Antonio Lumicisi, carissimo amico e collaboratore storico dell’associazione Paea, è venuto a mancare a noi e all’affetto dei suoi cari. Ricordo il nostro primo incontro quando lui lavorava a Greenpeace e organizzammo un tour con la mostra itinerante Casa Ecologica in giro per l’Italia. Condivise l’importanza di mostrare ai cittadini come e cosa si poteva fare nel concreto per tutelare l’ambiente, diffondere il risparmio energetico e le energie rinnovabili.
Se c’è una persona a cui l’ambientalismo italiano devo molto è proprio Antonio che, pur senza apparire granchè, ha fatto tanto per l’ambiente e la sostenibilità. Era per un ambientalismo della pratica, quindi spesso in collisione con l’ambientalismo di carta, la burocrazia e le vuote parole. Per Antonio i cambiamenti dovevano essere reali o non erano, forse per questo motivo fece fatica negli ambienti istituzionali dove prestò la sua opera. Per lui non aveva senso occupare posti se non ci si dava da fare per cambiare il possibile e a volte anche l’impossibile, visto che lavorare nelle istituzioni in Italia e voler cambiare veramente le cose è già di per sé una “mission impossible”. Una di queste fu la sua geniale idea portata avanti caparbiamente per anni di realizzare un Centro per le Energie Rinnovabili a Roma, che solo una grande miopia fece fallire.
Altre iniziative come quella importante del Patto dei sindaci riuscì a portarle a termine dopo un'attività tenace e lungimirante.
Con impegno, serietà, precisione, convinzione e grandi valori si dedicava al lavoro come pochi e ci siamo sempre dati apprezzamento e sostegno reciproco. Ricordo i tanti bei momenti passati insieme nelle varie iniziative pubbliche e occasioni private.
L’associazione Paea e io dobbiamo tantissimo ad Antonio e la sua è una perdita incolmabile non solo per noi ma per il nostro paese.
Caro Antonio, non ci sono parole sufficienti per esprimerti la nostra gratitudine e il dispiacere di non averti più con noi.
Antonio Lumicisi: ci lascia un Grande
di
Paolo Ermani
22-08-2022