di
Alessandra Profilio
25-01-2011
Con il programma Energia intelligente Europa sono stati destinati 58 milioni di euro per 44 progetti volti alla riduzione dei consumi, all'efficienza energetica e alla creazione di nuove reti e sinergie in vista del traguardo europeo 20-20-20 entro il 2020 che prevede la riduzione del 20 per cento dei gas ad effetto serra e dei consumi energetici, e di soddisfare il 20 per cento del nostro fabbisogno energetico da fonti rinnovabili.
Con il programma 'Energia intelligente Europa' (EiE) sono stati destinati 58 milioni di euro per progetti volti alla riduzione dei consumi, all'efficienza energetica e alla creazione di nuove reti e sinergie in vista del traguardo europeo 20-20-20 entro il 2020 (ridurre i gas ad effetto serra del 20%, ridurre i consumi energetici del 20% attraverso un aumento dell'efficienza energetica, soddisfare il 20% del nostro fabbisogno energetico mediante l'utilizzo delle energie rinnovabili).
Si tratta di 44 progetti selezionati nelle varie aree tematiche fra le 349 proposte presentate da 3000 organizzazioni, soprattutto piccole e medie imprese, provenienti dai 27 stati membri dell'Ue e da Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Croazia. I progetti, dieci dei quali italiani, diventeranno operativi nel mese di marzo.
La prima area di intervento è quella di Eurocein, progetto che riunisce operatori del settore pubblico e privato provenienti da sei paesi che mirano a sviluppare la produzione di energia sfruttando il movimento di onde e maree.
Il progetto Cascade - che coinvolge una rete di dieci milioni di cittadini in 18 città europee (tra cui Milano, Varsavia e Amsterdam) - riguarda invece programmi condivisi nel settore dei trasporti, dell'energia rinnovabile, dell'efficienza energetica e della pianificazione territoriale.
UrbanBiogas è poi il nome del progetto che vedrà cinque città europee impegnate nella realizzazione di un sistema di gestione dei rifiuti urbani organici da utilizzare come biocombustibile e per la produzione di metano da immettere nella rete nazionale o da utilizzare nel settore trasporti. Secondo le previsioni della Commissione europea, i rifiuti (compresa la biomassa) contribuiranno con almeno il 50% al raggiungimento dell'obiettivo fissato dall'Unione europea del 20% di energia rinnovabile entro il 2020.
Fortemente sostenuto dal WWF, il progetto EurotoptenMax ha l'obiettivo di fornire ai consumatori informazioni indipendenti e affidabili per guidarli nella scelta di prodotti elettronici che integrino requisiti di efficienza con quelli di risparmio energetico ed economico. Lo scopo finale è quello di creare 19 siti web destinati all'orientamento dei cittadini europei verso acquisti consapevoli.
Volto alla contrazione dei consumi energetici domestici e alla riduzione dell'impatto ambientale delle abitazioni, After è poi il programma che coordina un network di cooperative, società pubbliche e di social housing e che raccoglie iniziative e casi di eccellenza.
Pensato per affrontare i problemi di traffico cittadino, consumo di energia e il grave inquinamento ambientale provocati dal trasporto urbano è inoltre il progetto C-LIEGI che vedrà sette aree pilota fornire esempi pratici di come le città possono incrementare l'efficienza energetica. I partner del progetto mirano a ridurre il consumo energetico del trasporto merci di almeno il 20%. Si tratta di diminuire il numero di chilometri percorsi dai veicoli merci pesanti in aree urbane e l'utilizzo di motori ecologici per l' 'ultimo miglio' di trasporto all'interno dei centri città.
L'elenco completo dei progetti è consultabile a questo link .
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