di
Daniela Sciarra
18-05-2011
A Roma si sperimenta una nuova idea di legame tra città e campagna con l'orto biologico a distanza. L'iniziativa di filiera corta arriva dall'Associazione Italiana per l'Agricoltura biologica e si propone come una valida e desiderata alternativa alla distribuzione organizzata. Il merito va soprattutto ai cittadini che hanno deciso di coltivare un orto, una tendenza che si sta ampliando e differenziando nel tempo.
Non si tratta di un ennesimo gioco virtuale alla farmville, ma di un orto vero e proprio, composto dalla terra, semi e piante che danno frutti e ortaggi veri. Da oggi i romani possono prendere in affitto un appezzamento di terra, scegliere on-line le piante da mettere a dimora e affidarne la cura ad agricoltori esperti che seguiranno i criteri della produzione biologica, oltre che la stagionalità delle produzioni.
L’orto biologico a distanza, garantito dal marchio Garanzia AIAB, nasce da una collaborazione tra l’Aiab (Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica) e l’azienda Le Spinose e coprirà la zona di Roma e dell’agro romano. Così ora, collegandosi al portale Le verdure del mio orto, anche i romani possono divertirsi a creare il proprio orto a distanza. Gli appezzamenti di terreno sono disponibili in dimensioni diverse per adattarsi alle esigenze di tutti: si parte da 16 euro per un orto di 30 mq e una fornitura settimanale di 3-4 kg di orto-frutta per arrivare a 34 euro per 11-12 kg di verdure. Per quantitativi superiori (ristoranti, gruppi di acquisto) il prezzo è su richiesta.
“Siamo molto soddisfatti di poter inaugurare questa iniziativa di filiera corta che non solo crea un rapporto diretto tra produttore e consumatore e rappresenta l’ennesimo canale per fruire dei prodotti biologici in garanzia AIAB – commenta Andrea Ferrante, presidente nazionale dell’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB) - ma si inserisce nell’ambito di una tendenza sempre più diffusa: la ‘rivincita’ della campagna sulla città. Mentre infatti le aree urbane e la crescente cementificazione del territorio sottraggono spazio alla campagna, la campagna torna nelle città.
Merito del 25% degli italiani che hanno deciso di coltivare un orto, per quanto di dimensioni limitate, nel giardino di casa, sul terrazzo, o in spazi di verde pubblico messi a disposizione dai Comuni. Una tendenza che si sta ampliando e differenziando sempre più e alla quale contribuiscono ormai in modo importante che gli orti a distanza” .
L’orto biologico a distanza dimostra come il settore del biologico sia dinamico, innovativo e in grado di sperimentare nuove strategie per rispondere alle diverse esigenze. Al contrario della grande distribuzione organizzata che necessita di tempi più lunghi per rinnovarsi e avvicinarsi alle persone. Non è infatti un caso che i consumatori di biologico si stiano orientando sempre più verso i canali della vendita diretta, dell’e-commerce e dei gruppi di acquisto solidale.
Commenti