Reca e Per Il Clima Fuori Dal Fossile: «Non saremo a Roma il 15 marzo»

La Rete per l’Emergenza Climatica e Ambientale dell’Emilia-Romagna e il gruppo Per Il Clima Fuori Dal Fossile fanno sapere che non saranno a Roma il 15 marzo, per la manifestazione sull'Europa lanciata da Michele Serra su un noto quotidiano nazionale. Anche altre sigle hanno annunciato che non parteciperanno.

Reca e Per Il Clima Fuori Dal Fossile: «Non saremo a Roma il 15 marzo»

La Rete per l’Emergenza Climatica e Ambientale dell’Emilia-Romagna fa sapere che non sarà a Roma il 15 marzo, per la manifestazione sull'Europa lanciata da Michele Serra su un noto quotidiano nazionale. Anche altre sigle hanno annunciato che non parteciperanno.
«Questa Europa che si vorrebbe sostenere e celebrare non è la nostra Europa - scrive Reca in una nota -  Il modello economico e sociale, finanziarizzato, estrattivista, liberista, che schiaccia i più deboli a favore dei più forti, che sacrifica la tutela dell’ambiente (nonostante la foglia di fico del Green Deal), garanzia di benessere per tutti, per gli interessi di pochi, che decide di investire 800 miliardi con una procedura d’urgenza, inventando un nemico pur di giustificare il regalo alle industrie delle armi, sottraendoli al welfare e alla cura della casa comune, è la vera minaccia dalla quale dobbiamo difenderci. E l’Europa di questa Commissione è la vera rappresentante e la vera garante di questo sistema».
«La guerra, per la quale questa Europa si sta preparando e che sta, sostanzialmente, invocando, è il male assoluto - prosegue Reca - Non porta solo morte e distruzione delle opere dell’uomo, ma devasta l’ambiente, rilasciando quantità inimmaginabili di inquinanti di ogni genere e contaminando il territorio rendendolo inospitale per le future generazioni e sottrae risorse che dovrebbero essere usate per garantire la vera sicurezza di cui i cittadini europei hanno bisogno: un welfare equo, una sanità disponibile a tutti, un ambiente sano e che non pregiudichi la salute, un’energia pulita e a prezzi sostenibili, la tutela del territorio dagli eventi estremi – vera minaccia alla sopravvivenza e all’economia di intere popolazioni – e la mitigazione dei drammatici cambiamenti climatici in atto. Quindi noi, il 15 marzo, non saremo a Roma. Aspetteremo e solleciteremo, forse organizzeremo, altre piazze, che rivendichino un’Europa diversa, finalmente rappresentativa dello spirito del manifesto di Ventotene e realmente interprete del bene collettivo, contro l’Europa delle banche e della finanza. Un’Europa dei popoli, per i popoli e che si occupi veramente del benessere futuro di ognuno».

Anche "Per Il Clima Fuori Dal Fossile" ha annunciato che non parteciperà alla manifestazione. «Siamo contro le armi, figuriamoci i riarmi - scrivono - Non andremo a Roma il 15 marzo a sostenere la versione bellicista che ci offre ora l'Europa che insensatamente fa un'assurda quanto patetica chiamata alle armi, quelle vere, quelle che uccidono. Un Paese come il nostro, che, ricordiamo, nella sua Costituzione, all'art. 11 recita "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali." non può rincorrere la cieca voglia di sangue che ha spinto a fomentare lo scontro Russia - Ucraina gettanto nel fuoco della guerra il combustibile degli armamenti ed ora si vorrebbe  trasformare in una nuova edizione della guerra fredda con un demenziale sfoggio muscolare. La guerra aumenta l’uso dei fossili e immette una quantità enorme di CO2; a cosa serve parlare di transizione energetica oltre il fossile e poi riarmarci ? Chi come noi ha deciso di dedicare il proprio impegno a difendere l'ambiente e la salute delle persone non può schierarsi con chi è disposto a distruggere il mondo per contendersi minerali il cui uso e abuso sta portanto il Pianeta verso il disastro irreversibile. Chi difende ambiente e salute non può giustificare l'escalation nucleare spacciata come difesa della civiltà. Chi come noi difende ambiente e salute non può assecondare la spesa militare a discapito di quella dedicata a sanità o istruzione. Chi come noi difende ambiente e salute invita anche coloro che intendono aderire a questa manifestazione a riflettere e comprendere su quale sua il mulino, quello della guerra, al quale inconsapevolmente porteranno acqua. Chi come noi difende ambiente e salute è contro l'Effetto Serra. L'uso della forza è una pratica fascista e non la assecondiamo».

 

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