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Ciao provo a rilanciare la mia proposta di cambiamento. Sono Ferruccio, 53 anni, veneto, mi rivolgo a chi realmente voglia provare a cambiare vita. Siamo ingranaggi di un sistema economico-industriale-finanziario che sta andando dritto a sbattere contro i limiti fisici del pianeta. Questo sistema preleva dalla biosfera (la fascia tra terra e atmosfera che permette la vita) quantità crescenti di risorse finite (non rinnovabili) e scarica su di essa i rifiuti. Risultato: cambiamenti climatici (che sono la conseguenza inequivocabile della combustione forsennata di petrolio, gas e carbone degli ultimi 200 anni, i quali combustibili fossili rappresentano però la necessaria risorsa energetica che sostiene la civiltà attuale) che stanno già impattando, ma soprattutto impatteranno in modo sempre più pericoloso negli anni a venire; risorse procapite in via di esaurimento a cominciare da quelle alla base di tutto ovvero le fonti fossili di energia, con una popolazione in continua crescita (parliamo di risorse estraibili a basso costo, quindi economicamente convenienti). Come corollario abbiamo l’aumento dei conflitti, delle guerre e delle instabilità geopolitiche (l’aumento incredibile e sconsiderato delle spese per gli armamenti di fatto certifica tutto ciò: le elite sanno che le risorse sono limitate), la riduzione serpeggiante degli spazi di democrazia a cui ci stiamo abituando senza dire nulla e delle spese per il sociale (sanità, istruzione, ecc) e una società sempre più individualista e istupidita dalla manipolazione mediatica che spinge a consumare sempre più cose inutili con effetti disastrosi per l’ambiente e la salute. Mi rivolgo a chi abbia chiari questi rischi per provare a costruire una piccola comunità che punti quanto più possibile all’autosufficienza in zone di montagna o premontane tra Veneto e Trentino (a altitudini idealmente tra gli 800 e i 1000 mt o più per difendersi dall’inevitabile aumento delle temperature estive), L’idea è recuperare vecchie case, ristrutturale affinché siano indipendenti dal punto di vista energetico, sane e salubri sfruttando al massimo le moderne tecniche in bioedilizia e tecnologie, con attenzione ai rischi idrogeologici e che abbiano a disposizione ampi appezzamenti di terreno per l’autosufficienza alimentare, con attenzione alla gestione dell’acqua. Possono essere grandi casolari da trasformare in vari appartamenti o borghi da recuperare, in rete sono disponibili varie proposte. Ognuno può mantenere la propria indipendenza, cercando di trovare il giusto equilibrio tra autonomia e condivisione. Per far questo, oltre alla spinta forte a cambiare, è necessario un investimento importante e dunque disponibilità economica, da ripartire nel giro di qualche anno in modo da fare le cose in maniera ponderata, senza troppa fretta ma con con il senso di urgenza che se non anticipiamo il cambiamento lo subiremo. Per chi vuole discuterne mi può scrivere a ferrucciosw@virgilio.it

FERRUCCIO

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