Incredibile ma vero: tra le tante feste assurde (ormai praticamente tutte, celebrate solo per far comprare merci alla gente) c’è anche quella del single, che si è celebrata lo scorso 11 novembre, ovvero l'11/11...
Festa che pare sia nata in Cina, dove hanno molta considerazione per date e numeri e quindi non poteva essere che nella data dei numeri uno, come il single appunto.
E ancora una volta si conferma in pieno quanto diciamo nei nostri corsi e scriviamo nei nostri libri da tempo: la comunità è stata volutamente azzerata in tutti i modi dal sistema del lavora, produci consuma e crepa, per arrivare al migliore e più appetibile campione dell’acquisto, cioè il single. E che la strategia sia riuscita perfettamente lo dimostrano i dati, che ci dicono che in Italia una famiglia su tre è rappresentata da un single con il numero impressionante di ben 8,8 milioni di persone. Il single infatti, per ovvi motivi, spende più di chiunque altro; Coldiretti, secondo una elaborazione basata su dati Istat, ci informa che spende ben l’86% in più rispetto al costo pro capite di una famiglia di tre persone, quasi il doppio, una cifra pazzesca.
La strategia di allontanamento delle persone le une dalle altre è favorita in maniera decisiva anche dai vari dispositivi elettronici, con annessi social, che fanno avere migliaia di amici finti e virtuali, facendo credere di avere chissà quale importanza e relazioni ma poi nella realtà non si ha uno straccio di persona con cui condividere quotidianamente qualcosa che sia più di una chat, dei cuoricini, un sacco di commenti inutili su qualsiasi cosa e video di gattini. E intanto il single si deve ammazzare di lavoro (il che significa anche avere poco tempo per fare altro e avere relazioni) per mantenere il suo costoso “privilegio” di non condivisione e solitudine, perché si è convinto o lo hanno convinto che gli altri sono brutti, sporchi e cattivi, che sono dei rompiscatole da evitare e da non fare entrare nel proprio regno solitario.
E poi con il passar del tempo il costo non diminuirà, perché, ammesso che il single arrivi ad avere una pensione, la dovrà devolvere direttamente a una o un badante, infatti in quanto single molto probabilmente nessuno o nessuna si occuperà di lui gratis. Quindi il single è doppiamente fregato, da giovane o da adulto perché spende tanto e da anziano perché continua a spendere tanto.
La soluzione è semplice, invece di ammazzarsi di lavoro per guadagnare sempre di più passando il proprio poco tempo libero con il cellulare o al limite con un cane o gatto, è meglio mettersi insieme ad altri, non necessariamente formando famiglie, se non lo si vuole ma creando progetti che facciano rivivere la comunità che ha positività di ogni tipo, pure economiche. Anche se poi il motivo economico alla fine è il meno interessante fra i tanti aspetti positivi che si hanno rispetto, per esempio, all’aumento complessivo della qualità della vita e delle relazioni.
In fondo non è così difficile costruirsi una realtà diversa e che ci dia più soddisfazione e ricchezza umana riducendo drasticamente costi e sprechi e ci sono ormai innumerevoli esempi che lo dimostrano, basta provare.
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Paolo Ermani tiene due corsi a Lunghezza di Chiesa Nuova, in provincia di Verona. "Cambiare vita e lavoro si può" e "Come liberarsi dalla dipendenza del proprio telefono cellulare" il 16 e 17 novembre. Opportunità da cogliere al volo!
Cambiare vita e lavoro si può
Sabato 16 novembre dalle ore 9.00 alle 18.00
Il corso propone soluzioni a livello sociale, economico, lavorativo e organizzativo per la costruzione di progettualità individuali e collettive che tendano alla prosperità, all’autosufficienza, al benessere, alla riduzione dei costi, al miglioramento della qualità della vita e alla tutela dell’ambiente.
Soluzioni da applicare per realizzare progetti individuali e collettivi in contesti rurali e cittadini, che possano diminuire i costi, aumentare l’indipendenza, rafforzare la comunità, favorire le relazioni, la conoscenza, lo scambio e l’aiuto reciproco, il tutto in un contesto di tutela della persona e dell’ambiente. Il docente del corso è Paolo Ermani, formatore, agricoltore, scrittore, consulente per progetti di pianificazione energetica, ambientale e lavorativa. Da circa trentacinque anni si occupa professionalmente di ambiente, energia, bioedilizia, stili di vita, economie alternative.
Il corso si tiene alla Casa di Comunità di Lunghezzano, via Pietro Fasani 8, Lunghezzano di Bosco Chiesa Nuova (Verona)
Per info, prenotazioni e costi scrivere a: casadicomunita@cooperativalatata.it – 3775975309
Come ridurre la dipendenza dal proprio telefono cellulare
Domenica 17 novembre dalle ore 9.00 alle ore 18.00
Il telefono cellulare è in mano a miliardi di persone e nessuna tecnologia si è diffusa in maniera così estesa e veloce nella storia, il corso propone una riflessione seria e onesta per cercare di capire cosa significa per tutti noi questo tipo di tecnologia e i suoi tanti risvolti, non tutti positivi che vengono nascosti dalle sue scintillanti performance.
In questo corso potrete acquisire conoscenze e modalità per quantomeno ridurre l’uso e ottenere maggiore autonomia e libertà, riappropriandovi del vostro tempo e della vostra serenità. Tenuto da Paolo Ermani, formatore, agricoltore, scrittore, consulente per progetti di pianificazione energetica, ambientale e lavorativa. Da circa trentacinque anni si occupa professionalmente di ambiente, energia, bioedilizia, stili di vita, economie alternative.
Il corso si tiene alla Casa di Comunità di Lunghezzano, via Pietro Fasani 8, Lunghezzano di Bosco Chiesa Nuova (Verona)
Per info, prenotazioni e costi scrivere a casadicomunita@cooperativalatata.it - 3775975309
LETTURE UTILI
-Ti sei mai chiesto perché è così difficile cambiare anche se lo vorresti fortemente?
-Pensi che per cambiare servano necessariamente tanti soldi?
-Perchè le persone, dalla coppia in su, quando si mettono insieme con l’obiettivo di realizzare un miglioramento della loro vita, spesso si scontrano con vari problemi e difficoltà?
-Vorresti costruire una progettualità individuale o insieme agli altri e non sai da dove iniziare e chi coinvolgere?
-Credi di non essere all’altezza delle tue aspirazioni e pensi di non saper fare niente altro se non quello che hai sempre fatto?
-Dubiti delle tue qualità e capacità perché non sei mai stato ascoltato o valorizzato?
-Vorresti finalmente cambiare lavoro e fare le attività che hai sempre sognato?
-Vorresti fare tutto questo tutelando anche persone e ambiente quindi dando un futuro a te stesso, ai tuoi figli e nipoti e al resto dell’umanità?
Nel libro di Paolo Ermani troverai le risposte a queste domande e molto altro, che ti serviranno a intraprendere i tuoi progetti di cambiamento, a vivere bene risparmiando tempo, lavoro, stress, soldi, libero da convenzioni, credenze e frustrazioni che ti impediscono di realizzarti pienamente e di collaborare in maniera costruttiva con gli altri.