Il progetto di Slow Food '1000 orti in Africa' ha l'obiettivo di ristabilire un rapporto tra i giovani e l’agricoltura e aiutare i contadini locali a riprendere le loro tradizioni agricole. Il Worldwatch Institute, in occasione del lancio di 'State of the World 2011: Innovations that nourish the Planet', ha organizzato una conferenza mondiale in cui sono intervenuti i maggiori esperti in sviluppo rurale, malnutrizione, rappresentanti governativi e della società civile.
In occasione del lancio di 'State of the World 2011: Innovations that nourish the Planet', il Worldwatch Institute ha organizzato una conferenza mondiale in cui sono intervenuti i maggiori esperti in sviluppo rurale, malnutrizione, rappresentanti governativi e della società civile. Tra questi anche Edward Mukiibi, fiduciario del Convivium Slow Food di Mukumo, Uganda, e co-fondatore del progetto Developing Innovations in School Cultivation.
Parte dell’ambizioso progetto di Slow Food '1000 orti in Africa', l’obiettivo è ristabilire un rapporto tra i giovani e l’agricoltura creando orti scolastici in cui coltivare varietà locali di frutta e ortaggi con metodi tradizionali e rispettosi dell’ambiente. “L’obiettivo finale è raggiungere la sovranità alimentare e aiutare i contadini locali a riprendere le loro tradizioni agricole”, afferma Serena Milano, segretaria generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus.
Lavorando sul campo, gli studenti imparano a conoscere i prodotti locali e scegliere cibi buoni, puliti e giusti. I prodotti dell’orto servono a rifornire la mensa scolastica, mentre le eccedenze sono vendute al mercato per sostenere il progetto. “In Uganda, dove i bassi redditi provenienti dall’agricoltura spingono molti giovani a migrare verso le città, è fondamentale che i bambini capiscano l’importanza di saper coltivare la terra con le giuste tecniche. Solo cosi si potrà risolvere la crisi alimentare del Paese”, ha commentato Mukiibi, che è anche il delegato di Terra Madre per lo Youth Food Movement.
Il progetto ha già coinvolto oltre 600 bambini e le loro comunità stimolandoli ad avere un ruolo attivo nel promuovere la propria sovranità alimentare. L’alimentazione dei bambini è migliorata grazie al consumo dei prodotti dell’orto e molti studenti hanno avviato orti familiari o comunitari per aiutare le proprie famiglie e incoraggiare altre persone a coltivare cibo locale.
In occasione del suo viaggio negli Stati Uniti, Edward Mukiibi e Sithembile Ndema, coordinatrice di FANRPAN, hanno incontrato Michelle Obama alla Casa Bianca, introducendo i rispettivi progetti di cui fanno parte.
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