di
Alessandra Profilio
04-04-2012
Arriva in Parlamento la questione della manifestazione organizzata dall'associazione Salvaiciclisti per il 28 aprile a Roma. In assenza dell'autorizzazione da parte della questura due senatori del Pd hanno presentato un'interrogazione urgente a risposta scritta da parte del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, chiedendo le motivazioni per cui non sia stato ancora concesso il permesso.
Arriva in Parlamento la questione della manifestazione internazionale promossa dall'associazione Salvaiciclisti e annunciata per sabato 28 aprile a Roma (Fori Imperiali).
In assenza dell'autorizzazione da parte della questura di Roma i due senatori del Pd, Francesco Ferrante e Marco Perduca, hanno presentato un'interrogazione urgente a risposta scritta da parte dell ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, chiedendo le motivazioni per cui non sia stato ancora concesso il permesso.
“Ci stiamo scontrando contro un duro ostruzionismo da parte della Questura di Roma che per ben tre volte ci ha negato il nulla osta per la manifestazione”, spiegano i promotori della manifestazione.
Oltre alla violazione di un diritto costituzionalmente garantito, l'associazione Salvaiciclisti denuncia il silenzio del Comune di Roma che, stando alle dichiarazioni del sindaco, Gianni Alemanno, ha aderito ufficialmente alla campagna, nonché di gran parte degli organi di stampa che, in un regime di democrazia, dovrebbero vigilare e denunciare le irregolarità commesse da chi gestisce il potere.
Dal momento che non è stato comprovato alcun motivo di sicurezza o di incolumità pubblica sufficiente a negare l’autorizzazione allo svolgimento della manifestazione è evidente, secondo i promotori della manifestazione, che ci troviamo di fronte una grave violazione della carta costituzionale.
Scopo della manifestazione è quello di ribadire la volontà di vivere in una città a misura d'uomo e tutelare l'incolumità dei ciclisti. Ed è proprio con questa finalità che è stata lanciata da un gruppo di blogger la campagna Salviamo i ciclisti.
Dal web l'appello per fermare la strage dei ciclisti è diventato poi un disegno di legge finalizzato alla tutela di chi sceglie di muoversi in bicicletta e incentivare la mobilità sostenibile.
Ricordiamo che negli ultimi dieci anni in Italia sono state 2.556 le vittime su due ruote: un prezzo troppo alto da pagare per chi sceglie di muoversi in modo sostenibile.
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