di
Daniela Sciarra
17-11-2010
Aumenta la fascia degli ottimisti sugli effetti che l'applicazione delle biotecnologie comporterà sulla vita nel prossimo futuro, ma contemporaneamente si allarga anche la fetta di quanti si dicono preoccupati per la sicurezza alimentare legata al consumo di Ogm. Ecco i risultati emersi dall’indagine Eurobarometro 2010.
Secondo l'indagine Eurobarometro 2010 sono due i dati a confronto: da un lato sale l’ottimismo per l’applicazione delle biotecnologie, soprattutto in ambito medico, e dall’altro aumenta lo scetticismo nei confronti degli Ogm.
Il 53% degli intervistati ritiene che le biotecnologie avranno effetti positivi nel futuro. La maggior parte degli intervistati, nel sondaggio di Eurobarometro, si dice favorevole a un’innovazione responsabile e, anzi, desidera essere coinvolta molto di più nelle scelte relative all’adozione di nuove tecnologie. La maggior parte degli intervistati, infatti, lamenta una mancanza di informazione sui temi legati proprio alle biotecnologie.
Forte è invece la fetta dei cittadini europei contrari agli organismi geneticamente modificati. Dal 2005 ad oggi è cresciuta del 4% la fetta dei contrari agli Ogm. Si passa dal 57% del 2005 al al 61% di quest’anno. Gli intervistati hanno mostrato i maggiori timori nel legare il consumo di cibo Ogm alla tutela della sicurezza alimentare. Nel caso della clonazione animale a fini alimentari l'opposizione è stata netta: solo il 18% degli intervistati si è dichiarato favorevole.
Diverso il caso per i biocarburanti che hanno ricevuto molto consenso: oltre il 70% del campione intervistato si è dichiarato favorevole ai biocarburanti derivati da colture agricole e l’83% da materie prime non commestibili.
Una cosa è evidente di fronte a questi dati: che sia indispensabile rispondere al bisogno di maggiore informazione sulle biotecnologie, quindi la sfida in termini di comunicazione e divulgazione scientifica è fondamentale.