di
Andrea Romeo
12-03-2012
I nutrizionisti invitati all'interno di programmi televisivi cercano a tutti i costi di indirizzare le persone verso una dieta onnivora, affermando che carne, latte e uova siano essenziali per la salute umana. L'ultima battaglia contro i sostenitori del veganesimo e vegetarianesimo è andata in onda il 9 marzo scorso all'interno della trasmissione Porta a porta. Eccone una sintesi.
Il 9 marzo 2012 la famosa trasmissione televisiva Porta a Porta di RAI 1 ha mandato in onda una puntata dal titolo Mangiare bene in tempo di crisi. Tra gli ospiti in studio vediamo l'ormai onnipresente dottor Giorgio Calabrese - l'uomo che ha dichiarato guerra ai 'veganiani' (forse confonde i vegani coi Visitors) - 'onnisciente' in tema di nutrizione, Giuseppe Paolisso presidente della Società Italiana Gerontologia e Geriatria, la dottoressa Luciana Baroni presidente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, oltre alla conduttrice di Unomattina Elisa Isoardi e la cantante Wilma De Angelis. Presente, ovviamente, Bruno Vespa.
Dopo la monumentale sigla, l'obbligatoria introduzione al problema della crisi finanziaria che ha portato il popolo a dover stringere la cinghia (da cui il titolo della puntata) e un cuoco che mostra come preparare cibo con pochi soldi, ecco che finalmente il conduttore Vespa dà inizio alle danze “vediamo con Antonella d'Onofrio la dieta vegetariana, così cominciamo finalmente a litigare”, afferma.
Il perché si sia scelto di parlare di dieta vegetariana (forse come alternativa alla carne in tempo di crisi?) invitando in studio Giorgio Calabrese conosciuto proprio per i suoi attacchi al vegetarianismo che definisce una 'religione' e ai 'veganiani' (?) rimane un mistero. A prescindere, il filmato della giornalista d'Onofrio, a proposito del vegetarianesimo, ci dice che “se un tempo era lecito chiamarla tendenza, oggi appare necessario classificarlo come realtà”.
Parla quindi dei dati diffusi dal rapporto Eurispes che mostrano che il 9% della popolazione, ovvero cinque milioni di individui, ha preso distanza dalla carne. Secondo i dati il 13.5 % dei ragazzi tra i 18 e i 25 anni è vegetariano e lo 0.4% della popolazione sarebbe vegana. Quindi si chiede quali siano i fattori che spingano queste persone a prendere le distanze dalla carne. In primis il fatto che la carne non faccia bene, tesi sostenuta anche da studi scientifici, quindi il rispetto per gli animali, e infine l'ambiente e l'economia. La d'Onofrio, citando Veronesi, parla anche di correlazione tra consumo di carne e cancro.
Conclusosi il filmato, Vespa invita gli esperti al confronto “Allora volete cominciare a litigare?”. Subito il nutrizionista Calabresi, commentando il video afferma che “a parte che lui (Veronesi) nella vita ha apprezzato un po' di carne perché è un uomo grande e gaudente […] è un uomo talmente equilibrato che nella vita ha anche mangiato carne”. Quindi una persona equilibrata e gaudente, secondo Calabrese, sarebbe un mangiatore di carne (persone come Gandhi, Einstein o Russell erano malati di mente) e inoltre - afferma il nutrizionista - non è possibile che un vegetariano dalla nascita possa avere una vita sana e salutare: evidentemente non conosce Margherita Hack, vegetariana dalla nascita che alla veneranda età di 94 anni tiene conferenze di fisica astronomica in giro per il pianeta.
In generale i presenti alla trasmissione danno poco spazio alla Baroni spesso interrompendola, e sovente parlano per sentito dire, per 'leggende metropolitane', come quando il dottor Paolisso sostiene, con assoluta certezza, che “i vegetariani sono tutti magri e hanno una muscolatura ridotta”.
Le dichiarazioni della Baroni, secondo cui una dieta vegana non solo sia idonea all'uomo ma anche ne determina la longevità sarebbero, dal punto di vista di Calabrese, “scientificamente pericolose”: peccato che secondo la dottoressa sia il loro punto di vista ad essere “pericoloso” oltre che fuorviante.
È veramente interessante infatti osservare come i nutrizionisti in TV cerchino a tutti i costi di veicolare le persone verso una dieta onnivora, affermando che carne, latte e uova siano essenziali, a prescindere dalle argomentazioni portate dalla controparte: “[…] I veganiani sono ammirevoli per il fatto che mangiano molta verdura e frutta, ma farebbero degli errori: dove la prendono la B12? Lei mangia la carne e c'è la B12 dentro!” afferma l'onnivoro, “che deriva dal mangime” replica la vegana.
Ad un tratto la discussione viene incentrata sui centenari italiani grazie ai quali Calabrese si fa forte per confermare le sue teorie e l'eclettico nutrizionista punta di nuovo il dito verso la Baroni: “vede? La dieta mediterranea! E non è un caso!”. E così finalmente la Baroni pone la fatidica domanda “ma cosa intende per dieta mediterranea?”. Calabrese elenca il pesce e la carne rossa: sì, ma quanta? Sostiene Calabrese “4 volte alla settimana la carne rossa (150 grammi a porzione), 4 volte alla settimana pesce” (in parole povere tutti i giorni). “Eh no professore, questa non è la dieta mediterranea tradizionale (dei centenari)”, rimprovera (giustamente) la Baroni che viene di nuovo sopraffatta dagli invitati.
Questo dato verrà anche confermato inconsapevolmente dallo stesso Paolisso quando affermerà che i centenari non fanno 'shift', non hanno mutato la dieta che seguivano da bambini, ovvero non hanno mai portato il consumo di carne e derivati ai livelli abnormi odierni. La Baroni, tra le urla degli ospiti, cerca inutilmente di dire che i popoli più longevi sono quelli vegetariani.
“Lei che non fa la dieta mediterranea deve insegnare com'è la dieta mediterranea a noi?”, replica Calabrese al quale bisognerebbe far notare che lo stesso discorso varrebbe anche per lui dato che non riesce nemmeno a pronunciare la parola 'vegani'. Poi continua “Guarda che non la fate voi la regola della dieta mediterranea, la facciamo noi!”. Ed in effetti la dieta mediterranea è stata fatta proprio da loro, dalle pubblicità e dalle industrie della carne e derivati che l'hanno mutata (e propinata) a loro vantaggio.
Per un attimo la discussione si sposta sul prezzo “ma non tutti possono permettersi queste quantità”, ma il problema, secondo Calabrese, è l'importazione delle carni. Basterebbe andare dal macellaio sotto casa e chiedere carne locale et voilà, il gioco è fatto!
Il magnanimo Vespa cede nuovamente la parola alla Baroni che, oltre a sottolineare che le carenze di B12 sono un problema per molte persone di una certa età a prescindere dalla dieta, cita le nuove linee guida americane che sostengono questo dato. E qui nasce spontanea una domanda: ci si può fidare, chiede Vespa, delle linee guida americane, quando il nostro paese è il primo per longevità tra i paesi occidentali mentre gli USA hanno una media più bassa (stando ad un grafico che mostrano durante la trasmissione)? È imbarazzante come questa uscita assolutamente anti-scientifica di Vespa venga anche confermata dal dottor Calabrese, prova del fatto che il famoso nutrizionista direbbe qualunque cosa pur di portare avanti le sue tesi.
“Lei sta dicendo una cosa che non è scientifica! Lei non è la Bibbia! […] i vegani come nutrono i propri figli?” - chiede Calabrese alla Baroni - “col latte materno!” - risponde la dottoressa - “sì, e il latte materno cosa contiene?” “tutti i nutrienti!” “E non hanno problemi?” “no, allattano i loro figli senza problemi!” … Qui interviene di nuovo Vespa che veste il camice bianco per l'occasione: “sostenere che le donne vegetariane non abbiano mai problemi è una bestialità”. Peccato che quel 'mai' è stato messo in bocca alla Baroni proprio da Vespa.
“E lo svezzamento?”, interviene nuovamente il nutrizionista più seguito d'Italia, “e le proteine nobili?”. “Cosa sono le proteine nobili professore? Perché questa definizione l'ho sentita solo da lei”, replica la Baroni. “Allora lei segue poco la scienza!”, incalza Calabrese. Ecco intervenire Paolisso “le proteine di base, la base della vita, da dove le prendiamo?”.
“Ci sono nella dieta veget...” la Baroni viene di nuovo interrotta e riprende Paolisso “e dal punto di vista etico, la dieta veganiana...”. “Vegana!”, ribadisce la dottoressa. Ecco come gli onniscienti scienziati sono ben ferrati su quella che dovrebbe essere la loro materia di studio, come è elevato il loro interesse per diete diverse da quelle che loro predicano “senza pregiudizio alcuno”.
“Le proteine si trovano anche nei vegetali”, riesce finalmente ad affermare la vegana.
“E come è possibile che milioni e milioni di persone si nutrono in quel modo?”, chiede giustamente Paolisso. “Non è detto che sia il modo migliore!”, replica la Baroni citando inconsciamente Bertrand Russell.
“Veronesi è diventato vegetariano perché ha potuto scegliere, non perché gli è stato imposto”, sostiene Paolisso parlando di etica, e ci mostra come abbia riflettuto molto sulla tematica in questione, dato che anche il mangiar carne (tra l'altro di alcune specie e non di altre scelte in modo assolutamente arbitrario) è una imposizione culturale.
La puntata si conclude dunque con le storie tristi degli anziani che non possono più permettersi le tanto amate 'proteine nobili', e viene consigliato loro di ripiegare sulla economica 'carne bianca', cioè 'cosce di pollo' e 'pesce azzurro', per il piacere di polli, aringhe e sarde le prossime inconsapevoli vittime di questa crisi.
L'opzione 'veganiana' viene così accantonata, meglio seguire i consigli del dottor Calabrese.
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