Salve,
approfitto di questo spazio per una breve presentazione di me e del mio progetto che già ho avviato. penso ad un ecovillaggio, cofarming e cohausing, un mix insomma. Ci sono terreno, abitazione e tanto entusiasmo da parte mia. Devo ora farlo crescere e sviluppare.
Mi farebbe piacere condividere idee con voi, resto a disposizione per qualsiasi contatto crediate opportuno. Ho poche persone per il momento attorno a me che mi possono aiutare, ma le mie iniziative sono molto conosciute a livello locale e talvolta nazionale. Ho bisogno di partire. Potete aiutarmi in qualche modo?
Grazie di cuore.
Gabriella
347 0129652
Sono Gabriella Guidetti, risiedo a Gargallo, in provincia di Novara.
Sono stata insegnante nella formazione professionale e professionista per molti anni nella amministrazione di immobili.
Alla fine del 2012 ho lasciato il mio lavoro secolare in provincia di Varese per trasferirmi nella casa appartenuta ai miei genitori, sulle colline che circondano il lago d’Orta, casa che ho ristrutturato e trasformato in un B&b che ho chiamato “La casa di Eugenia”.
La mia propensione per le attività manuali mi ha portata ad essere oggi, come amo definirmi, una “artigiana della lana”.
Ho riscoperto l’antica arte della filatura manuale della lana delle nostre pecore, un tempo definita “oro bianco” e ora solo un rifiuto dal smaltire a costi rilevanti.
Nel 2013 ho fondato l’associazione “Naturalmente Lana “, della quale sono Presidente, con lo scopo di recuperare i mestieri e le tradizioni contadine del posto.
Ho portato queste conoscenze nelle scuole nelle associazioni e in varie parti d’Italia dove tuttora tengo corsi di filatura e di lavorazione del feltro.
Ho riscoperto e riproposto l’allevamento domestico del baco da seta, importante integrazione del reddito nella nostra civiltà contadina.
Dal 2015 ho in gestione 3 ettari di terreno in una zona agricola verdeggiante e soleggiata, a meno di due km dalla mia abitazione, in cui insiste un fabbricato rurale da ristrutturare con una superficie utile abitativa di circa 500 metri quadrati su due piani.
Attualmente sono ospitate delle capre, di cui due da Cashmere, polli ed oche. A breve verrà introdotta anche una coppia di pecore da lana.
Al momento solo io mi occupo a tempo pieno del progetto, organizzando corsi di filatura manuale che adesso tengo presso il laboratorio attrezzato situato nella mia abitazione che è anche la sede dell’Associazione e che si trova nel medesimo Comune.
Presso di essa è possibile già da ora formulare un progetto di cohausing, dati gli spazi indipendenti a disposizione, tuttavia, proprio per il contesto naturale in cui è inserita, vorrei indirizzare i miei sforzi al recupero della cascina di cui sopra e del territorio pertinente di circa 3 ettari.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto prevede la ristrutturazione della cascina esistente per farne una abitazione in grado di ospitare due o tre famiglie. (nell’attesa è possibile usufruire della mia casa di abitazione attualmente già adibita all’ospitalità come B&B) e di mettere a coltura il terreno pertinente al fine di vivere in un contesto autosufficiente ed autosostenibile con finalità di crescita individuale integrata nel contesto di cui fa parte, e di proporre progetti sul territorio atti a riscoprire la vita e la cultura rurale del posto.
Il gruppo di persone coinvolte, unendosi insieme in una forma comunitaria (associazione, cooperativa agricola o di promozione sociale), porterà nel suo agire la filosofia di consumare meno ed in modo il più compatibile possibile con la natura, attraverso la condivisione con tutti coloro che vorranno partecipare agli incontri e laboratori proposti.
Alcuni lavoreranno all’interno della fattoria, altri eserciteranno la propria attività all’esterno.
La ristrutturazione della cascina dovrà essere finalizzata alla creazione di un ambiente molto semplice ed essenziale, utilizzando possibilmente materiali naturali, sarà prevista la presenza di un locale da utilizzare per le attività legate ai progetti che inten- diamo realizzare, compresi laboratori, incontri e conferenze.
Intendiamo praticare l’agricoltura naturale quale mezzo di sostentamento del piccolo agglomerato, la riscoperta dei vecchi lavori manuali, propri della cultura contadina dei nostri luoghi, dei cibi sani autoprodotti. Quindi un recupero del terreno da adibire ad alberi da frutta, piccoli frutti e prodotti dell’orto.
L’intenzione è di usare Il meno possibile i mezzi meccanici, ma di tornare all’uso animale per la pulitura dei campi. Gli animali saranno allevati solo per ciò che ci donano (latte, uova, lana).
Il prodotto in surplus verrà venduto a livello locale, supportando anche le organizzazioni dei GAS o divenendo noi stessi un GAS.
Si intende creare una realtà che usi, senza sfruttare, ciò che l’ambiente ci mette a disposizione.
Si proporranno quindi:
Incontri-laboratori di attività manuali
Collaborazione con strutture sul territorio (comuni, scuole, associazioni, strutture sanitarie.
Tutte le esperienze saranno legate al vivere in un ambiente naturale, che faccia riscoprire che l’essere umano è parte integrante di ciò che lo circonda.
GABRIELLA, nash2710@live.it
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di GABRIELLA06-09-2017
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