Ci sono molte persone che percepiscono un senso di profondo disagio nel loro modo di vivere, qualcosa che non va, che non torna, che le fa in qualche misura soffrire. E così cercano modi per uscire da queste situazioni ma spesso non si confrontano con il fatto che se non si vuole fortemente un cambiamento in meglio e non lo si pianifica bene, sono tentativi destinati inevitabilmente a fallire. La nostra società non aiuta questo cambiamento anche perché con gli stimoli che dà e che aumentano costantemente, è molto difficile riuscire a fermare la centrifuga in cui ci si è inseriti, considerando poi il fatto che nessun cambiamento ci verrà a bussare alla porta se non facciamo nulla per determinarlo.
Fare dei primi passi è importante ma poi si deve proseguire, perché ci si confronta con forze soverchianti; quindi senza impegno e volontà non si va lontano. Non basta leggere un libro, guardare qualche video, seguire uno dei milioni dei “fuffa guru money” di cui è strapieno il web; bisogna agire.
Se si continua a fare lavori senza senso o nocivi, se si hanno relazioni superficiali, se ci si fa bombardare da ogni dove, grazie anche a una tecnologia che ci fa perdere tanto tempo, visto che è praticamente impossibile rispondere a tutti gli input che ci travolgono, sarà veramente difficile trovare proprio quel tempo necessario per cambiare.
Ecco perché in una situazione del genere l’aiuto e la collaborazione con gli altri sono preziosi; mai come ora, laddove la comunità viene schiacciata dall’individualismo sfrenato propedeutico alla società della crescita infinita in un mondo dalle risorse finite, è necessario pensare in maniera collettiva. Mai come ora ci si ritrova drammaticamente soli seppur connessi a migliaia di altri ovunque nel mondo in un assurdo paradosso.
La risposta è agire per davvero e iniziare un percorso che abbia come obiettivo anche la ricostruzione di una comunità forte. Un percorso quindi, non una serie di tentativi a casaccio che non smuovono granchè e anzi danno l’idea che anche se si prova, tanto non si riesce.
Il cambiamento in meglio ha bisogno di serietà, convinzione e perseveranza. Il cambiamento in meglio ha bisogno di una pianificazione attenta e continua, la stessa che si mette in un qualsiasi lavoro che si fa e che vuole avere dei risultati, l’unica differenza è che nel caso del proprio cambiamento la pianificazione riguarda l’esistenza e non un lavoro fatto solo per i soldi o per servire qualche padrone. Il cambiamento in meglio ha bisogno di correggere errori e rotta e, una volta iniziata questa traversata, il viaggio diventa la meta dove in ogni momento si impara e si sperimenta qualcosa di interessante da noi stessi e dagli altri.
Aspetti questi che nemmeno si immaginano quando si fanno vite fotocopie o ci si impegna lo spazio di un mattino o di una fiammata per poi ritornare alla routine per magari dirsi che non si è in grado o che è troppo difficile riuscirci.
Ma nessuno che non ci prova seriamente può dire che non è in grado, perché chi ci ha provato, con qualsiasi situazione e difficoltà ed è riuscito, ci dimostra che il problema non è fuori di noi ma dentro di noi e se vogliamo ce la possiamo fare; se non vogliamo veramente e se ci arrendiamo alla prima difficoltà o alla fine del primo fiammifero acceso, allora è evidente che siamo noi a non volere cambiare, quindi meglio non dare la colpa a niente e nessuno.
Per chi vuole iniziare un progetto serio di cambiamento in meglio anche insieme agli altri, l’associazione non profit di promozione sociale Paea dà una opportunità a chiunque di realizzare una pianificazione di un progetto di ecovicinato. Per fare in modo che nessuno sia escluso da questo importante conoscenza, l’associazione offre la sua formazione in merito a donazione libera, così che non ci siano scuse di nessun tipo, nemmeno quelle solite che si tirano fuori sempre dei soldi, per dire che non si può fare.