di
Banca Popolare Etica
11-02-2013
Banca Etica, che ha chiuso anche il 2012 con volumi positivi, propone nuovi prodotti e servizi online per permettere a tutti di scegliere la finanza etica. L'auspicio è che le organizzazioni del terzo settore, gli enti locali, le imprese sociali e i singoli cittadini possano continuare a sostenere l'economia civile e solidale.
Per il quinto anno consecutivo dall'inizio della crisi, Banca Etica ha chiuso anche il 2012 con volumi positivi. Il capitale sociale ha raggiunto quota 42milioni e 790mila € (+22% rispetto al 2011); la raccolta di risparmio si è portata a quota 789milioni € (+8% sul 2011) e soprattutto hanno continuato a crescere i finanziamenti erogati da Banca Etica a favore di imprese sociali e famiglie socie della banca: i crediti deliberati ammontano a 813 milioni (+7% sul 2011).
In questa epoca di credit crunch Banca Etica è orgogliosa di essere tra i pochissimi istituti di credito che chiudono l'anno con il segno "più": l'ultimo outlook ABI di dicembre segnala infatti che nel 2012 l'insieme del sistema bancario italiano ha contratto i prestiti a famiglie e imprese del -2,4%.
“La sfida per il 2013 – dice Mario Crosta, Direttore Generale di Banca Etica - sarà quella di continuare a mantenere il trend di crescita. Per farlo è fondamentale che sempre più organizzazioni e cittadini facciano una scelta di campo: decidere quale tipo di economia sostenere attraverso i propri risparmi. Abbiamo lavorato molto per rendere Banca Etica più accessibile attraverso il nuovo conto In Rete che completa la nostra offerta di servizi per l'operatività, i pagamenti e la gestione del risparmio anche online. Mai come ora la scelta della finanza etica è alla portata di tutti. Nel 2013 punteremo sull'innovazione finanziaria per radicarci ancora di più nei settori dell'economia civile e sociale”.
Banca Etica auspica che le organizzazioni del terzo settore, gli enti locali, le imprese sociali e i singoli cittadini possano continuare a sostenere gli sforzi di Banca Etica a sostegno dell'economia civile e solidale, anche attraverso la sottoscrizione di capitale sociale e di obbligazioni di Banca Etica.
“La contrazione generalizzata del credito erogato dal sistema bancario nel suo complesso si è tradotta in un forte aumento delle richieste di finanziamento che arrivano a Banca Etica. Oggi queste richieste sono pari, indicativamente, al doppio della nostra capacità di erogare crediti, senza mettere in tensione i nostri fondamentali”, spiega il presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri.
“Banca Etica è nata 13 anni fa grazie a un'inedita mobilitazione civile di miglia di cittadini e organizzazioni che hanno investito parte dei loro risparmi nella creazione di una Banca unica e votata a sostenere l'economia civile. Oggi i nostri numeri dimostrano che è possibile fare credito in modo trasparente, astenendosi dalle attività puramente speculative e sostenendo invece la parte migliore dell’imprenditorialità italiana, quella che accanto al giusto profitto persegue il bene comune.
Anche durante la crisi abbiamo costantemente aumentato il credito erogato a vantaggio di cooperative sociali, organizzazioni del commercio equo, imprese attive nel campo dell’agricoltura biologica o della produzione di energia da fonti rinnovabili. Oggi però le nuove normative sul credito impongono alle banche un rafforzamento patrimoniale senza il quale non potremo continuare a crescere nell’erogazione di finanziamenti all’economia civile e solidale. Pur consapevoli delle difficoltà in cui molte organizzazioni versano auspichiamo una nuova mobilitazione a sostegno di questo progetto che persegue l’interesse più alto: quello di tutti”, conclude Biggeri.