predispongono più di altri all’esposizione a questo dolcificante, tra cui bevande aromatizzate e analcoliche - lo stesso Regolamento ne consiglia un uso appropriato e una riduzione del livello di utilizzo nelle bevande aromatizzate.
A distanza di pochi anni da quando la pianta era stata considerata insicura e dagli effetti sconosciuti, i consumatori europei troveranno ben presto in commercio nuovi prodotti dolcificati al sapore di Stevia, dallo yogurt ai cereali, dalle caramelle alle bevande. E questo perché è considerata un’ottima alternativa allo zucchero, che oggi ancora fatica ad essere rimpiazzato.
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