Sorpresa: il fotovoltaico non pesa sulla bolletta. Lo conferma ASPO-Italia

Le energie rinnovabili sono responsabili dei costi elevati delle bollette italiane? Stando ai dati emersi da uno studio di ASPO-Italia sembra proprio di no. Senza considerare che la collettività ha anche altri benefici dovuti alle attività di costruzione e manutenzione degli impianti, tra cui l'occupazione.

Sorpresa: il fotovoltaico non pesa sulla bolletta. Lo conferma ASPO-Italia
Perché le fragole in maggio costano meno che in settembre? La risposta la sanno anche i bambini. È una semplificazione estrema delle leggi della domanda e dell'offerta in regime di libero mercato: quando l'offerta supera la domanda i prezzi calano. Quando la domanda supera l'offerta i prezzi crescono. In maggio se ne producono tante, sono deperibili, vengono messe subito sul mercato, cresce l'offerta e i costi si abbassano. Ora, al posto delle fragole mettiamoci l'energia elettrica prodotta da fotovoltaico. Al posto delle stagioni mettiamoci le 24 ore. Questo (immagine 1) il grafico della domanda nel corso delle 24 ore (Fonte: Terna). Questo (immagine 2) il grafico della produzione da fotovoltaico nelle 24 ore, cioè l'offerta. Non guardate i valori assoluti ma la forma delle curve: il fotovoltaico produce proprio nelle ore in cui la domanda è più alta. In quelle ore, pertanto, aumenta anche l'offerta di energia elettrica. Ora chi ci vende l'energia, e chi ci presenta la bolletta, la compra sul mercato elettrico. Dove il prezzo viene fissato di ora in ora sempre in base alle leggi della domanda e dell'offerta che regolano anche il prezzo delle fragole. Ecco, per esempio, l'andamento dei prezzi di oggi (immagine 3). La domanda è: l'andamento dei prezzi è influenzato dalla produzione di fotovoltaico? A questa domanda ha dato risposta Francesco Meneguzzo, ricercatore del CNR di Firenze e membro di ASPO Italia. Lo ha fatto con uno studio ricco di dati ed informazioni la cui lettura ed interpretazione è per specialisti, come deve essere un serio lavoro di ricerca. Questa la conclusione più importante (per forza semplificata, ma la 'nonna di einstein' deve capire): Ogni GWp di fotovoltaico è in grado di generare una riduzione del prezzo dell'energia elettrica pari a 500 milioni di euro, mentre costa in incentivi 450 milioni di euro. Cioè per ogni GWp installato la bolletta energetica complessiva cala di 50 milioni di euro! Nello studio si premette che è una prima valutazione quantitativa, che può essere soggetta a revisione ed approfondimenti ma che, ingegneristicamente parlando, non cambia il “segno” del fenomeno, cioè il fatto che gli incentivi costano alla collettività, ma la collettività rientra dei costi grazie alla diminuzione della bolletta. Senza considerare che la collettività ha anche altri benefici dovuti alle attività di costruzione e manutenzione degli impianti: occupazione, entrate fiscali e previdenziali. E senza considerare che così si sgancia il prezzo dell'energia da quello del petrolio: si limitano gli aumenti dovuti alle impennate del costo del petrolio e si diminuisce la dipendenza da fonti estere. Ecco (immagine 4) un grafico storico (Fonte: Autorità per l'Energia Elettrica e per il Gas) che dimostra che questo fenomeno (graduale sganciamento del costo dell'energia elettrica da quello del petrolio) sta già avvenendo: dal 2008 le linee rosse e blu (costo dell'energia) si muovono senza seguire l'andamento delle barre verticali (il costo del petrolio), fino al 2008 invece ne ricalcavano l'andamento. Insomma, fino ad oggi ci hanno detto che era colpa degli incentivi del fotovoltaico se l'energia elettrica costava troppo, scoprire che non è vero che effetto fa? Forse i conti li ha fatti chi aveva in mente già un risultato.... O forse si è sbagliato Meneguzzo? Se si è sbagliato che lo si dimostri: da oggi e fino a prova contraria togliamoci il senso di colpa di pesare sulla collettività se installiamo, lavoriamo o sosteniamo il fotovoltaico.

Commenti

dimenticate di considerare i costi per la riserva, ossia gli impianti pagati per star pronti a compensare diminuzioni di fotovoltaico ed eolico e a entrare prontamente in servizio alla sera, quando la caduta di produzione da impianti FV si combina con il picco serale di domanda.
arthemis, 07-11-2012 05:07

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