ACAB, ovvero All Cops Are Bastards. Sembra strano che il titolo del film di Stefano Sollima, in queste settimane al cinema, possa essere – verosimilmente, visto che si riferisce ai poliziotti (cops) - quasi una giustificazione portata avanti dal parlamento nazionale con un progetto di legge importante: lo scioglimento dell'Arma dei Carabinieri. La notizia ci arriva dall'Unione Nazionale Arma Carabinieri (UNAC) che giorni fa ha pubblicato una nota che recitava quanto segue: “L’Arma verso lo scioglimento. L’Unione Europea impone la smilitarizzazione della quarta Forza Armata e l’accorpamento dei carabinieri alla Polizia di Stato (…). L’Arma dei carabinieri in un futuro più o meno prossimo, ma certamente non remoto, è destinata ad un inevitabile scioglimento”. Nulla di cui stupirsi visto che poco meno di due anni fa – come al solito nel silenzio totale dei media, pronti ad occultare notizie di questo calibro - la Camera dei Deputati ratificava all'unanimità (tutti insieme appassionatamente) l'accordo europeo per la costituzione di una forza armata speciale, chiamata: Forza di gendarmeria europea (Eurogendfor o EGF). L'EGF è il primo Corpo militare dell'Unione Europea a livello sovranazionale. Composta da forze di polizia di tipo militare, è legittimata ad intervenire in aree di crisi, sotto egida NATO, ONU, UE o di coalizioni costituite 'ad hoc' fra diversi Paesi. È previsto, inoltre, per questa forza di gendarmeria, uno schieramento standard di 800 uomini, mobilitabili in 30 giorni, più altri 1.500 di riserva. Ogni attività, e ogni decisione, viene gestita da due organi, uno politico e uno tecnico. Il primo è il comitato interdipartimentale di alto livello, chiamato CIMIN, acronimo di Comité InterMinistériel de haut Niveau, composto dai rappresentanti dei ministeri degli Esteri e della Difesa aderenti al trattato. L’altro è il Quartier generale permanente (PHQ), composto da 16 ufficiali e 14 sottufficiali (di cui rispettivamente 6 e 5 italiani). I sei incarichi portanti (comandante, vicecomandante, capo di stato maggiore e sottocapi per operazioni, pianificazione e logistica) sono ripartiti a rotazione biennale tra le varie nazionalità, secondo gli usuali criteri utilizzati per la composizione di forze armate formate da più nazioni. Si tratta quindi, come dicevamo, di un corpo armato che gode di piena autonomia anche perché non risponde delle sue azioni né ai Parlamenti nazionali né a quelli europei, ma presenta 'rapporto' (è alle dipendenze dirette dei Governi, attraverso il sopracitato CIMIN). Il trattato di Velsen è l'accordo che istituisce questo corpo d'armata sovranazionale e che all'articolo 21 stabilisce l'inviolabilità dei locali, degli edifici e degli archivi di Eurogendfor. È prevista anche – all'articolo 22 - un'immunità da provvedimenti esecutivi dell'autorità giudiziaria dei singoli stati nazionali, estesa alle proprietà ed ai capitali del corpo di gendarmeria. L'articolo successivo fa rabbrividire perché decreta che tutte le comunicazioni degli ufficiali di Eurogendfor non possano essere intercettate. Saltandone cinque, e arrivando all'articolo 28, leggiamo che i Paesi firmatari sono in un certo senso obbligati a rinunciare a chiedere un indennizzo per danni procurati alle proprietà nel corso della preparazione o esecuzione delle operazioni dell'EGF. Ma la ciliegina sulla torta, in un paese che ha vissuto avvenimenti atroci come il G8 di Genova, ce la mette l'articolo 29, il quale prevede che tutti gli appartenenti all' 'eurogendarmeria' non potranno subire procedimenti a loro carico a seguito di una sentenza emanata contro di loro, sia nello Stato ospitante che nel ricevente, in tutti quei casi collegati all’adempimento del loro servizio. Il blog Quinto Potere ci spiega poi come nello stesso trattato sia presente un'intera sezione, intitolata Missions and tasks, in cui si viene a conoscenza che Eurogendfor potrà operare “anche in sostituzione delle forze di polizia aventi status civile”, in tutte le fasi di gestione di una crisi e che il proprio personale potrà essere sottoposto all'autorità civile o sotto comando militare. Tra le altre cose, rientra nei compiti dell'Eurogendfor: - garantire la pubblica sicurezza e l’ordine pubblico; - eseguire compiti di polizia giudiziaria; - controllo, consulenza e supervisione della polizia locale, compreso il lavoro di indagine penale; - dirigere la pubblica sorveglianza; - operare come polizia di frontiera; - acquisire informazioni e svolgere operazioni di intelligence. Questo abnorme disegno che vi ho prospettato è stato ratificato dal nostro Parlamento in men che non si dica. Il 14 maggio 2010 la Camera dei Deputati lo ha approvato. Presenti 443, votanti 442, astenuti 1. Hanno votato sì 442: tutti, nessuno escluso. In men che non si dica, anche Palazzo Madama si adopera per far passare il trattato che in poco tempo riceve l'ok dell'aula. Il 12 giugno 2010 il Trattato di Velsen entra in vigore nel nostro bel paese. La legge di ratifica n° 84 riguarda da vicino l’Arma dei Carabinieri, che verrà assorbita nella Polizia di Stato, e quest'ultima verrà degradata a polizia locale di secondo livello. E così dopo aver perso la sovranità politica, con un governo che non è stato eletto dai nostri cittadini, pezzi di democrazia continuano a staccarsi. Ora però basta con questi discorsi noiosi. Zitti tutti: comincia Sanremo. ERRATA CORRIGE: dopo che diverse persone avevano commentato il mio ultimo articolo sull’Arma dei Carabinieri e sulla sua smilitarizzazione, evidenziando più di un dubbio, ho fatto ulteriori accertamenti analizzando quella che era la news comparsa sull’UNAC e confrontandomi con l’ufficio stampa del Comando Generale dell’Arma. Ho scoperto due cose e, nella mia onestà intellettuale, tendo a sottolineare due correzioni a quanto avevo scritto precedentemente: 1) L’Unac non ha nulla a che vedere né con l’Arma dei Carabinieri, né con qualunque altro organo connesso. E’ solo un’associazione formata anche da suoi membri ma che, come scritto anche sul suo sito ufficiale: “operano al solo servizio della gente, tra la gente, lontani dai palazzi del potere e dai titolati che vi ruotano all'interno. carabinieri operativi che da tempo ci siamo fatti carico di raccontare la verità al popolo italiano, sempre più affascinato ed ingannato da una falsa realtà, da false fiction televisive sulla condizione dei carabinieri e sul riflesso del loro lavoro sul sistema sicurezza italiano, sempre più in crisi a danno di tutti i cittadini”. 2) L’ufficio stampa del Comando Generale dell’ Arma dei Carabinieri, ci comunica che la notizia su una possibile smilitarizzazione del suddetto corpo è assolutamente da escludere. I carabinieri faranno parte dell’Eurogendfor ma non verranno smembrati né assorbiti dal nuovo corpo di gendarmeria.
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