Annunci e offerte di lavoro: come difendersi dalle false promesse

Il fenomeno delle truffe e dei raggiri a danno di chi cerca un lavoro è poco riconosciuto e certamente sottovalutato. Ecco dunque qualche utile indicazione su come reagire a comportamenti spregiudicati di aziende o di singole persone.

Annunci e offerte di lavoro: come difendersi dalle false promesse
È necessario dedicare molta attenzione al tema della salvaguardia dei diritti della persona sul luogo di lavoro, in una società sempre più caratterizzata da occupazioni precarie, senza prospettive a medio/lungo termine e con diritti limitati o calpestati. Occorre vigilare con la massima attenzione sui tentativi di comprimere ulteriormente il diritto di ogni persona ad un lavoro dignitoso e ad una retribuzione adeguata, che dia sufficienti garanzie di continuità in modo da consentire di programmare il proprio futuro. In questa rubrica vorrei dare un piccolo contributo, focalizzando l’attenzione su un fenomeno, poco conosciuto e sicuramente sottovalutato, che riguarda anch’esso i diritti delle persone in cerca di occupazione, che vengono spesso attratte da offerte di lavoro “certo e ben retribuito”, ma si tratta solo di pratiche scorrette o di vere e proprie truffe. Soprattutto sui piccoli giornali compaiono spesso annunci che promettono un “sicuro sbocco lavorativo”, ma che nascondono dei semplici corsi di formazione o stage, in cui a guadagnarci è solo l’azienda che li organizza. Qualche volta si promuovono “selezioni di personale” ma in realtà occorre versare subito la quota per il corso, e la società si limita ad inviare i nominativi dei partecipanti ad alcune aziende del settore (vedi ad esempio la vicenda dello studio GM di Napoli che offriva posti per addetti alla sicurezza); in altri casi si parla di 'provini' per partecipare a spot televisivi, servizi fotografici o sfilate di moda: si fabbricano tante illusioni ed intanto si 'spenna' il malcapitato facendogli pagare le spese. Proprio per attrarre l’attenzione su questo fenomeno, abbiamo realizzato un video artigianale (ma che sta avendo un discreto successo su YouTube che prende spunto dal caso della società Education di Torino, che prometteva, al termine di un corso di formazione, un facile inserimento nel mondo del lavoro o, almeno, uno stage presso un professionista; in realtà, la società si limitava a stabilire un contatto con alcune aziende. C’è poi il fenomeno dei lavori a domicilio: negli annunci si promettono facili guadagni, magari lavorando poche ore al giorno: a guadagnarci è solo l’azienda che fornisce i beni necessari (bigiotteria da assemblare, materiale pubblicitario da imbustare, etc.) mentre chi risponde all’annuncio qualche volta deve anche 'cercarsi i clienti' (vedi per tutti il caso della società Lo Scrigno). Talvolta assistiamo al fenomeno delle famigerate 'catene di S. Antonio' (come nel caso dell’impresa individuale Estensione moda) nelle quali chi aderisce fornisce un contributo in cambio di un corrispettivo derivante principalmente dall’entrata di altri consumatori nel sistema piuttosto che dalla vendita o dal consumo di prodotti. L’Antitrust ha punito più volte anche la Xango, che aveva messo in piedi un complesso sistema di vendita di un succo di frutta (cui erano anche attribuite impropriamente proprietà salutistiche) basato sull’adesione di consumatori, remunerati in base ai quantitativi da essi stessi venduti. Più articolate (ma non per questo meno pericolose) le proposte che fanno riferimento al c.d. franchising (o affiliazione commerciale): aziende già affermate offrono a giovani imprenditori la possibilità di vendere alcuni prodotti, garantendo loro assistenza (fiscale, commerciale, etc.). In alcuni casi, però, i servizi effettivamente garantiti non sono quelli promessi ed anche i costi da sostenere sono maggiori di quanto inizialmente indicato (si può approfondire la vicenda delle società Video system e Area film). Sotto la lente dell’Antitrust è finita addirittura Posteshop (del gruppo Poste italiane) che prospettava guadagni difficilmente realizzabili. Questi tipi di 'raggiri' e truffe sono particolarmente odiosi perché chi li mette in atto approfitta della situazione difficile di tanti giovani alla ricerca della prima occupazione oppure di persone di altre fasce di età (come potrebbero essere coloro che, in una fase di crisi come quella attuale, hanno perso il proprio posto di lavoro e non sanno come fare per affrontare i problemi quotidiani): e, proprio per questo, sono in una situazione di maggiore debolezza. E internet può costituire anche un moltiplicatore degli annunci ingannevoli: cosa si nasconde dietro i tanti siti che chiedono di inviare il proprio curriculum senza dare indicazioni chiare sul tipo di lavoro offerto? Per difendersi occorre adottare alcune semplici precauzioni: non credete a semplici promesse o assicurazioni verbali, ma pretendete un documento scritto che descriva in dettaglio l’offerta di lavoro e non versate mai soldi in anticipo; leggete bene il contratto prima di firmare, magari chiedendo consiglio a qualche amico, e prendete informazioni sull’affidabilità dei vostri interlocutori, verificando ad esempio i loro dati alla camera di commercio; chiedete sempre una copia del contratto firmata da vostro datore di lavoro e con il timbro della ditta; se qualcosa non va, fate i reclami per iscritto. È indispensabile anche fare un’adeguata controinformazione e denunciare casi come quelli descritti alle Forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza), all’Antitrust e alle associazioni dei consumatori. Servirà ad evitare che altre persone rimangano vittime di queste pratiche scorrette. Nota A chi volesse approfondire il tema delle pratiche commerciali scorrette rinvio all’ultimo numero della Newsletter Guarda che ti riguarda che passa in rassegna le più recenti decisioni dell’Antitrust e dei giudici amministrativi. Segnalo anche il seminario Lealtà verso i consumatori per la pubblicità di domani, che si terrà la mattina del 29 febbraio 2012 all’università La Sapienza di Roma, in via Salaria n. 133, organizzato da Assoutenti con la collaborazione del Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale: per informazioni ed iscrizioni scrivete a segreteria@assoutenti.it. Libri sul tema: Manuale di Sopravvivenza nel Mondo del Lavoro 101 Modi per Liberarti dagli Stronzi e Trovare Soddisfazione del Lavoro Mi Invento un Lavoro

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