di
Matteo Marini
22-05-2012
Il Presidente Obama ha firmato un ordine che gli dà piena discrezionalità sul controllo delle risorse degli Stati Uniti, sia in tempo di guerra che in tempo di pace. Perché questo colpo di mano? Di cosa ha paura?
Truman e Obama. Il 2012 con gli anni ’50 del ‘900. Qual è il filo che collega questi due 'mondi' all’apparenza distanti tra loro? La guerra o, per meglio dire, le 'missioni di pace'.
Il 16 marzo scorso, infatti, il presidente Obama – con un silenzio mediatico assordante - ha firmato un ordine esecutivo che assomiglia di più ad una minaccia per tutti i cittadini americani. L'Ordine Esecutivo 12919, denominato National Defense Resources Preparedness (“Preparazione delle risorse per la difesa nazionale”) è un emendamento al Defense Production Act del 1950 varato dall’ex presidente democratico Henry Truman. Il 12919, fornisce al presidente il modo di assumere un controllo assoluto sulle risorse presenti negli Stati Uniti in caso di guerra o di emergenza. Resta da capire cosa si intenda per emergenza e chi stabilisca quale evento possa essere classificato come 'emergenza' e quale no.
Attraverso questo nuovo ordine, viene quindi di fatto concessa la facoltà di controllare e distribuire per decreto l’energia, la produzione, il trasporto, l’alimentazione, inclusa l’acqua in caso che la difesa e la sicurezza nazionale siano in pericolo. L’applicazione del provvedimento poi, come dicevamo, non è limitata ai tempi di guerra, ma anche a quelli di 'pace'.
Da segnalare anche il controllo sui contrattisti e fornitori, i materiali, i lavoratori qualificati e il personale professionale e tecnico. Ognuno dei segretari (ministri) del Potere Esecutivo (Difesa, Energia, Agricultura, Commercio, Lavoro, etc.) si incaricherebbe dell’esecuzione dell’Ordine.
La prima sezione dell'ordine esecutivo, come ci dice anche la Nexus Edizioni: “definisce lo scopo dell'emendamento e la possibilità del suo utilizzo in tempi di pace:
Sezione 101. Scopo. Il presente ordine delega le autorità ed indirizza le politiche di gestione delle risorse per la difesa nazionale ed i programmi sottoposti al Defense Production Act del 1950, come emendato.
(b) valuta su basi continue la capacità dell'industria domestica e la base tecnologica per soddisfare le richieste in tempi di pace ed in tempi di emergenza nazionale, valutando specificamente l'utilizzo delle risorse più necessarie e le fonti di produzione, compresi subappaltatori e supplenti, materiali, manodopera qualificata, il personale tecnico e professionale;
La sezione seconda dispone ogni gabinetto dei rami dell'esecutivo ad ottenere il controllo su tutte le risorse. Per esempio:
(4) il segretario dei trasporti rispetto a tutte le forme di trasporto civile;
(6) il segretario del commercio rispetto a tutti gli altri materiali, servizi, e facilitazioni, inclusa la costruzione di materiali”.
Quali ricadute avranno, tutti questi paragrafi e codicilli, sulla vita quotidiana dei cittadini americani? Basti pensare, facendo un esempio banalissimo, che agli agricoltori potrebbero confiscare le fattorie ed ogni altra proprietà solo su ordine del Presidente.
Certo, gli Stati Uniti non sono nuovi a provvedimenti simili. Già nel passato ci furono due casi molto significativi, che scatenarono una crisi costituzionale dovuta proprio al fatto che l’Esecutivo iniziava, con quegli atti giuridici, a disporre di facoltà più dittatoriali che altro sui cittadini, con una discrezionalità lasciata all’inquilino della Casa Bianca in carica. Durante la Guerra Civile il presidente Abraham Lincoln sospese le libertà di parola e di stampa, revocò l’habeas corpus (l'ordine emesso da un giudice di portare un prigioniero al proprio cospetto) e il diritto a un processo giusto sotto il Sesto Emendamento.
In occasione della Prima Guerra Mondiale poi, il Congresso si rifiutò di dare al presidente Woodrow Wilson nuovi e più estesi poteri su risorse di vario tipo per contribuire agli sforzi della guerra. Wilson, in risposta, emise un Ordine esecutivo che gli permise l’accesso a un controllo completo sugli affari, l’industria, il trasporto, l’alimentazione così come pure facoltà discrezionali per progettare e attuare politiche economiche. Secondo molti esperti, solo dopo la morte di questi due presidenti i poteri costituzionali furono restituiti al popolo sovrano. Vi è una ragione per cui il Presidente Obama ritiene necessario emendare, modificare quest'ordine esecutivo?
L'ordine firmato da Obama, è identico a quello firmato dal presidente Clinton il 7 Giugno 1994, che era a sua volta un emendamento ad un altro ordine (il 10789), voluto da Eisenhower nel 1958, e fu nuovamente emendato da Bush Jr. con l'EO (executive order) 13286 del 2003. Nello specifico, ci racconta la Nexus edizioni, quello firmato nel marzo scorso: “assegna ai dipartimenti esecutivi ed alle agenzie responsabili dei piani e dei programmi relativi alla difesa nazionale cinque competenze:
- identificare le richieste per le emergenze;
- supportare la capacità industriale e tecnologica della nazione;
- prepararsi allo sfruttamento di risorse necessarie e scarse in periodi di minaccia nazionale;
- rafforzare l'efficienza dell'industria di base per supportare la difesa nazionale;
- favorire la cooperazione tra il commercio ed i settori della difesa”.
Di tutto questo i media tradizionali non hanno ancora parlato, ma c’è stato un ampio eco della vicenda sui social networks. Non stiamo dicendo che in America verrà instaurata la Legge marziale, ma se l’amministrazione Obama firma un provvedimento di questo tipo nel silenzio generale, questo ci dà la misura di ciò che non si vuole far trapelare da certe 'stanze dei bottoni'.