Da una ricerca condotta da Greenpeace emergono dati allarmanti sulla contaminazione del Santuario dei Cetacei: le sogliole pescate nell'area sono tossiche. Ancora una volta si evidenzia il degrado di un'area che doveva essere protetta, ma dove invece non è stato sviluppato alcun piano preciso per monitorare ed eliminare gli impatti sull'ecosistema, a cominciare dall'inquinamento.
Le sogliole pescate nel Santuario dei Cetacei sono tossiche! Tutti gli esemplari che abbiamo fatto analizzare risultano contaminati da metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici e bisfenolo A, in certi casi oltre il limite consentito dalla legge.
E pensare che proprio le sogliole sono consigliate in fase di svezzamento dei bambini. Le analisi, che abbiamo commissionato al Dipartimento di Scienze Ambientali dell'Università di Siena, sono state effettuate su 31 esemplari prelevati in 5 aree al largo di Genova, Lerici (La Spezia), Viareggio, Livorno e Civitavecchia.
Fra i risultati più preoccupanti c'è il dato sul mercurio trovato oltre il limite di legge nel 25 per cento dei campioni (7 esemplari su 31). La concentrazione più alta di mercurio è stata registrata in un campione pescato al largo di Civitavecchia: 10 volte il massimo consentito dalla legge. A Viareggio, in una delle sogliole la concentrazione di mercurio supera del doppio il limite massimo per il consumo umano, mentre in altri due esemplari è il livello di piombo a sforare i limiti consentiti (7 per cento dei campioni).
Grave è anche il dato registrato in un campione pescato a Lerici, dove la concentrazione di benzo(a)pirene (un idrocarburo policiclico aromatico accertato cancerogeno per l'uomo) supera del doppio il limite di legge. A Genova, invece, il benzo(a)pirene è stato trovato vicino ai limiti. Non si salvano nemmeno le sogliole di Livorno: proprio qui sono stati trovati i campioni con i valori più elevati del complesso dei sei idrocarburi policiclici aromatici cancerogeni (accertati o potenziali) testati in questa indagine.
Alcune sostanze, come il piombo e il mercurio, possono interferire con il normale sviluppo del cervello dei bambini e arrecare danni al sistema renale, oppure essere addirittura cancerogene, come nel caso del benzo(a)pirene. Il fatto che in alcuni campioni di sogliola la concentrazione di questi composti sia addirittura al di sopra dei limiti consentiti dalla legge, indica che vi sono chiari rischi per la salute umana!
Ancora una volta si evidenzia il degrado del Santuario dei Cetacei, un'area che doveva essere protetta, ma dove invece non è stato sviluppato alcun piano preciso per monitorare ed eliminare gli impatti sull'ecosistema, a cominciare dall'inquinamento. È ora che Italia, Francia e Principato di Monaco - le Parti Contraenti dell'Accordo che ha sancito la nascita del Santuario dei Cetacei nel 1999 - la smettano di fare solo chiacchiere.
Solo due settimane fa denunciavamo un forte inquinamento da batteri fecali nel Santuario, oggi troviamo pesci contaminati. Stanno aspettando che l'area vada in malora e le balene scappino tutte, per poter chiudere il Santuario senza rimorsi?
Chiediamo che entro ottobre 2011, data in cui si "celebra" il decennale della ratifica dell'Accordo da parte dell'Italia (Legge 11 ottobre 2001, n. 391), siano pubblicati i primi risultati relativi alla lotta contro ogni forma di inquinamento e allo stato di conservazione delle popolazioni di mammiferi marini nel Santuario.