di
Claudia Bruno
14-01-2011
A Castello di Serravalle (Bo) martedì scorso i sindaci dei sei Comuni della Valle del Samoggia si sono sfilati la giacca e, con gentilezza e coraggio, hanno preso parte a un 'training di transizione' sui temi del cambiamento climatico, delle emissioni di Co2 e del picco del petrolio. Una vera e propria "seduta di ginnastica culturale" come l'hanno definita gli organizzatori, che è servita soprattutto a ragionare insieme sui vantaggi della riduzione delle emissioni e dell'utilizzo delle energie rinnovabili.
Sindaci e assessori riuniti per un training di transizione. È quello che è successo a Castello di Serravalle (Bo) dove martedì scorso gli amministratori della Valle del Samoggia si sono incontrati per fare 'autoformazione collaborativa' sui temi del cambiamento climatico, delle emissioni di Co2, del picco del petrolio.
I partecipanti in un primo momento hanno interagito per una 'mappatura del gruppo' - tecnica che consente di prendere coscienza in poco tempo di ciò che un gruppo di persone pensa rispetto a un certo tema - e poi è iniziato l'esercizio vero e proprio di 'autoformazione collaborativa', vale a dire un processo di interiorizzazione e condivisione dei concetti venuti fuori dalla mappatura.
Sembra fantascienza e invece è successo davvero "6 sindaci della mia vallata (più il vicesindaco di un comune limitrofo) si sono gentilmente, e in un certo senso anche coraggiosamente, prestati a fare un training per capire perché dovremmo preoccuparci tanto dell’aumento del CO2 del picco del petrolio ecc." racconta Cristiano Bottone, di Transition Italia, presente all'evento.
"Si è trattato di una vera e propria seduta di ginnastica culturale per potenziare i muscoli della volontà politica ragionando soprattutto sui molti vantaggi che si possono ottenere per le nostre comunità attraverso un’azione che riduca le emissioni e stimoli l’uso di energia rinnovabile e a basso impatto ambientale" spiegano gli organizzatori.
Del resto, il fatto che questo straordinario esperimento sia avvenuto proprio nella Valle del Samoggia non è un caso, se si pensa che tra i comuni che ne fanno parte c'è Monteveglio, la prima transition town italiana (gli altri comuni della valle sono Bazzano, Crespellano, Monte San Pietro, Savigno e Castello di Serravalle).
"Il training è stato organizzato nell’ambito del progetto ENESCOM, progetto europeo che abbiamo intercettato per portare avanti il lavoro sul fronte delle emissioni di gas serra" dice sempre Cristiano Bottone, che spiega come l'incontro sia stato fortemente caratterizzato dalla visione del movimento di transizione.
"Il lavoro con i sindaci è cominciato con l’uso delle mappe di gruppo (proprio come inizia il Transition Training) e proseguito con un esercizio di apprendimento collaborativo" racconta Bottone. A seguire sono intervenuti due relatori esperti: Luca Lombroso - meteorologo, divulgatore ed esperto di problematiche legate al clima e ai suoi cambiamenti - e Leonardo Setti, chimico dell’Università di Bologna che ha concluso con un intervento sullo scenario previsto dalla direttiva europea 28/2009 CE in materia di energia.
"La progressione è stata davvero efficace e penso che i presenti siano usciti dall’esperienza con una consapevolezza decisamente aumentata rispetto a molti punti chiave. Ora vediamo che succede e se l’aumentata percezione della realtà si trasforma in effetto politico" dice Cristiano Bottone.
Certo è che sarebbe da pretenderlo in qualsiasi altra parte d'Italia: che sindaci che amministrano un territorio comune si spoglino delle deviazioni che il loro ruolo istituzionale spesso subisce e decidano di incontrarsi ragionando 'per bacino' e tornando a quella che in fondo è la loro missione fondamentale, amministrare il bene comune. Ci appare davvero come il primo passo verso qualsiasi svolta di miglioramento politico.