Sacchetti di plastica: sanzioni rimandate al 2014

È stato prorogato di sei mesi il termine per la definizione dei criteri di biodegradabilità degli shopper, mentre la data in cui scatteranno le sanzioni per chi viola il divieto di commercializzazione per tutti i sacchetti che non sono conformi agli standard Ue è stata spostata al gennaio 2014.

Sacchetti di plastica: sanzioni rimandate al 2014
È stato prorogato di sei mesi il termine per la definizione dei criteri di biodegradabilità degli shopper, mentre la data in cui scatteranno le sanzioni per chi viola il divieto di commercializzazione per tutti i sacchetti che non sono conformi agli standard Ue è stata spostata al gennaio 2014. Lo ha stabilito ieri la Commissione Ambiente della Camera durante la discussione dell'articolo 2 del decreto su “Misure straordinarie e urgenti in materia ambientale”. Il governo dovrà dunque emanare un decreto contenente le caratteristiche univoche perché gli shoppers possano essere definiti ecologici (il riferimento è ai cosiddetti parametri di biodegradabilità). In sostanza, il divieto di vendere le buste di plastica non biodegradabili, in vigore da gennaio 2011, resta valido, ma vengono invece prorogati due termini: il tempo per emanare il decreto applicativo per i parametri di biodegradabilità dei sacchetti (che passa da luglio a dicembre di quest'anno) e il termine a partire dal quale scatteranno anche le sanzioni pecuniarie. Il divieto è comunque in vigore, mentre le multe scatterranno non da luglio di quest'anno ma dopo il 31 dicembre 2013. Inoltre è stato stabilito che se i produttori hanno dei problemi per adeguare i macchinari possono ricorrere ai finanziamenti del fondo rotativo per Kyoto, attivati per le misure volte a ridurre le emissioni CO2. Assobioplastiche, favorevole all'emanazione dei criteri di biodegradabilità, ritiene necessario rapido completamento dell'iter al fine di permettere all'Associazione di far valere nel mercato, le regole di chiarezza da tempo auspicate. Dall'altra parte FareAmbiente, favorevole alla proroga, si dichiara preoccupata dell'impatto “molto negativo sull'intero sistema produttivo del settore” di una “decisione frettolosa” sul decreto, con conseguenze “gravissime in termini occupazionali, con la perdita di oltre 20.000 posti di lavoro e la chiusura di almeno 2.000 aziende”.

Commenti

in pratica le buste di volgare plastica saranno legali per un altro anno e mezzo. Icommenti li lascio ai lettori.
rino, 09-03-2012 09:09
Tipico fare non fare è sempre lavorare.
Roby, 10-03-2012 07:10

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