È davvero 'tutta colpa dei politici'?

Dopo lo scandalo che ha coinvolto la Lega, un coro di voci indignate si è levata contro la 'classe politica ladra e truffaldina'. Tuttavia, i politici sono un bersaglio facile, inveire contro di loro non muterà di molto la situazione.

È davvero 'tutta colpa dei politici'?
L’ennesimo e sicuramente non ultimo scandalo che ha coinvolto la Lega è stato salutato dalla solita levata di scudi contro una classe politica ladra e truffaldina a 360 gradi in cui non si salva nessuno, nemmeno coloro che avevano fatto di “Roma ladrona” la loro bandiera. E quindi, ormai, lo sport nazionale è dare addosso al politico artefice di qualsiasi malefatta e schifezza. Ma possibile che in Italia la situazione sia così terribile solo per colpa di questi signori? La gente normale è esente da qualsiasi colpa e in preda a ipnosi ha eletto per anni e anni queste persone? Mi scandalizzo dello scandalizzarsi. Prima si vota questa gente, poi ci si sorprende che sono stati colti con le mani nel sacco. E nonostante ciò, stiamo sicuri che la prossima volta saranno rivotati loro o chi per loro, così come è sempre successo. Non è un caso che in parlamento ci siano condannati o indagati. E prima, queste persone erano oneste? Erano tanto diverse da quello che scopriamo ora? La sopraffazione dell’altro, la denigrazione di chiunque la pensi diversamente, il sotterfugio, sono tutti aspetti che sono le basi fondanti della lotta politica istituzionale. E una volta raggiunta una poltrona cosa farà la gran parte di queste persone? Saranno onesti e irreprensibili amministratori della cosa pubblica? O semplicemente continueranno ad agire per avere il massimo profitto e la massima visibilità? Odii più o meno velati, correnti e lotte intestine, attacchi alle spalle, letame cosparso ovunque, prevalere con ogni mezzo lecito o illecito: questa è la lotta per il potere. Chi fa di tutto pur di avere il potere, non si tira certo indietro di fronte a soldi e lusso, anzi lo ritiene un degno premio delle sue conquiste e della sua abilità nel raggirare il prossimo. E questo a prescindere da qualsiasi cosa dica, da qualsiasi cosa voglia fare credere ai suoi elettori. Ma poi questi politici sono tanto diversi da noi? Non sarà che troppo spesso sono il nostro specchio e che semplicemente si trovano nella condizione di poter approfittare del ruolo che noi abbiamo loro gentilmente concesso attraverso l’esercizio del voto? Esercizio del voto che ormai è una pantomima di questa che tutto si può chiamare tranne che democrazia (al massimo si può chiamare, denarocrazia). Ma come è possibile che immancabilmente tutti siano ladri, che tutti si comportino così? Ciò è possibile solo perché questo tipo di comportamento nel proprio piccolo è comune a tanti, troppi e quindi lo scandalo c’è fino ad un certo punto. Basta guardare i comportamenti della maggioranza delle persone nella vita di tutti i giorni. Nessuna attenzione o salvaguardia dell’ambiente in cui si vive, nessuna preoccupazione del mondo che si lascerà ai nostri figli, arroganza, prepotenza, inganni piccoli o grandi, mors tua vita mea, arrivismo sfrenato, mancanza di etica e della parola data e su tutto il massimo comandamento del 'tengo famiglia' che giustifica qualsiasi compromesso e nefandezza. Cercare di fregare gli altri sempre e comunque perché tanto lo sappiamo, se non lo facciamo noi, qualcun altro lo farà al posto nostro. I politici non sono altro che tanti noi stessi alle prese con troppo potere - e conseguentemente denaro - e come dice giustamente il proverbio, è l’occasione adatta per fare l’uomo ladro. Con ciò non intendo affatto giustificare i politici e fermo restando che è assolutamente sacrosanto mandare a casa questa gente, prendersela con i politici solo perché sono un bersaglio facile non credo sposterà di molto la situazione. Dopo Tangentopoli con tanto di lancio di monetine a Craxi, sembrava che dovesse cambiare tutto e abbiamo visto come è andata: siamo finiti dalla padella alla brace e ci siamo sorbiti quasi un ventennio di Berlusconi che è la massima espressione di qualunquismo e tornaconto personale, quello che anima tanti, troppi italiani che si scandalizzano se i politici rubano. E tanti, troppi italiani si sono identificati in questo personaggio la cui 'cultura' ha tre pilastri: il calcio, le donne e il denaro. Se questa è la cultura, non capisco cosa ci sia da scandalizzarsi se i politici si rubano pure i tappeti delle sale in cui esercitano la loro 'professione'. Quando invece di additare qualcuno si inizierà ad essere radicalmente diversi, a quel qualcuno si darà sempre meno potere, e dare sempre meno potere a quel qualcuno significherà avere un potere diffuso che non è quello di soldi e fama ma del cambiare la situazione dalle fondamenta, a partire dal grande potere che abbiamo di costruire una realtà viva, felice e rispettosa di persone e ambiente. Si ha molto più potere e possibilità di cambiare in meglio costruendo giorno per giorno una nuova cultura assieme agli altri, che a fare una crocetta su una scheda e poi passando inevitabilmente quattro o cinque anni ad inveire contro i corrotti e i ladri.

Commenti

dire che li abbiamo scelti mi pare offensivo, visto che la legge elettorale non consente di scegliere il singolo rappresentante prescelto!
domenico, 19-04-2012 12:19
Ho visto tante persone oneste e dai sani principi venire isolate all'interno della mcchina politica dei partiti... Ho visto tanti giovani sfiancati e scoraggiati perchè non accettavano le "regole" di "tesserati" e rappresentavano potenzialmente il rischio di cambiamento... La "casta" è ben strutturata per la difesa del proprio status e del proprio potere, tutori della regolarità e del rispetto delle leggi compresi! La giustizia non abita più in Italia da molto tempo! Il "tumore" è molto radicato e diffuso, l'estirpazione si presenta non priva di rischi di danni collaterali, anche molto psanti. Senza contare che questa "casta" lotterà per non essere sradicata tirando calci e pugni ognidove! La situazione è pesante come pesante dovrà essere la nostra azione per riprenderci e difendere la nostra libertà e dignità, sempre che riusciamo a trovare una forte coesione trasversale senza colori ed estremismi esterni a questo nostro desiderio.
Corrado, 19-04-2012 12:19
Non c'è nessun dubbio: la colpa è nostra! Solo nostra! E quando dico nostra intendo del 99% dei cittadini italiani e comunque occidentali. Nostra perché abbiamo permesso che tutto ciò accadesse. Nostra perché siamo rimasti a guardare, all'inizio un pò increduli e divertiti, per poi in massima parte partecipare al gioco o, quanto meno, tollerarlo. Nostra perché abbiamo accettato, condiviso e alimentato la logica del "risultato" e del profitto. E se ora ci sono segnali di risveglio individuabili in molte di queste nostre coscienze, ciò è dovuto al fatto che la festa è finita e di vino non ce n'è più. Quanti di noi sono disposti ad ammettere che il modello Berlusconi (soldi, sesso e successo) era ed è il massimo del desiderabile? Quanti professionisti, artisti e intellettuali sono stati capaci di rinunciare a faraonici compensi per fare una scelta etica o di qualità? Pochi, pochissimi, praticamente nessuno. Ecco che si continua insopportabilmente ad ascoltare allenatori e tifosi di calcio ripetere frasi tipo: "L'importante è vincere. E' solo quello che conta. Il bel gioco non paga" oppure altri: "Per avere una ragazza come quella sarei disposto a TUTTO..." o ancora: " Se fai così che ci guadagni? Devi fare in modo di avere un profitto, e che sia sempre maggiore, il resto non conta". Insomma, l'imperativo è essere vincenti. Alla faccia della vecchia cultura romantica e bohemienne del "loser", oggi tristemente definito "sfigato". Io dico che "sfigato" è colui che pur condividendo e desiderando quelle cose che lo farebbero sentire "vincente" non riesce ad ottenerle. Chi invece sceglie deliberatamente di non inseguirle, non perché non può ma perché non vuole, preferendo vivere e sognare con passione, rigore e coerenza, piuttosto che arricchirsi prepotentemente a spese del prossimo, ecco, quello dovrebbe essere considerato un vero uomo.
ARTURO MARADEI, 22-04-2012 12:22
No, non e' tutta colpa dei politici,noi tutti abbiamo responsabilita'. Abbiamo accettato, senza protestare, che la politica diventasse un incarico x la vita. Il politico, una volta entrato nel sistema, rimane a vita a carico del contribuente (gli spetta di diritto) anche se incapace; L'importante e'avere i giusti agganci e l'apparato si attivera' x trovare un incarico (municipalizzate, sanita', coop etc etc). Si e' creato un circolo vizioso che sara' molto difficile spezzare. Io non faccio parte degli indecisi, da vent'anni vado a votare e annullo la scheda. Se questa politica non scende dal piedistallo sul quale si e' posta, e non si dimostra ricettiva della realta' del Paese, per me puo' tranquillamente "sparire"
Gloria, 22-04-2012 06:22
Sono perfettamente d'accordo con Adespoto
jessica, 23-04-2012 05:23
Al nostro Paolo Ermani ,voglio dire a proposito dei politici italiani, che se l'Italia è ridotta in mutande, è da imputare in linea generae all'ifingardaggine ,all'egoismo della classe politica crapulona e spendacciona, ma certamente anche alla superficialità e alla scarsa oculatezza che ha caratterizzato l'elettorato di volta in volta per le consultazioni elettorali che hanno premiato troppe volte personaggi fin troppo spressione di qualumquismo opportunisti che hanno usato la politca come strumento di arricchimento, di nepotismo trascurando e tradendo la fiducia degli elettori. vedi berlusconi bossi tanti uomini sedicenti di sinistra cialtrono e inganna popoloGli italiani adesso desiderano di liberarsi dal giogo opprimenteimposto per tanti anni da una classe politica tiranna e truffaldina e a tal fine ciascun italiano è disposto a votarsi al primo santo che arriva e promette seriamente di distruggere la mala pianta della corruzione .vedi Grillo che agli occhi di molti italiani appare come l'antidoto contro il bubbone pestifero della mala politica-Pero se grillo vuole conservare il consenso per tanto tempo ancora deve smetterla di saltellare . Non può dire a tutti e sempre no sottraendosi alla responsabilità di governare .Ha chiesto la bicicletta gli italiani glie l'hanno data adesso pedali senza farsi pregare si allei con quelli più affini a lui nella cultura e nel programma ,ma metta spalla sotto per favore e sia un tantino più democratico e disponibile a condividere scelte e programmi con i suoi parlamentari .Perche' se tira troppo rischia di rompere la corda e sarà travolto dalla sua stessa intransigenza .Se proprio trova tutto indigesto adotti pure il model,lo Sicilia dove il presidente Crocetta con l'aiuto dei grillini sta mettendo a ferro e a fuoco il vecchio estabilishment della pubblica amministrazioine regionale con grande plauso del popolo siciliano.Occorre coraggio e spirito di aggressione per mettere la barra a dritta ,prendere il largo e uscire dalle secche della crisi umana ,economica istituziuonale e culturale del nostro amato paese l'Italia non merita di essere affondata!!! Occorre fare il diavolo quattro e drizzare la schiena e ripartire. Dare pane, speranza,crescita e sollievo a milioni di persone ed evitare che l'angoscia pervada il nostro animo
turiddu, 05-03-2013 11:05

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