"Caduto un Berlusconi se ne fa un altro"

Non avendo più la maggioranza, Silvio Berlusconi ha annunciato che si dimetterà dopo il voto sul ddl stabilità e da ieri sera - quando il rendiconto è passato con solo 308 voti - si fa avanti l'ipotesi delle elezioni anticipate. Eppure, probabilmente, chi prenderà il suo posto proseguirà la corsa sfrenata "verso il suicidio collettivo". Non è dal Parlamento che verranno i cambiamenti: ognuno di noi deve darsi da fare per cambiare la realtà.

Sulla caduta di Berlusconi verranno scritti fiumi di parole anche da chi penserà che sarà la fine di un'epoca, ma sostanzialmente la situazione non cambierà granché. Chi lo sostituirà, che siano i suoi compari o i suoi pseudo avversari, proseguirà l'opera sistematica di sfrenata corsa verso il suicidio collettivo. Che il Parlamento rappresenti un sistema democratico è ormai una favoletta. Un coacervo di poteri religiosi, economici e finanziari dettano condizioni e leggi. Non risulta infatti che in una democrazia gli interessi di una ristrettissima minoranza siano la legge imperante. I diritti della maggioranza e la salvaguardia dell'ambiente sono sistematicamente calpestati e i drammatici avvenimenti di questi giorni in Liguria ne sono l'ennesima lampante dimostrazione. I mass media sono in mano a chi può mostrare la realtà che vuole e quindi condizionare pesantemente le persone per poi poter affermare che si è stati eletti 'per volere popolare'. In un contesto del genere parlare di democrazia fa solo tragicamente ridere. Chi sostituirà questo personaggio da avanspettacolo cercherà di tranquillizzare i mercati, continuerà a sfasciare lo stato sociale, a chiedere 'sacrifici' per usare ancora più soldi da sprecare in tutti i modi, proseguirà a devastare l'ambiente, a rincorrere l'impossibile crescita infinita in un pianeta finito in una gara mortale con gli altri paesi a chi si getta nel baratro per primo. Del resto non può che andare in questo modo se si continua a pensare che il benessere consiste nel potersi circondare di montagne di oggetti. E intanto la qualità della vita interiore ed esteriore delle persone peggiora sempre di più. Non è dal Parlamento che arriveranno i cambiamenti necessari per sperare nella sopravvivenza della specie, ormai sempre più persone lo dichiarano, basta guardare alle percentuali di votanti che diminuiscono ad ogni tornata elettorale. Dopo un cinquantennio di imbarbarimento e squallore senza fine dove si è arrivati ad una tale decadenza al cui confronto i peggiori imperatori romani erano dei pivellini, è evidente che non è dai politici che arriverà quella presa di coscienza e quel cambiamento di cui abbiamo assolutamente bisogno come società e pianeta. Solo una potentissima spinta dal basso potrà influenzare (forse) i politici, i quali (forse) saranno costretti loro malgrado a cambiare, quantomeno per tentare in qualche modo di mantenere le loro poltrone. Probabilmente quel giorno non ci sarà più nemmeno bisogno dei politici ma ci saranno prevalentemente persone di buona volontà che la società diversa e l'ambiente salvaguardato se lo saranno costruito con le loro mani. Chi spera in improbabili messia, in improbabili cambiamenti di regime che migliorino realmente la situazione, o vive in un modo di illusioni o ha qualche interesse in gioco. Oppure semplicemente spera che delegando ancora una volta il proprio destino nelle mani altrui sia possibile alleggerirsi di una responsabilità, la responsabilità di prendere in mano la propria vita e decidere per la stessa. Per chi crede che in Parlamento avvengano veri cambiamenti, c'è una brutta notizia: dovrà veramente darsi tanto da fare, cambiarlo direttamente lui il mondo, per sperare che qualcosa possa cambiare anche lassù nelle torri d'avorio. La bella notizia è che darsi da fare per cambiare la realtà sarà una meravigliosa avventura capace di arricchire la propria vita di un inestimabile valore che nessun oggetto potrà mai eguagliare.

Commenti

Quella che l'autore definisce "una potentissima spinta dal basso", a mio modo di vedere, è un modo per indicare la parola "rivoluzione". La rivoluzione violenta implica disordini, miserie, crisi; fare piazza pulita di tutto e istituire un nuovo ordine, (democratico? dittatoriale? ... ) Quella pacifica, che implica il cambiamento delle personalità a guida delle istituzioni esistenti, senza lo stravolgimento delle stesse, con il rischio che l'egemonia del potere già presente, si adegui alla futura nuova condizione. Quella finta, che implica il riciclo delle personalità esistenti (cambiare tutto perchè nulla cambi). In pratica tenere come dirigenti del Paese le stesse persone (che siano al potere o all'opposizione) inaffidabili, furbe, ipocrite ed incoerenti che ci dirigono da 30 anni a questa parte... Personalmente auspico per una rivoluzione pacifica: preferisco che a rappresentarmi sia un "probabile" inetto, piuttosto che affidarmi ad un "sicuro" inetto.
Danilo T., 09-11-2011 01:09
Concordo pienamente con l'articolo! Il vero cambiamento viene solo dal basso! Questa crisi, in realtà permette a tutti noi di iniziare la "vera" rivoluzione, che come diceva Tiziano Terzani, passa solo attuando quella interiore. Solo facendo i conti con noi stessi, prendendoci tutte le responsabilità, non delegando più nessuno, ed essendo partecipi del cambiamento, avremo qualche concreta possibilità per il futuro nostro, dei nostri simili e del Pianeta tutto. Viva GAIA!
Alessandro Vescovo, 09-11-2011 04:09
condivido. sono anni che ritengo l'unico cambiamento possibile sia il nostro, il mio, il tuo. non serve più votare (per chi poi?!). cambiamo in meglio, facciamo le scelte giuste, oneste, un pò alla volta, ognuno di noi e forse inizierà tutto a ruotare nella giusta direzione
francesco, 09-11-2011 05:09
Ottimo articolo. Ma ai commentatori mi permetto di fare una raccomandazione così come faccio un invito al Presidente della Repubblica. Ai commentatori: restiamo con i piedi a terra ora che possiamo sollevare il capo al cielo. Voglio dire che questo passaggio non può non passare dalle istituzioni e che la nostra esigenza di cambiamento deve esercitare ogni pressione perchè queste istituzioni ne recepiscano la spinta e abbandonino l'inerzia e la titubanza non più, allo stato delle cose, sopportabili e tollerabili in nome di una asserita pace sociale che finirebbe per diventare INACCETTABILE resa sociale e civile. Al Presidente della Repubblica: Affidi il compito di guidare il governo di emergenza al neo senatore a vita Prof Mario Monti con l'invito a formare la compagine governativa e s c l u s i v a m e n t e con persone della società civile nell'ambito della magistratura, della finanza e della scienza. Solo con il rispetto assoluto di questa condizione si potrà affrontare serenamente il giudizio parlamentare e, soprattutto del paese. I magistrati, economisti, scienziati potranno dedicare un anno e mezzo di aspettativa per il bene del paese, predisponendo la nuova legge elettorale e attuando le misure riformistiche in libero riferimento alla compartecipazione europea. I magistrati e giureconsulti faranno la nuova legge elettorale e...sorveglieranno ( referendum sull'abrogazione del "porcellum", messa in calendario della legge di iniziativa popolare sulla riduzione degli emolumentti pubblici alla media aritmetica di quelli dei colleghi europei, etc.) i problemi della giustizia, del lavoro e dello stato sociale. Gli economisti affronteranno le riforme a riguardo della compartecipazione economica europea e gli attuali ispettori europei, come quelli internazionali, dovranno confrontarsi liberamente con i competenti colleghi italiani.Dovranno ricondurre sotto stretto controllo ogni finanziamento per spese militari, limitandolo alla difesa interna in collegamento alla ripresa dei piani di disarmo e di reciprocità internazionale. Gli scienziati guideranno il riordino di tutto quanto riguardi l'ambiente e la connessa gestione dei servizi dei beni pubblici e comuni, le costruzioni e manutenzioni delle infrastrutture, gli interventi subordinati della protezione civile, la sanità e lo stato sociale, la pubblica istruzione e la cultura. I partiti, caro Presidente, li ascolti solo come consiglieri ma li lasci fuori da ogni incarico. Si solleverà da ogni eventuale accusa di "ribaltone" e non darà loro alcuna tentazione di "inciucio". Gli stessi saranno naturalmente costretti a occupare le loro funzioni di interpreti delle aspirazioni della società civile e chi di essi avrà adempiuto e mantenuto onestamente quel doveroso compito non avrà difficoltà a dare il suo appoggio alla sua decisione e la "ampia adesione - adesione non base!- non mancherà: Di fronte a questa estrema urgenza i partiti...indegni dovranno decidere se passare dal compito di ufficio di collocamento a quello di società per azioni, fondendosi cioè apertamente con le filiere di fondazioni in rigogliosa attuale crescita...stile subprime di infasta attuale memoria. LARGA A D E S I O N E PARLAMENTARE, MA OGNUNO AL SUO POSTO: NON ESISTONO PARTITI DI GOVERNO MA SOLO GOVERNO.
Franco, 09-11-2011 10:09
franco, ma siamo ancora a questo punto? hai 19 anni per caso ? altrimenti ti saresti accorto che la politica degli ultimi 40 anni è un teatrino. chi crede che il cambiamento arriverà dalle istituzioni si accomodi al seggio illudendosi di fare qualcosa. io non voto più e rimango vittima ma non sono complice di missioni di sterminio, entrate nell'euro, vaccinazioni di massa, ruberie e soprusi ecc il cambiamento lo faccio io e lo fai tu con ogni singola scelta giornaliera e quando le persone oneste e consapevoli saranno tante qualcosa cambierà e forse si affaccerà anche una nuova classe politica che meriti un pò di considerazione. in questa fase storica, per me, il solo schierarsi, in qualunque momento della nostar vita, è una sconfitta ed un indebolimento verso l'unico futuro possibile, quello di collaborazione e tolleranza.
francesco, 10-11-2011 09:10
condivido Danilo T. non possiamo fare una rivoluzione, andremmo ancora peggio. Se non andiamo a votare cosa succederà? non è astenendosi dal voto che facciamo il cambiamento forse dovremmo fare il nostro dovere da cittadini e se qualche cosa non ci piace farci sentire .... ma come? sembrta che a questa classe politica non interessi il nostro parere ma cosa possiamo fare per farci ascoltare? forse mi ripeto ma secondo me dopo due legislature le persone se ne devono andare fuori dal palazzo e non mettere più piede .... gente nuova x il cambiamento!!!!!!
magral, 10-11-2011 09:10
Non capisco cosa spinga Franco a proporci napolitane soluzioni da Mari(o)e Monti Cliccate su un motore di ricerca qualunque: "Mario Monti" e capirete se è il caso di fidarsi. Serve una evoluzione che inverta questa costante e perpetua dissoluzione. Se pensiamo che più in basso di così non si può andare poniamo incoscenti limiti all'avidità di chi gestisce le nostre tasche e le nostre menti. Riportiamo i tre televisori che abbiamo in ogni casa a chi ce li ha venduti e riprendiamoci in cambio il tempo che ci viene intralciato per confrontarci con i nostri problemi, con i nostri affetti, con i nostri amici. Forse potrebbe spuntare la voglia di un gemellaggio greco romano che permetta alle nostre genti di non vendere il pantheon ed il colosseo ai soliti bari che continuano a vincere al Monopoli lasciandoci fermi tre giri in prigione e facendoci pescare solo i loro arroganti imprevisti. Forse l'imbroglio dell'Eurozona, della moneta Euro e del ricovero alla nEuro ha infranto i limiti di sopportazione per molta più gente di quello che si possa immaginare. Forse potremmo aver voglia di farci il pane in casa e barattare il nostro tempo in agriasili o in corsi di terra cruda e danza spirituale. Certo partendo da noi ci faremo sicuramente un grande piacere.
MARIO APICELLA, 11-11-2011 12:11
condivido quello che e" stato detto su questo articolo,cosi viene il problema come fare per buttare alle ortiche tutta questa gente ,che non sono la maggioranza degli italiani ? La soluzione sta" qui" votare o non votare non serve per nulla ,una rivoluzione pacifica delle masse e" la unica forma altrimenti saranno molti altri anni sotto questi barbari immondi che se la spassano alle nostre spalle come nuovi RE assieme ai loro vassalli privilegiati che riscuotono senza fare assolutamente nulla nella vita
stefano, 11-11-2011 02:11
Condivido il contenuto dell'articolo salvo due punti: Berlusconi ha creato un impero mediatico battendo l'allora onnipotente Rai, anche solo per questo non lo si può definire "personaggio da avanspettacolo". Mi pare ci sia qualcosa di più dell'ottimismo nell'evocare una "meravigliosa avventura" citata in chiusura; è posssibile affrancarci dai poteri forti? e come fare?.
gianbe, 11-11-2011 09:11
Data la situazione in cui ci troviamo, l'ideale sarebbe un governo breve giusto per cambiare la legge elettorale e quindi andare al voto. Intanto prendere in considerazione quello che ha fatto l'Islanda. Uscire dal Fondo Monetario Internazionale. Uscire dall'Euro, con la speranza che lo facciano anche altri Paesi, perchè la situazione in cui ci troviamo è dovuta ai banchieri, agli speculatori. Si può uscire dall'euro e ripudiare il debito pubblico. Possiamo farlo perchè il nostro debito non è un debito, ma un indebitamento legato alle speculazioni. Il denaro non dovrà più essere stampato dai banchieri ma dai governi, senza debito, a interesse zero. Solo così finisce la musica delle speculazioni. Che sia così lo dimostra il fatto che tutti i presidenti americani, che nel passato hanno tentato di trasferire la stampa del denaro dai banchieri ai governi, sono stati assassinati dai banchieri. Come vi spiegate il fatto che alla Grecia per evitare che uscisse dall'euro il debito è stato ridotto del 50%? E' chiaro che agli speculatori, ma anche alla Germania, non conviene che i Paesi seguano l'esempio dell'Islanda. L'Argentina, dopo il ripudio del debito, ha avuto due anni di sofferenza sociale, ma oggi è in ripresa economica. Dobbiamo uscire dall'euro perchè questo sistema ci ha fatti indebitare sino al punto che oggi un neonato italiano ha già sul collo un debito di 32 mila euro. Stato, Regioni, Provincie & C. "I nostri debiti non le hanno fatte le famiglie ma le caste parassitarie pubbliche per assicurarsi clientele e tangenti" (Maurizio Blondet). In generale, all'estero i ricchi sono ricchi privati, in Italia i ricchi sono "ricchi di stato" (M. Blondet). Il caso Islanda è è una lezione importante data agli speculatori. Quando il debito diventa eccessivo è legittimo non pagarlo più. C'è un detto: "se devi mille euro alla banca il problema è tuo, se devi un milione di euro alla banca, il problema è della banca. E deve venire a patti con te." Non aspettiamo che il cambiamento venga dalle istituzioni attuali, quasi tutte ree del debito pubblico. Bisogna tagliare le unghie alla besti acollettiva, ai parassiti pubblici, accollando loro i "sacrifici", che oggi essi accollano all'italia produttiva. "La Presidenza della Repubblica ci costa, oggi, 250 milioni di euro l'anno, cioè 12 volte quanto costi la monarchia agli inglesi"(Fonte: Biolcalenda, novembre 2011, intervista di Marcello Pamio a Maurizio Blondet)
Pietro Perrino, 11-11-2011 09:11
e allora in pratica cosa si deve fare? per noi "poveri tapini" nel senso che sappiamo poco di politica quale sarebbe la mossa giusta da fare? se andiamo, come spero, alle elezioni a febbraio o marzo, chi dobbiamo votare? sono sempre gli stessi quindi deduco che non vadano bene .... e allora? si devono, veramente, mandare in pensione tutti quelli che hanno accumulato anni e anni di politica .... via a casa ... e poi avanti il nuovo.... altrimenti saremo ancora in questa situazione. Condivido che la stampa del denaro sia fatta dai governi perchè ogni 1000 euro lo stato deve pagare 1200 la differenza per le spese sostenute ... così non va proprio bene!!!!!! e allora chi deve agire per primo? è questo che la massa si chiede .... quale è il primo passo e chi lo deve fare!!!!
magral, 11-11-2011 10:11
A Mario Apicella e a Francesco voglio dire, a proposito della mia proposta di incarico al sen. prof. Monti con la precisa condizione di formare la compagine governativa escludendo politici professionisti o partitici e ricorrendosolo a personalità di indubbia competenza nell'ambito della magistratura, scienza e finanza, che tali designazioni implicano necessariamente il corollario delle dimissioni da ogni incarico attuale in odore di conflitto di interesse. Tale corollario è tanto più necessario in quanto sarebbe da stupidi ritenere che personalità di così alta competenza se ne fossero restate finora inoccupate e inerti ad...aspettare. Quindi dimissioni obbligatorie in caso di organismi privati o pubblici, nel caso di conflitto di interessi ; ricorso alla richiesta di aspettativa di lavoro nel caso di appartenenza alle amministrazioni pubbliche o private. Sulla particolarità del momento politico che l'Italia sta vivendo invito i commentatori a leggere e a filettere sul blog di Maria Teresa Vergalli del 10.11, la staffetta partigiana di 16 anni che ora ne ha 84 e dalla quale molti giovani desiderosi di cambiamento potranno avere un concreto orientamento. L'occasione, unica, che ci viene data mi spinge a raccomandare a tutti gli onesti ": ora che possiamo finalmente alzare il capo verso il cielo non dimentichiamo di tenere i piedi ben saldi a terra". Coraggio e auguri.
Franco, 11-11-2011 01:11
Secondo me si deve prima cambiare la legge elettorale e poi andare al voto, cercando di eleggere facce nuove, pulite, serie, preparate e competenti. Queste persone esistono. Vanno solo incoraggiate a farsi avanti e farsi conoscere. Come esattamente non lo so, ma è l'unica strada per uscire da questa crisi. E' difficle, ma non vedo altre soluzioni per passare da una società malata ad una sana. Ci vuole una grande rivoluzione culturale. Se non la facciamo sarà sempre peggio. Uscire dall'euro subito o quanto prima per non pagare un debito illegittimo e porre fine alle speculazioni. Anche questo è un passo difficile, ma se non lo facciamo resteremo sempre in un circolo vizioso e prigionieri di noi stessi. Se queste due cose non si faranno vuol dire che nonostante tutto alla maggior parte di noi italiani, questo sitema ci sta bene. Per me è come la cartina al tornasole. Vuol dire che molti italiani vivono bene in un sistema (soluzione umana)il cui pH è quello che è (acido, neutro o alcalino). Se non cambia il pH, cosa che può succedere se aumentano gli scontenti al punto da non avere più nulla da perdere, il sistema non cambierà. Il sistema potrebbe cambiare anche in seguito a forti cambiamenti climati. grandi alluvioni, freddi o caldi eccessivi, una grande e duratura siccità. Per non parlare di uno o più meteoriti che colpiscono punti strategici del Paese o dell'intero Pianeta. La natura potrebbe darci una grossa mano. In questo caso pagheremmo tutti e sarebbe giusto anche così. Perchè se ci pensate bene, sono colpevoli anche quelli ai quali questo sistema non piace, in quanto non hanno protestato abbastanza di fronte alle cose storte. Vale la regola del silenzio assenso. Mi riferisco a quelli che non votano. Una cosa che possiamo fare è sostenere chi ci dà una mano a conoscere la verità e a dialogare tra di noi. Auguri e buona fortuna.
Pietro Perrino, 11-11-2011 03:11
mario monti, un altro NON eletto dal popolo al potere ! ma siamo matti ?! andate a vedere chi è mario monti. buona fortuna a tutti noi
francesco, 11-11-2011 04:11
Commentiamo, discutiamo, proponiamo, consigliamo: sì, consigliamo anche NAPOLITANO e liberiamolo dalle grinfie dei partiti. Adesso che la lotta della resistenza civile - ricordate il " resistere, resistere, resistere " del magistrato Dr Borrelli? - ha visto la vittoria, bisogna passare alla responsabilità della proposta concreta. Dedico a tutti gli onesti, in allegria, una mia poesiola del momento con il massimo rispetto e la più profonda amicizia. " Dico la mia, dite la vostra, chi non la dice, è "capa tosta".
Franco, 11-11-2011 07:11
parole,parole,parole....... ma intanto la maggior parte delle persone non ha ancora capito come si deve comportare. Chi desidera le votazioni a febbraio o marzo cosa dovrebbe fare? io sono una di queste DESIDERO ANDARE A VOTARE AL PIU' PRESTO .... questo signore è uno che non è stato eletto da nessuno. In più mi chiedo come mai abbiamo accettato un nome consigliato da due stranieri? NON MI PIACE ASSOLUTAMENTE LO BOCCIO. Questo è il mio pensiero e pensoi di non essere la sola. Però richiedo: come ci dovremmo comportare noi cittadini?
magral, 11-11-2011 08:11
A Magrai rispondo che per ora manca la consapevolezza nell'opinione pubblica sulla drammatica sudditanza della politica dai poteri forti finanziari; in Spagna e negli Stati Uniti gli Indignados protestano proprio per questo, in Italia invece gli Indignati hanno trasformato le manifestazioni in una protesta contro il governo Berlusconi dimostrando che gli organizzatori si sono appropriati di una sigla che aveva intendimenti ben diversi; intendiamoci, nulla da dire sulle loro proteste contro l'allora governo, ma non con il nome di un movimento che ha lo scopo di far conoscere all'opinione pubblica quali sono i veri padroni occulti del nostro destino. Bisogna insistere su questo tasto e sperare di creare un movimento di veri Indignados anche in Italia.
gianbe, 14-11-2011 09:14
Prego il commentatore giambe di permettermi di rilevargli che anche l'evangelico "prossimo" significa "quello più vicino". E siccome una lotta contro i...lontani è più facile e ipocrita di quella contro i vicini, ben vengano a mio parere le lotte degli indignados nostrani ( che però si sono anche loro attendati davanti alla Banca d'Italia a Venezia)contro il governo Berlusconi e ogni sua possibile reinterpretazione.
Franco, 14-11-2011 10:14
scusa Franco ma assolutamente non condivido!!! è mai possibile che noi dobbiamo sempre essere diversi, in peggio, dagli altri? la lotta fatta a Roma non la condivido perchè tutto quello che è successo mi "fa vomitare". Io sono per il dialogo e qui di dialogo non se ne è fatto. La manifestazione doveva essere pacifica, molto pacifica.... e invece cosa è successo? Io non appoggio mai nessuna lotta distruttiva come quella. Per poche persone "esaltate" ci andiamo di mezzo tutti. Denunciamo chi vediamo in atteggiamenti aggressivi, volto coperto, con in mano spranghe o altro. DENUNCIAMOLI come cittadina respondabile mi dissocio da queste tipo di lotta.
magral, 14-11-2011 11:14
A Franco faccio cortesemente notare che non ho negato la legittimità della protesta bensì l'utilizzo di una sigla utilizzata all'estero con altre finalità; credo che l'opinione pubblica italiana abbia recepito soltanto la protesta contro il governo in carica, null'altro. Poi scrive lotta "facile" verso i lontani?; non siamo neanche all'inizio di questa presa di coscienza contro chi in forma dittatoriale guida i nostri destini!, legga l'ultima parte dell'articolo "ciao ciao Berlusconi..." e vedrà quanto sono vicini i nostri padroni!. Il bello è che il deus ex machina della nuova situazione è il presidente della repubblica ex membro della direzione del PCI, allora acerrimo nemico dei poteri forti ora sostenitore e fautore dell'incarico a Monti "...emissario diretto di quelle forze ultraliberali..."; dal popolo ai finanzieri!, complimenti.
gianbe, 14-11-2011 11:14
prego i signori che hanno commentato questo articolo di commentare anche l,altro articoli sempre su questo sito che secondo me E altrettanto centrale cioe(CRISI FINANZIARIA.L,ITALIA SUPERA IL"PUNTO DI NON RITORNO )QUALCUNO LO HA GIA FATTO
claudio50, 14-11-2011 12:14

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