MUOS: la Regione siciliana blocca i lavori

È arrivata dopo giornate di tensione la decisione del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta di procedere alla sospensione dei lavori del MUOS, la base militare statunitense contro la quale da tempo protestano cittadini e comitati.

MUOS: la Regione siciliana blocca i lavori
Sono state giornate concitate quelle dello scorso fine settimana in merito alla vicenda MUOS per chi da mesi è in strada per denunciarne la gravità e la pericolosità. Le dichiarazioni del Ministro Cancellieri, sono state seguite, lo scorso venerdì, da un’azione notturna per fare accedere una gru nella base militare statunitense, non prima, però, di smembrare violentemente i presidi ubicati da oltre 50 giorni in varie aree della Riserva della Sughereta. Una notte calda e agitata con gli agenti in tenuta antisommossa che hanno caricato la resistenza nonviolenta dei residenti, di semplici cittadini e membri dei comitati No Muos. Ore di rabbia e d’impotenza per quello che è da considerare un vero e proprio atto di esproprio della sovranità ordinato e compiuto dal Governo italiano contro la volontà popolare e quella politica della Regione siciliana. Qualche ora dopo quell’atto violento ed irrispettoso delle logiche democratiche, arriva la decisione del Governatore Crocetta che decide infine di procedere alla sospensione dei lavori del MUOS. Sebbene tardivamente, rispetto ai propositi espressi in campagna elettorale e a due mesi dalla sua elezione, il Presidente siciliano e la Regione decidono dunque di opporsi alla prosecuzione dei lavori del MUOS per perseguire, parrebbe, la via della tutela della salute e dell’ambiente. In considerazione della non adeguatezza delle carte del progetto fornite in passato e della presenza di vizi rilevanti, si intendono rivalutare in maniera più approfondita e adeguata le conseguenze e gli impatti del sistema satellitare statunitense sulla salute, sull’ambiente ma anche sulla navigazione aerea dell’aeroporto di Comiso. Le grida di protesta e di denuncia della cittadinanza siciliana trovano infine orecchie che vogliono ascoltare. Una vittoria del popolo No Muos. Una vittoria giudicata ancora parziale da chi, dopo anni di lotte e delusioni, nutre inevitabilmente diffidenza nei confronti delle istituzioni. I comitati No Muos, del resto, hanno deciso di non tirare i remi in barca, ma anzi di continuare con i presidi per bloccare il passaggio di ogni tipo di mezzo militare americano nell’attesa di una chiusura della faccenda con il veto definitivo alla costruzione delle mega antenne per il sistema MUOS ma anche, si spera, con lo smantellamento delle 41 antenne attive esistenti. La speranza è quella che i cittadini siciliani, e noi tutti, possiamo, per una volta, vincere contro il sistema dei poteri e degli interessi. Di certo, la vicenda del MUOS ha ormai lasciato dei solchi profondi, delle cicatrici non indifferenti, come quelle legate ai danni alla salute e alle malattie provocate negli ultimi anni dal sistema delle attenne esistenti, come lo sventramento di una buona parte della magnifica Riserva naturale della Sughereta, e, più recentemente, quelle legate alla sconfitta della sovranità, allo sfregio alla democrazia in un paese come l’Italia e infine quelle determinate dalla criminalizzazione di ogni forma di nonviolenza e di pacifismo ogni volta che queste si oppongono al sistema d’interesse dei poteri forti, di quelli politici e di quelli economici.

Commenti

Sulla questione MOS alla base militare USA di Niscemi esiste nell' opinione pubblica generale una diffusa ignoranza sull' origine di quella base. Molti non sanno che fu istituita per accordi diretti, canalizzati sembra anche con mediazione della mafia siciliana e americana, non tra gli stati (l'Italia aveva perso la guerra e si stava appena leccando le ferite e preparando la nuova Costituzione) bensì tra le rispettive Forze...armate: il trionfante Esercito Usa e la...naufragata Marina Militare Italia na! Esercito USA e Marina Militare Italiana...di quei 65 anni fa: gli studiosi e gli storici dovrebbero fare il loro mestiere per far capire che la Regione Sicilia con il nuovo Presidente Crocetta ha riaperto finalmente una strada di giustizia ma che questa strada deve essere percorsa anche dal governo nazionale ai livelli delle sue precipue responsabilità per affrontare in termini nuovi e aggiornati il...minatissimo campo della sicurezza internazionale e dei rapporti con la Nato, che...stranamente ( in effetti quel lontano accordo dovrebbe allora essere ratificato dal Parlamento Italiano mentre così rimane negli accordi segreti...secretati) si astiene dal rivendicare competenza in materia.Si dovrebbe pertanto discutere non tanto sulla limitazione di sovranità quanto piuttosto di vendita di sovranità e dei suoi costi.
Franco, 15-01-2013 05:15
Sono a Nord, ma non mollate, perdio non mollate. Maledetti bas****i.... non fategliela fare questa cosa mostruosa, questo scempio schifoso. Non fategliela fare, sono con voi
Giovanna, 15-01-2013 10:15

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