di
Francesco Maria Ermani
24-10-2011
"Siamo un pezzo significativo della libera informazione, apartitico, indipendente. Lo abbiamo dimostrato in un anno in cui ci siamo autofinanziati. Abbiamo creato un portale che veramente va dal virtuale al reale, che informa e illustra nella pratica i percorsi alternativi e, soprattutto, dà motivazioni, strumenti e conoscenze per cambiare". Il Cambiamento ora ha bisogno di voi.
Ieri, al corteo contro la TAV, un dimostrante esponeva un cartello con scritto: dov’è la libera informazione? La cosa mi ha fatto riflettere, molto.
Noi diamo costantemente spazio a chi si impegna per un futuro migliore e lotta contro le ingiustizie, in qualunque contesto, basta scorrere la nostra home page.
Come testata indipendente, veramente indipendente, non abbiamo mai avuto problemi nel condividere con Voi notizie parlando di argomenti seri e degni dell’attenzione dei cittadini.
Abbiamo avuto un’esclusiva costante; non ci siamo mai sovrapposti alle altre testate per un motivo semplice: da anni per la stragrande maggioranza degli organi d’informazione italiani contano solo i diti medi e le parolacce di qualche politico, la quantità e la durata degli amplessi di qualche anziano malato d’immortalità o la compravendita di case nel centro di Roma, per non parlare delle tangenti dilaganti e delle crisi adolescenziali nella casa del Grande Fratello.
Noi tutti meritiamo altro, siamo impegnati a lasciare un mondo migliore ai nostri figli.
Siamo un pezzo significativo della libera informazione, apartitico, indipendente.
Lo abbiamo dimostrato in un anno in cui ci siamo autofinanziati. Abbiamo creato un portale che veramente va dal virtuale al reale, che informa e illustra nella pratica i percorsi alternativi e, soprattutto, dà motivazioni, strumenti e conoscenze per cambiare.
Per questo primo anno ci sono bastati i soldi che usa un direttore di testata nel servizio pubblico per i suoi pranzi (come ha dichiarato a chi chiedeva conto delle spese addebitate alla carta di credito aziendale).
Spesso penso che noi siamo per l’informazione come Emergency è per la sanità (non me ne voglia Gino Strada per il paragone che può sembrare presuntuoso, ma rende l’idea): entrambi dimostriamo che con poco, se ben impiegato e con gente motivatissima, si può fare tantissimo…
Allora mi chiedo e Vi chiedo: sommando newsletter ed accessi al sito ogni nostro articolo è letto mediamente da 25.000 persone (che aumentano ogni giorno), come mai solo in 57 hanno sentito l’esigenza di darci un euro al mese per andare avanti?
Quando spiego cosa sia l’agenda setting [1] non ho mai problemi, paragono (per quantità e contenuti) gli articoli pubblicati dalle principali testate giornalistiche e i nostri su un qualsiasi tema degno di nota quale il nucleare, le energie rinnovabili, gli sversamenti di petrolio in mare, i progetti di sviluppo degni di questo nome o le risposte intelligenti alla 'crisi' economico finanziaria (quindi escludo a priori argomenti quali tresche, truffe e offese alla dignità femminile). Gli studenti restano allibiti scoprendo come certi temi ed argomenti vengano nascosti, edulcorati o, peggio, manipolati dalla maggior parte degli organi d’informazione. Non commento mai, perché sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.
Confidando nella Vostra pazienza di lettori, inizio a pensare che forse averVi dato così tanto Vi abbia fatto credere che non abbiamo bisogno d’aiuto. Niente di più sbagliato.
Noi abbiamo creato e varato un bel veliero, ogni giorno cerchiamo di migliorarlo, renderlo più bello e completo, per affrontare qualsiasi tempesta, ed arrivare ovunque, ma se Voi non ci aiutate a farlo galleggiare per fronteggiare il futuro, questo Veliero finirà in disarmo, non importa quanto sia bello e fin dove possa arrivare.
Se pensi che il Cambiamento valga almeno un euro al mese clicca qui
Note
1. Con il termine 'agenda setting' si intende la costruzione dell'agenda quotidiana da parte dei media, ovvero la scelta da parte di questi ultimi dei temi di cui tutti, volenti o nolenti, parleremo. Ciò di cui parlano i media entra nella nostra 'agenda', ciò che i media ignorano, tendenzialmente, non esiste.
Nota al titolo: alle Termopili nel 480 a.C. un pugno di pochi valorosi dell'esercito spartano e di altre città greche (Erodoto parla di 6-7000 uomini) guidato da Leonida trattenne l'immenso e temutissimo esercito persiano (Erodoto parla di 300.000 uomini) per un tempo sufficiente a dare ai greci la forza di riorganizzarsi ed evitare una sconfitta altrimenti certa. L'impresa è passata alla storia come una delle più belle pagine di eroismo, in cui pochi valorosi hanno permesso la prosecuzione di intere civiltà.
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