VIDEO - Nucleare, Greenpeace lancia il 'contro-spot'
di
Redazione
20-01-2011
"Energia Nucleare. Il problema senza la soluzione". Queste parole racchiudono il messaggio del nuovo spot di Greenpeace, che fa il verso al linguaggio delle grandi campagne per l'energia, lanciato con l'intento di far conoscere ai cittadini i pericoli e le implicazioni ambientali che l'energia nucleare comporterebbe.
Greenpeace lancia una nuova campagna di comunicazione per informare i cittadini sui pericoli e sulle implicazioni ambientali, sociali ed economiche che la scelta del governo di puntare sull’energia nucleare comporterebbe. Una campagna che, senza rinunciare a un tocco di ironia, ha il chiaro intento di far conoscere particolari noti agli addetti ai lavori ma sconosciuti ai più. “Energia Nucleare. Il problema senza la soluzione” è il claim che ne riassume lo spirito.
Nasce così uno spot che fa il verso - ribaltandoli - ai codici comunicativi delle grandi compagnie energetiche, caratterizzati da atmosfere sognanti, immagini epiche e toni di voce rassicuranti che, com’è ovvio, servono a celare le pesanti conseguenze spesso nascoste dietro le loro attività. Nello spot di Greenpeace, lo spettatore si trova davanti a un filmato che, con grande chiarezza, toni rassicuranti e ironia, mostra tutte le agghiaccianti verità sull’atomo: le scorie impossibili da smaltire, gli enormi costi, il falso mito dell’indipendenza energetica, i problemi di sicurezza.
"Con questo spot – spiega Giuseppe Onufrio, Direttore esecutivo di Greenpeace Italia - vogliamo fornire ai cittadini uno strumento per riflettere sui problemi del nucleare in un paese distratto da slogan ingannevoli. Non possiamo certo competere con gli investimenti pubblicitari di Forum Nucleare & Co e, quindi, per contrastare il 'bombardamento mediatico nucleare' punteremo moltissimo sulla partecipazione attiva delle migliaia di persone che ci seguono online".
"Vogliamo ringraziare – conclude Onufrio - l’agenzia che ha realizzato gratuitamente questa campagna e di cui non possiamo fare il nome. Il motivo? Aver realizzato un video per Greenpeace e contro il nucleare potrebbe creare problemi con 'certi' clienti".
Greenpeace
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