Legambiente, Greenpeace, Ocean 2012 e Wwf non hanno dubbi: "è fallito il tentativo di regolamentare l’uso di un attrezzo fin troppo simile alle famigerate spadare, fuorilegge da oltre un decennio. Bisogna prendere atto di questo fallimento e vietare definitivamente l’uso di questo attrezzo" usato per la pesca e dannosissimo per il mar Mediterraneo e i suoi ecosistemi.
Il provvedimento restrittivo sull’uso delle ferrettare che il Mipaf si starebbe avviando ad emanare è un maldestro tentativo di chiudere la stalla quando i buoi sono scappati. Dopo anni di misure di deregulation che hanno favorito nei fatti un utilizzo truffaldino dell’attrezzo, ora si cerca di correre ai ripari davanti alla prospettiva dell’ennesima procedura d’infrazione che la Commissione Europea potrebbe avviare nei confronti del nostro Paese.
“Per anni – dichiarano le associazioni ambientaliste – i Ministri che si sono succeduti alle Politiche Agricole hanno varato provvedimenti che hanno consentito un utilizzo delle ferrettare ben oltre il limite delle tre miglia, nonostante l’attrezzo sia associato a quelli della pesca costiera artigianale.
A quelle distanze – continuano le associazioni ambientaliste – i controlli sul corretto utilizzo dell’attrezzo sono diventati obiettivamente più difficili e per questo motivo si sono moltiplicati gli impieghi truffaldini delle ferrettare per la pesca di grandi pelagici (tonno e pescespada), sebbene la legge ne preveda l’esplicito divieto.
Più recentemente poi, si è assistito al tentativo, non meno maldestro da parte del Ministero, di impedire la detenzione a bordo di ferrettare e palangari contemporaneamente, un provvedimento che è stato impugnato con successo dai pescatori davanti al Tar”.
L’impressione è che sulla vicenda delle ferrettare il Ministero delle Politiche Agricole stia navigando a vista cercando di evitare con manovre improbabili ed estemporanee i paletti che l’Unione Europea ha fissato da tempo.
“E’ evidente – concludono le associazioni ambientaliste – che è fallito il tentativo di regolamentare l’uso di un attrezzo fin troppo simile alle famigerate spadare, fuorilegge da oltre un decennio. Bisogna prendere atto di questo fallimento e vietare definitivamente l’uso di questo attrezzo”.
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