di
Paolo Ermani
08-03-2011
Ogni marito, ogni fidanzato, ogni ragazzo oggi porterà il suo ramoscello di mimosa avvolto nella plastica alla sua moglie, fidanzata, ragazza. L'ambiente non sarà poi così grato di cotanta gentilezza: forse è arrivato il momento di boicottare l'8 marzo lasciando da parte plastica e mimose. La proposta di Paolo Ermani, Paea, che fa gli auguri alle donne "oggi e per i prossimi 364 giorni".
L'8 marzo è una festa con la sua importanza, con i suoi significati, con la simbolicità ma per l'ambiente è una mannaia.
Stamattina mi trovavo momentaneamente in città, vado dal fornaio e in un paio di minuti vedo acquistare da clienti uomini vari pacchetti di plastica con una mimosa e dentro un dolcetto o simili, per costi non indifferenti (si sa siamo in crisi), mediamente 4 euro e 90 e così via.
Scendo in strada e ad ogni semaforo c'è una persona che vende immancabilmente ramoscelli di mimosa confezionata dentro una plastica, trasparente davanti e colorata dietro. A volte c'è anche una specie di fiocco, di plastica anch'esso naturalmente.
Moltiplichiamo tutto questo per migliaia di semafori in Italia per migliaia di panettieri, negozianti di ogni genere che offriranno con le mimose ogni sorta di oggetto, rigorosamente dentro la plastica e avremo accumulato montagne di plastica e strappato via un numero incredibile di ramoscelli di mimose dalle piante stesse.
Ogni marito, ogni fidanzato, ogni ragazzo oggi porterà il suo ramoscello di mimosa avvolto nella plastica a sua moglie, fidanzata, ragazza e l'ambiente ringrazierà sicuramente di tanta gentilezza.
Arriverà presto il boicottaggio dell'8 marzo senza plastica e senza mimosa? Come giornale lanceremo sicuramente questa iniziativa per il prossimo anno, statene certi.
In ogni caso auguri alle donne oggi e per i prossimi 364 giorni.
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