di
Dario Lo Scalzo
21-10-2011
Chiudere i conti bancari presso le grandi banche per trasferirli presso altre istituzioni come le Credit Unions più eticamente impegnate. Questa la finalità del 'Bank Transfer Day', previsto per il 5 novembre 2011. Abbiamo intervistato Kristen Christian, la ventisettenne di Los Angeles ideatrice e creatrice di questa giornata.
Abbiamo avuto la fortuna di intervistare in esclusiva per Il Cambiamento Kristen Christian, la ventisettenne di Los Angeles proprietaria di una galleria d’arte che con la sua idea del Bank Transfer Day sta riscuotendo l’apprezzamento ed il riscontro positivo di tanta gente.
Chiudere i conti bancari presso le grandi banche per trasferirli presso altre istituzioni come le Credit Unions più eticamente impegnate: è questa l’idea-iniziativa lanciata in rete alcune settimane fa che ha trovato il consenso di parecchie persone ed ha portato alla creazione, inaspettata per la stessa Kristen, di un nuovo 'movimento sociale' che intende perseguire la via dell’azione diretta e concreta contro il sistema bancario statunitense.
Un’iniziativa che, in fondo, nella sua semplicità mostra, per un verso, il coraggio di Kristen e dei suoi 'seguaci' nell’andare contro tendenza e contro un intero sistema tracciando da pionieri un sentiero diverso e, per un altro verso, la capacità e la coerenza nel trasformare in fatti le proprie convinzioni, i propri credo.
Oggi raccontiamo una storia invisibile, o visibile a pochi sinora, che probabilmente è destinata a divenire nota e visibile in poco tempo; in fondo, questa volta, per una volta, ci piace pensare che possa davvero emergere per ricordarci che la potenzialità e la creatività dell’essere umano sono infinite; di tanto in tanto, l’una è in grado di generare abilità, l’altra può mutare ciascun individuo attribuendogli, a sua insaputa, il ruolo di forza propulsiva del bene collettivo.
Kristen, sei l’ideatrice e la creatrice del Transfer Bank Day che avrà luogo il 5 Novembre 2011. Puoi spiegarci come e perché hai deciso di creare una simile iniziativa?
Inizialmente, il 4 Ottobre 2011, ho creato l’evento del Bank Transfer Day in Facebook. La mia intenzione era quella di 'educare' ed informare i miei amici, ne ho circa 500, che ho così invitato all’evento. Non avrei mai immaginato che sarebbe potuto divenire un 'social movement' con circa 60.000 supporters in appena due settimane. Ciò che mi ha portato a pensare ad una simile iniziativa è stato principalmente l’inaccettabile modo di agire delle banche in un periodo come quello che stiamo vivendo.
Dopo avere tollerato gli abusi della mia banca, Bank of America, per trent’anni, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il recente annuncio di nuove commissioni mensili da pagare sulle transazioni effettuate con carte di credito. Per di più il senso di frustrazione è aumentato perché tali commissioni si applicano solamente sui conti con meno di $ 20,000.
È evidente ed è stato subito ovvio per me che si trattava di un vero e proprio 'attacco' alle classi lavoratrici e ai meno abbienti. In quel momento ho capito e mi sono detta che non potevo continuare a finanziare le banche con i miei soldi che vengono mal gestiti e utilizzati per affari e prassi poco etiche.
La tua idea è quella di trasferire i propri averi presso le Credit Unions (CU). Potresti spiegare ai lettori de Il Cambiamento la struttura di questi istituzioni? Perché reputi conveniente trasferire il denaro nelle CU?
Una Credit Union è un istituto cooperativo finanziario, definito, a seconda della sua struttura organizzativa, anche 'not-for-profit' (senza fini di lucro) che è posseduto dai suoi membri e governato da un Consiglio eletto dai membri stessi; chiunque depositi dei soldi in un conto della CU è considerato membro. Il membro ha il diritto di voto sulle principali decisioni dell’istituto ed in genere si crea un bond comune sottoscritto dai membri per sancire l’appartenenza all’organizzazione.
Ciò che è molto importante, a mio avviso, è inoltre che tali cooperative sono gestite allo scopo di promuovere la parsimonia, fornire credito a prezzi competitivi, e fornire altri strumenti finanziari e servizi ai suoi membri che beneficiano anche della distribuzione dei dividendi. A livello locale, esistono anche cooperative di credito per lo sviluppo della comunità e sostenibilità per lo sviluppo internazionale.
Hai un diretto contatto con le CU? Hai un’idea della loro capacità di accogliere clienti e fondi nell’eventualità di una migrazione di massa? Insomma, pensi che siano pronte a gestire flussi superiori?
Non sono in diretto contatto con le Credit Unions, però, dalle informazioni che ricevo e da quanto leggo sembrerebbe che queste istituzioni stiano già gestendo le ondate di richieste di tanti cittadini.
Come hai organizzato l’evento del 5 Novembre? Come te lo immagini e cosa ti aspetti dal movimento nato con il Bank Transfer Day (BTD)?
Sono da sola ad organizzare il BTD che è letteralmente un movimento a base popolare che sta utilizzando il social network. Sinceramente continuo a non avere aspettative particolari dal 5 Novembre anche se credo fermamente che ogni dollaro ha l’opportunità di fare la differenza a livello locale attraverso le 'credit unions'.
L’intenzione del Bank Transfer Day non è di certo quella di abbattere le banche con la chiusura dei conti. Si tratta solamente di una data-scadenza, una data-obiettivo. Ci sono già molti seguaci del movimento che hanno cominciato a chiudere i loro conti bancari presso le grandi banche. Credo che il movimento sia destinato a crescere anche nelle comunità locali, nei piccoli centri.
È indubbio che hai ricevuto rapidamente il consenso di molte persone. Ti aspettavi una risposta così positiva?
La risposta della gente è stata e continua ad essere impressionante e totalmente inaspettata da me. Allo stesso tempo, credo che tanta gente abbia già deciso di portare avanti questa idea agendo concretamente. In fondo si tratta di un’azione semplice, diretta e pacifica.
Il BTD potrebbe trasformarsi in una sorta di Big Bang, anno zero, per le istituzioni finanziarie? Il boicottaggio bancario può essere incisivo ed efficace nei riguardi del sistema bancario?
Sono una persona positiva e non ho mai focalizzato i miei pensieri sul 'distruggere le banche'. Il mio focus è invece sul come possono essere utilizzati, a livello locale, in modo concreto e positivo i soldi recuperati dalla chiusura dei conti bancari.
In attesa del BTD, lo scorso fine settimana a New York alcune persone hanno tentano di chiudere i loro conti presso la Citibank, ma tale operazione si è chiusa degli arresti della polizia. Sei al corrente di questo episodio? Cosa ne pensi?
Innanzitutto, per evitare confusioni, è importante chiarire e sottolineare che il movimento Bank Transfer Day non è stato ispirato ed organizzato né da quello degli attivisti di Anonymous e neppure da Occupy Wall Street. Inoltre Bank Transfer Day non sostiene le attività di questi movimenti, sebbene esprima la mia gratitudine per l’entusiasmo mostratoci.
In merito agli incidenti presso la Citibank, sono delusa da alcuni organizzatori di Occupy Wall Street che hanno suggerito un’azione illegale e pericolosa. In breve, una correntista si è recata presso la sua agenzia Citibank con l’intento di chiudere il proprio conto, facendosi accompagnare da un nutrito gruppo di non clienti della banca, degli aderenti a OWS; così a causa della loro irruzione gli addetti hanno dapprima chiesto di andare via e al loro rifiuto, è stata chiamata la polizia che ha fatto chiudere le porte ed ha infine arrestato gli 'intrusi' per violazione di proprietà privata.
Esorto tutti gli aderenti al Bank Transfer Day a chiudere i loro conti nella stessa maniera con la quale li hanno aperti e cioè in modo rispettoso e individuale. C’è un’enorme differenza tra parlare apertamente e caldamente circa la decisione di chiudere il proprio conto e il fatto di aggiungere un ulteriore e non necessario stress all’impiegato mettendo tra l’altro in pericolo altri clienti.
Da un giorno all’altro sei passata agli onori della cronaca, ti senti precursore del cambiamento, di una nuova maniera di agire all’interno del 'sistema'? Quali sono le tue speranze?
Sono semplicemente una molecola in tutto ciò. Metto insieme informazione per dei consumatori perché possano educare se stessi. Sono gli aderenti al movimento, i seguaci, i supporters coloro che hanno reso possibile un primo cambiamento e che lo renderanno possibile in futuro.
Per concludere, che messaggio ti sentiresti di inviare agli italiani e quindi anche ai nostri lettori, che attraversano ugualmente un periodo molto difficile socialmente, politicamente ed economicamente?
Non ho una chiara e concreta conoscenza della situazione italiana, per cui potrebbe risultare inappropriato da parte mia qualsiasi tipo messaggio agli italiani sul tipo di azioni da mettere in piedi.
Oggi mangiamo un piatto surgelato, già cucinato e ben preparato da altri che ne hanno deciso i gusti, i sapori, gli aromi. Il nostro unico intervento è inghiottire le scelte altrui o nelle migliori delle ipotesi decidere il mezzo di cottura
(Tratto da La cucina vista dallo scannatoio di Dario Lo Scalzo )
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