Votare o non votare, il grande dilemma

A due giorni dalle elezioni sono molti i cittadini che si domandano se, malgrado la crescente sfiducia nella politica, sia importante votare o se, piuttosto, abbia più senso scegliere la strada dell'astensionismo. Ma davvero, ai fini di un reale cambiamento, recarsi o non recarsi alle urne costituisce il nodo cruciale della questione?

Votare o non votare, il grande dilemma
Quotidianamente ci martellano sul fatto che il voto elettorale è importante. Lo fanno perché attraverso di esso si amministra un grande potere, che poi è quello che le banche, i grandi gruppi imprenditoriali e i prelati concedono ai politici di amministrare per loro conto. Per convincerci a dargli questa delega in bianco, nella retorica sulla sacralità del voto ci mettono sempre il discorsetto sulla gente che è morta per darci questo diritto democratico. Ma siamo sicuri che se ai partigiani fossero passati davanti i volti di Andreotti, Berlusconi, Monti, Bossi, Bersani, La Russa, Casini, Sgarbi, Ferrara, Cicciolina, Minetti e via di questo edificante passo, avrebbero acconsentito a darci questo diritto? Un diritto svuotato di ogni senso e usato come carta igienica, basti vedere quale imbarazzante spettacolo sono diventati il parlamento e le campagne elettorali. Questo schifo della politica spinge sempre più persone con ragione a non votare ma sinceramente non vedo un disegno, un progetto dietro a questa scelta, spesso sembra più che altro un gesto istintivo del tutto condivisibile ma non costruttivo, a volte pure qualunquista del tipo: “che si fottano tutti!” . Le percentuali del non voto aumentano ma i protagonisti di questa scelta stanno proponendo e costruendo una società, un modello diverso? In America le percentuali di voto sono assai basse ma la percentuale dei non votanti non sembra che incida così tanto sul cambiamento in meglio del paese. La questione fondamentale credo sia che il vero e importante voto, come dice giustamente Francuccio Gesualdi, è quello che si attua nelle nostre scelte quotidiane. Si vota quando si compra un prodotto piuttosto che un altro o non lo si compra per niente, si vota scegliendo di fare un lavoro inutile e dannoso per se stessi e gli altri oppure no, si vota mettendo i propri soldi in una banca di rapina piuttosto che nella finanza etica, si vota mangiando e curandosi in un modo piuttosto che in un altro, si vota creando assieme agli altri una società con valori e relazioni diverse da quelle imperanti. E tutto questo cambia la realtà più di un voto dato a chicchessia. Alla Coca Cola o simili non gli interessa cosa voti ma se bevi la sua broda e la sua broda assieme al mare di altre merci è quella che annega e inquina la società. Lo stesso Grillo ripete spesso che dare solo un voto senza impegnarsi non serve a granché e in effetti anche se il Movimento 5 stelle avrà percentuali altissime, se agirà come hanno agito tutti quelli approdati fino ad oggi in parlamento, scomparirà velocemente in quanto svilirebbe la sua stessa natura che presuppone un coinvolgimento attivo di tutti. Votare o non votare, votare in un senso o in un altro, non sposta di molto la situazione se dietro al voto o all’astensione non c’è un impegno costante al cambiamento personale e complessivo che dura 365 giorni all’anno e non aspetta solo il momento di fare una croce su di una scheda.

Commenti

Io dico "se non siete consapevoli del vs voto non andate a votare"... Io metterò la X ma non posso più pensare di delegare il candidato che verrà eletto. Il cambiamento si ottiene quotidianamente tutti insieme. Non interessarsi di politica e dei politici è un errore madornale. Bisogna mettersi in gioco. Non esiste la perfezione ma l'unione di cittadini può cambiare questo sistema marcio.
garg, 22-02-2013 09:22
Io credo che votare dia almeno il diritto, dopo, di potersi lamentare. Se non voti poi non puoi lamentarti. In ogni caso, ho fiducia in Vendola ed Ecologia e Libertà.
Maria, 22-02-2013 10:22
perfettamente d'accordo
francesco, 22-02-2013 10:22
Io non voto più da diverso tempo, sto cercando giorno dopo giorno di migliorare il mio stile di vita in modo che abbia il minore impatto negativo sula natura (quindi anche su me stesso). Sono convinto che le vere elezioni le facciamo quotidianamente con le nostre scelte, ma ora abbiamo la possibilità di cambiare qualcosa, se gurdiamo al futuro solo il movimento 5 stelle vuole costruire una un luogo dove vivere, dove la società sia equilibrata nel rispetto delle leggi naturali (quelle vere). I politicizzanti che sputano retorica come mitragliatori, che non si confondono con le masse perché non ne fanno parte, questi morti che camminano parlano di futuro ma rappresentano un modello scaduto che non funziona più, puzza di marcio. Questo gruppo di persone vivono di inganni e compromessi e continuano a riproporre un modello che non ci possiamo più permettere. Nell'aria si respira il cambiamento, il M5S ne è parte e questo weekend possiamo fare qualcosa in più per avere un futuro. Io voto M5S! Saluti, Dave
Dave, 22-02-2013 11:22
Io voterò il partito che metterà nero su bianco le manovre e il programma che intende portare avanti e che trimestralmente faccia un resoconto ai cittadini di quali sono i punti che è riuscito a portare avanti e quelli che non è riuscito. Voterò il partito che abbia come primo punto la trasparenza delle spese parlamentari, l'obbligo per i partiti di tenere la contabilità analitica esattamente come le aziende, la riduzione delle spese dello Stato, il rilancio dell'economia e .... ....ma se esiste un partito del genere? temo che non andrò a votare...
Michele Hierweird, 22-02-2013 02:22
sono vecchio e nel passato ho votato a sinistra,a destra, al centro.mi sono anche astenuto,sempre nella speranza di poter contribuire a migliorare le cose.ora voterò m5s sperando di poter scacciare i ladroni. se non funzionerà e ne avrò ancora le forze passerò la parola alla ghigliottina.
gigi, 22-02-2013 05:22
MA COME SI FA AD AVERE DUBBI? Sono Elezioni storiche perché non abbiamo mai avuto la possibilità di mandarli via.Questa volta ce l'abbiamo,LEGALE,PACIFICO e DEMOCRATICO. Beppe Grillo NON SI CANDIDA e resta il M5S che SIAMO NOI,il POPOLO SOVRANO,il quale,VOTANDO PER SE' STESSO,se raggiunge il 51%,LI MANDA TUTTI A CASA! NON DOBBIAMO ANDARE IN PARLAMENTO ma solo mandarli via tutti,attuare un periodo di DEMOCRAZIA DIRETTA,cambiare la Costituzione ed ELEGGERE 25 ECCELLENZE,senza colore politico,che collaborino per il bene del Paese. L'Italia si può salvare e lo deve fare il Popolo Italiano. RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO PAESE!
Maria-Rossella Maccolini, 22-02-2013 07:22
Caro Paolo, perfettamente d'accordo sull'impegno. E' un peccato che quelli che si impegnano ogni giorno non abbiamo presentato una lista elettorale con un programma veramente "di cambiamento". E abbiamo lasciato il ampo a chi urla più forte. Dissento sulla pressione che tu denunci: la pressione vera è quella a non andare a votare: perché se vanno a votare in pochi (come negli USA) quei pochi si controllano meglio. Meno male che in Italia si va a votare e si dà valore alla partecipazione, nonostante tutte le pessioni contrarie. Il tutto con il massimo rispetto di chi, come gli anarchici, dell'astensione fa una battaglia politica. Un abbraccio
Olivier Turquet, 22-02-2013 07:22
Tanto è uguale. Vendola lo vedono come un antidoto a Monti ma si accoderà a Bersani...che si accoderà a Monti. Et voilà la Grande Coalizione. Sempre che non vinca il solito nano, ormai cadente ma sempre ambizioso, inquisito e in cerca -sic- di Libertà dalle patrie galere
Marco, 22-02-2013 08:22
Dave, il problema di M5S è proprio Grillo, una sorta di riedizione di Bossi o di Belusconi ai loro rispettivi tempi d'oro. Gente nuova, sì, ma di provata fedelta al solito capo di turno coll'urlo facile e le idee da spaccamontagne.
Marco, 22-02-2013 09:22
Non voto non perché non mi interesso di politica, anzi penso sia molto importante ma perché non vedo nessuno che mi rappresenta e vedo purtroppo troppa corruzione e promesse vane. Non posso più scegliere il meno peggio come ho fatto per molti anni, me lo sono ripromessa. Voterò solo quando sarà garantito il mio diritto di scelta. Non voto perché troppe volte il mio voto è stato vano, non ha cambiato niente e ha permesso solo accordi mafiosi tra politici che non stanno migliorando il nostro paese. Anzi la corruzione aumenta ed è il maggior costo di questo paese. Non voto e mi lamento, si mi lamento perché penso che se siamo in questa situazione è anche colpa di chi continua a legittimare con il voto politici corrotti. E non ditemi che Vendola è il più pulito del nostro parlamento. Non voto ma faccio parte di un gas (gruppo di acquisto solidale) e per me è meglio che votare perché riesco a scegliere, faccio la volontaria per il commercio equo, aiuto la scuola di mio figlio, cerco di rispettare il mio prossimo e l'ambiente che mi circonda e sono pienamente d'accordo con Gesualdi. Si, mi viene da pensare "che si fottano tutti!" ma sono qui, in questo paese e anche se mi accorgo che abbiamo una mentalità mafiosa e che molte volte arranchiamo penso che le mie scelte anche se piccole possano fare la differenza. Ho incontrato molte persone che hanno voglia di cambiare, di cambiare nel quotidiano e che si impegnano per questo. Penso che il mio paese cambierà grazie a queste persone che non sono politici, non sono famose ma che fanno scelte diverse.
Rosi, 23-02-2013 08:23
L'ultima volta che mi sono recato alle urne, referendum a parte, è stato nel 1994. Era caduta la Prima Repubblica seppellendo personaggi disgustosi come Craxi, Andreotti e Forlani, insieme a decine di loro scudieri, e si respirava un'aria di cambiamento vero... La corruzione, elevata a sistema istituzionale, era stata finalmente scoperta e certificata dalla stessa confessione di quasi tutti gli imputati, e una Seconda Repubblica fondata sulla serietà, sull'onestà e sul ritrovato entusiasmo dei suoi nuovi e giovani interpreti stava per venire alla luce... E luce fu! Tanto che gli italiani, in particolare quelli seduti sul lato sinistro del Parlamento, che io avevo votato convinto di fare la cosa giusta, restarono letteralmente abbagliati! Questo diventò drammaticamente più evidente quando, solo pochi mesi dopo, pescarono il jolly e si ritrovarono essi stessi al governo. Ormai era diventato chiaro come i professionisti della politica si fossero divisi in due squadre in modo tale da garantirsi per sempre le loro regole del gioco. Chi vince ovviamente guadagna di più, ma chi perde resta in pista e punta sul prossimo giro. Tanto c'è il popolo che paga. E non c'è più speranza che vinca proprio perché il gioco è truccato: sarebbe come pensare di fare 7 tirando due dadi con soli numeri pari... Di conseguenza, come ho scritto all'inizio, non mi sono più prestato a questa farsa, inveendo furiosamente contro chi mi parlava del "meno peggio" come di una scelta obbligata e magari responsabile e doverosa... Non c'era e non c'è nessun disegno, nessun progetto costruttivo dietro; solo la constatazione di una irrimediabile sconfitta. Ma dignitosa, e cioè senza il mio consenso! Perché se ha un senso, come sostiene Maria, che votare dà il diritto di lamentarsi (tanto caro agli italiani), è sicuramente vero che partecipare al gioco significa legittimarlo: se ho fondati sospetti (in questo caso certezze) che la roulette sia truccata NON MI SIEDO AL TAVOLO, perché se lo faccio, e naturalmente perdo anche quando credo di aver vinto, è chiaro che me la sono cercata. Come dice Paolo Ermani, sono le scelte individuali quotidiane che portano al vero cambiamento, non della società intera probabilmente, almeno non subito, ma delle singole coscienze. Ed io ritengo ciò assolutamente fondamentale e propedeutico alla costruzione di una nuova speranza collettiva. Io mi reputo anarchico, e pertanto non credo nel governo e nel suo ruolo, non credo nelle gerarchie e nelle regole imposte dall'alto "per il bene comune". Credo invece che ciascuno debba sempre rispondere alla propria coscienza, senza alibi e autoindulgenza, e comportarsi come vorrebbe che facessero gli altri se fossero al suo posto. NON FARE AD ALTRI CIO' CHE NON VORRESTI FOSSE FATTO A TE, questa semplice massima di Confucio dovrebbe costituire, a mio avviso, l'unico articolo della Costituzione del pianeta Terra. Tornando alle elezioni però, proprio in queste ore sto maturando il proposito di recarmi al seggio. Il Movimento 5 Stelle è la cosa più vicina alle mie idee di qualunque altro schieramento politico istituzionale che io abbia mai incontrato. E' un movimento spontaneo, animato da sincera passione, che non ha sposato la logica dei partiti e dei suoi professionisti e infatti, cosa che dimostra il suo valore forse più di ogni altra, è continuamente attaccato e insultato da TUTTE le altre forze politiche. Che sono terrorizzate. Io direi che questa potrebbe essere una buona ragione per andare a votarlo, non con la fondata speranza di vincere la partita, e quindi di cambiare sostanzialmente le cose, ma almeno per far capire che esiste una resistenza concreta e agguerrita al pensiero unico del dominio e dell'autodistruzione. Se poi dovesse essere messo all'angolo e reso inoffensivo in un Parlamento coalizzatosi a tale scopo, sarebbe la conferma di aver dato l'unico voto sensato, un voto che rappresenta la Resistenza. Se invece il Movimento dovesse finire per essere anch'esso fagocitato dalle fauci del potere, dimenticando così il suo ruolo di rappresentanza per assumere quello di dirigenza; comunque, sia pur nello sconforto della delusione, potremmo sentirci in pace con la nostra coscienza.
ARTURO MARADEI, 23-02-2013 10:23
Personalmente, ho sciolto le mie riserve solo ieri: non voterò. La mia personalissima sensazione è infatti che per quanto io conosca, apprezzi e in larga misura creda nei presupposti del messaggio (dichiarato) del M5S reputo la maggioranza dei miei concittadini non ancora pienamente in possesso di quella "coscienza civica" necessaria per approdare ad una vera democrazia liquida. Una nuova "coscienza civica" non nasce, improvvisamente, solo grazie ad un astuto condottiero e al suo manipolo di barricadieri illuminati. Occorrono anni, forse decenni. E tanta, tanta dedizione... Inoltre, spero ovviamente di sbagliarmi ma quelle poltrone lo abbiamo ormai imparato sono... stregate! Il tempo delle scommesse è ormai per me ampiamente esaurito.
Andrea Strozzi, 23-02-2013 12:23
Concordo con Paolo su quanto ha scritto. Molto simile al mio articolo qui: http://www.massimonardi.it/?p=918 Impegno e partecipazione, prima di tutto! Massimo
Massimo Nardi, 23-02-2013 01:23
FANTASTICO! Non avete letto il mio commento oppure NON AVETE CAPITO NIENTE. Mi auguro che non sia così,altrimenti è inutile che ci chiediamo come mai l'Italia vada in questo modo! Possibile che la gente non provi mai ad usare il proprio cervello?
Maria-Rossella Maccolini, 23-02-2013 07:23
"Io credo che votare dia almeno il diritto, dopo, di potersi lamentare. Se non voti poi non puoi lamentarti. " Se votate il vostro carnefice poi non vi dovete lamentare semmai, l'avete scelto voi! Io non voterò perchè mai nessuno potrà rappresentarmi e non delego ad altri la responsabilità di decidere su tutti.
Anarchia, 24-02-2013 10:24
se votare servisse a qualcosa ce lo avrebbero già impedito abbiamo già visto come hanno stravolto il risultato del referendum sul finanziamento dei pertiti chi vota danneggia anche te digli di smettere
ribelle, 25-02-2013 11:25
@ Marco: mi spiace che ti sia fatto convincere da chi ha paura di perdere la poltrona, più che altro da chi ha paura che escano fuori le schifezze fatte dai nostri politicizzanti negli ultimi anni. Destra a sinistra non esistono, esistono solo gruppi diversi, con bandiere e rappresentanti diversi, appositamente impacchettati per farci credere che abbiamo una scelta, per farci confondere mentre "dall'alto" dei loro costosi incarichi si fanno comprare e manipolare risucchiati in un vortice di compromessi e di ricatti. Queste elezioni sono molto importanti perche possono darci un futuro concreto, finalmente nostro. Il grido di Grillo è per la comunità, non per i suoi interessi, personalmente non ricordo di aver sentito un politico parlare di VERA DEMOCRAZIA come ha fatto Beppe Grillo. L'italia non rispecchia i suoi cittadini perché con la complicità dei vecchi partiti si è svenduta quasi completamente. E' l'ultima spiaggia per votare noi stessi e fare in modo che il governo soddisfi le nostre esigenze, i nostri bisogni, fino ad ora siamo stati solo sudditi. Proviamola questa democrazia, proviamo il popolo sovrano! Senza dubbi M5S! Saluti, Dave
Davide, 25-02-2013 01:25
Bellissimo articolo, Daniel. Complimenti.
Francesca Fugazzi, 25-02-2013 03:25
Forse questa volta era meglio andare a votare. Anche un voto è un piccolo gesto che nel quotidiano può aiutare a cambiare le cose. Se non potevate trasferirvi tutti in una dittatura.
Maria, 25-02-2013 07:25
Ognuno dovrebbe informarsi sulle reali opzioni di voto. Ad esempio esistono delle liste civiche, in ambito comunale, che rappresentano il sentire comune delle persone oneste, eppure non vengono votate: allora? L'opportunitá c'è, è semplicistico dire che tutto è tutti fanno schifo.
Maria, 26-06-2013 12:26
anche questo governo non sta facendo niente di concreto solo parole e tasse nascoste. i soldi i partiti continuano a prenderli e gli operai continuano a perdere il posto di lavoro senza garanzia della pensione ecc. ecc.. chi ha votato deve sentirsi responsabile di questa gigantesca rapina
ribelle, 27-06-2013 04:27
Quando si continuano a leggere queste notizie: "Parlamento: in 113 giorni approvate tre leggi, sono costate 504 milioni di euro" e si mettono i soldi nelle armi anche se l'Italia è una nazione che ripudia la guerra per poi aumentarci le tasse in modo subdolo a chi viene voglia di dar retta a questa politica. :-(
Rosi, 28-06-2013 10:28

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