Di sicuro fra coloro che sono caduti nella trappola ci saranno persone inconsapevoli, anziane; ma comunque avevano dei figli, dei nipoti che potevano metterli in guardia ma non lo hanno fatto perché a loro volta hanno creduto o credono alla logica del soldo che produce il soldo. O almeno ci credono finché non perdono tutto, poi improvvisamente aprono gli occhi su chi erano veramente quelle “brave persone” a cui venivano affidati i risparmi di una vita. Ma anche i correntisti erano “brave persone”, brave persone che sfruttando qualcun altro, qualcos’altro e senza farsi troppi scrupoli e domande su come avveniva il miracolo della moltiplicazione dei soldi, speravano di guadagnare ancora di più.
La logica che sta dietro a tutto questo sistema e lo mantiene in vita è l’avidità di tutti. Di certo banchieri e bancari sono maggiormente e colpevolmente responsabili, nessuno lo mette in dubbio e visto che siamo nel mondo della follia, saranno anche quelli che alla fine, in un modo o nell’altro, si salveranno nonostante abbiano rovinato la gente e portato pure al suicidio qualcuno; ma per chi con il miraggio dei guadagni facili si è fatto abbindolare c’è anche una parte di responsabilità.
E’ altrettanto particolare notare che normalmente le persone piangono miseria, si lamentano, dicono di non avere soldi e poi, così come quando li spendono, fanno ben poca attenzione a dove li mettono e in mano a chi li danno. Possibile che prima di investire i guadagni di una vita non ci si assicuri su cosa si sta facendo e a chi li si sta dando? Della persona di colore che ci chiede una informazione per strada non ci fidiamo, del direttore di banca che ci ruba tutto certo che ci fidiamo, ovviamente, è una persona tanto per bene, magari va anche in chiesa.
Non credo poi che si tratti di un problema di titoli di studio, di ignoranza, di inconsapevolezza, di poca cultura. Molte persone che hanno perso i loro soldi erano perfettamente in grado di intendere e di volere e con una cultura di base che gli permetteva senz’altro di capire, di sapere chi e cosa poteva esserci dietro a quei contratti.
Ad ulteriore dimostrazione di ciò cito un altro episodio illuminante in merito. Non moltissimo tempo fa a Roma fu preso con le mani nel sacco il cosiddetto “Madoff dei Parioli”, tale Gianfranco Lande che truffò tutta una serie di personaggi di spicco tra cui anche valenti difensori di grandi ideali o sedicenti di pseudo sinistra. Persone note come Sabina Guzzanti e David Riondino, che avevano affidato i loro risparmi (centinaia di migliaia di euro, mica bruscolini) a Lande, perdettero somme ingenti. Ma come è possibile che gente del genere possa affidare i propri soldi a soggetti simili? Molto probabilmente perché anche loro, a differenza di quello che predicano o della cultura da cui provengono, hanno il solito miraggio di fare soldi con i soldi e qui non stiamo certo parlando dell’anziano inconsapevole ma di personaggi pubblici di solida cultura e informatissimi.
La cosa che più sconcerta è sapere che tutta questa gente strapiena di soldi non sa letteralmente cosa farsene (così è se li affida ai Lande della situazione che parlano di favorevole congiuntura economica); li potrebbe invece investire in progetti e azioni ben più interessanti, utili e anche più in linea con gli ideali di cui parlano alle folle italiane nei teatri, nelle televisioni, nei cinema, additando questo o quel politico ladro e così via.
Mi sono sempre chiesto: se le persone straricche e teoricamente “impegnate” investissero anche solo una piccola parte del loro denaro in progetti seri, quante cose si potrebbero fare? Quanto più si potrebbe cambiare in meglio il mondo piuttosto che non continuare a fare da una parte i “buoni” e dall’altra sostenere saldamente il sistema che più di tutti crea danni cioè quello finanziario?
I cosiddetti alternativi, o comunque chi propone una società e dei valori diversi da quelli esclusivamente economici imperanti, vengono spesso trattati come utopisti, illusi, venuti fuori dal mondo delle favole. Ma in fondo cosa diciamo da sempre? Cose semplici, banali, scontate, ovvie, logiche: informatevi, fatevi una vostra opinione, non ascoltate la voce del padrone, guardatevi in giro e verificate se quello che vi dicono e vi offrono per difendere interessi ben precisi è l’unica soluzione o se ci sono alternative. Ma a noi per essere veramente convincenti manca il pelo sullo stomaco, manca quella capacità di fregare il prossimo che invece nel nostro paese non passa mai di moda e assicura lauti guadagni a tutti quelli che utilizzano queste metodologie.
Ricordiamo una cosa ai correntisti o VIP impegnati vari che buttano i soldi o li danno in mano a loschi figuri: ci sono progetti sensati portati avanti da persone che credono in quello che fanno e hanno altri valori che non costruirsi ville e piscine; esistono da tempo Banca Etica e il circuito delle MAG che propongono una finanza molto diversa da quella che ruba i soldi indistintamente ad anziani inconsapevoli e VIP.
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