di
Alessandra Profilio
12-10-2011
In Sardegna, nella zona di Arborea, la società Saras è intenzionata a trivellare il primo vero pozzo petrolifero nel territorio oristanese. Dopo aver passato al setaccio la zona di Oristano, la società petrolifera ha infatti presentato alla Regione la richiesta per ottenere l'autorizzazione per un pozzo definito “esplorativo”.
In Sardegna, nella zona di Arborea, la società Saras è intenzionata a trivellare il primo vero pozzo petrolifero nel territorio oristanese.
Dopo aver passato al setaccio la zona di Oristano, la società petrolifera ha infatti presentato alla Regione la richiesta per ottenere l'autorizzazione per un pozzo definito “esplorativo”. Il territorio interessato è quello del Comune di Arborea, in una zona delle bonifiche, al limite della strada numero 28.
Nell'area indicata nella richiesta di autorizzazione vi sono al momento solo campi coltivati, ma se la Regione (che ha competenza diretta in caso di ricerche sulla terraferma) dovesse dare il via libera, arriverebbero le grandi perforatrici.
Non si tratta in realtà della prima volta che le trivelle entrano in azione in quell'area. Già nel 1962, infatti, come ricorda La Nuova Sardegna, la zona è stata oggetto di approfondite ricerche: le trivelle arrivarono a oltre mille metri di profondità.
Le trivelle entrarono in azione in due punti: a Sassu, dove fu realizzato il pozzo chiamato Oristano 1, e a Riola, per quello che fu denominato Oristano 2. Eppure non si trovò traccia di petrolio.
Adesso, non lontano da dove cinquant'anni fa venne scavato il pozzo, la Saras vuole tentare di nuovo.
La corsa all'oro nero, oggi come all'oro, torna così a minacciare una delle più belle zone del nostro Paese. La speranza, a questo punto, è che la Regione Sardegna neghi alla società petrolifera l'autorizzazione a procedere all'ennesimo scempio del territorio.