Champ Commun, ad Augan la cooperativa che reinventa la convivenza

Rispondere alle esigenze locali, creare posti di lavoro, riscoprire i valori della partecipazione e della condivisione. È stata lanciata nel 2009 ad Augan, comune del nord della Francia, la cooperativa Champ Commun.

Champ Commun, ad Augan la cooperativa che reinventa la convivenza
Trovare un’alternativa al capitalismo di mercato e al tempo stesso creare posti di lavoro e rispondere alle esigenze locali. Questa è la sfida lanciata nel dicembre 2009 da sessantasette soci di Champ Commun, una cooperativa di servizi locali di Augan, comune del nord della Francia di 1.400 abitanti. Nel gennaio 2010, hanno creato una società per promuovere attività economiche con l’obiettivo di creare posti di lavoro. Missione compiuta: oggi Champ Commun conta sei dipendenti e più di un centinaio di partner! La lotta contro l’estinzione dei servizi di prossimità nelle comunità rurali è organizzata (…). “Abbiamo voluto prima di tutto creare un luogo nel quale gli abitanti del villaggio si incontrano”, dice Mathieu Bostyn, co-direttore della cooperativa. Il luogo combina un punto vendita di alimentari e un bar con una programmazione musicale e culturale. Nel centro di Augan c’è dunque uno spazio dove è possibile incontrarsi per discutere in diversi forum tematici ogni primo giovedì del mese con l’associazione Polen, oppure imparare a cucire con l’atelier di Louise e Sandrine. C’è anche lo spaccio dei prodotti biologici locali. Diventa un co-proprietario Quelli della cooperativa vogliono sostenere la produzione agricola locale e un modo diverso di mangiare. Tuttavia, in uno spirito di servizio condiviso il negozio di generi alimentari ha scelto di essere aperto a tutti i residenti. E offre una vasta gamma di prodotti per tutte le età, “l’idea è di fare un approvvigionamento generale popolare nel senso tradizionale del termine”, dice Mathieu. Ci sono 1.200 prodotti convenzionali, 350 prodotti di agricoltura biologica e 200 prodotti locali. Quando la cooperativa è stato costituita, i primi soci hanno creato anche una Società immobiliare per l’acquisizione di un immobile progettato per accogliere diverse attività. E hanno diffuso un appello per chiedere il sostegno. È possibile aderire in diversi modi: il primo, diventare co-proprietario della società di una quota, per “ricorrere al sistema bancario il meno possibile”. Ma l’adesione al progetto collettivo passa anche per altri modi, come ad esempio la partecipazione ai lavori di sviluppo dei progetti locali, un cantiere aperto e partecipativo, orchestrato da un'équipe permanente (…). Aumentare la gamma delle possibilità Altre responsabilità sono condivise dal collettivo: il programma culturale del bar o la rete con i produttori locali per la fornitura dei prodotti al negozio di alimentari. Champ Commun cresce e nuovi progetti si innestano poco a poco. Sempre in uno sviluppo dinamico e locale è stata montata una micro-fabbrica di birra al bar, vengono organizzate le consegne dei prodotti per gli anziani più volte al mese ed è stato progettato un ostello per l’accoglienza di 101 persone. Abbastanza per aumentare la gamma delle possibilità! Perché la gestione collettiva resti al servizio della comunità, i suoi fondatori hanno adottato nell’aprile 2012, lo status di «Società cooperativa di interesse collettivo», consentendo ai dipendenti, volontari e utenti, ma anche alle autorità pubbliche, alle società e alle associazioni, di essere membri della cooperativa. Articolo pubblicato dalla rivista Transrural Initiatives e da Bastamag.net, che ringraziamo (traduzione di Comune-info) Articolo tratto da Comune-info

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