di
Antonio Sgarlata
31-10-2012
Studente, 26 anni, un futuro sconosciuto. La storia di Antonio, una vita simile a quella di molti altri. La risposta all'uscita infelice della minisitra Fornero che ha definito i giovani italiani "choosy", scizzinosi, nelle scelte lavorative.
Sono uno studente, ho 26 anni e non so quale sarà il mio futuro. Come molti miei coetanei sono in possesso di una laurea triennale e sto per prendere quella magistrale. Due lauree che probabilmente non mi serviranno a niente (in Italia).
Tutti dicono: “È la crisi”. Io le dico che non è la crisi, sono le politiche che sono sbagliate. Sono le nostre, anzi le vostre, priorità che sono sbagliate. Mi dica il motivo per cui io mi laureo e non riesco a trovare un posto di lavoro? Perché per fare quello per cui ho studiato devo andare in Spagna, o in Francia, o in Australia. Eppure la crisi vale per tutti mica solo per noi. Il problema è che la politica si fa dal basso, a partire dai più deboli, da chi non ha niente, da noi studenti, che studiamo anni e anni a carico delle nostre famiglie, per poi renderci conto che è stato tutto tempo sprecato. Quello che non si capisce è che siamo noi giovani le future fondamenta del sistema e allora ecco che dico la politica dal basso; provate a costruire un palazzo dall’ultimo piano, è impossibile! Siamo noi il futuro, se ne renda conto! Purtroppo non tutti abbiamo la fortuna di essere figli suoi cara ministra. Di insegnare nella stessa università dei nostri genitori e di essere i responsabili dell’istituto di ricerca della Compagnia San Paolo, che è l’istituto del quale lei era vicepresidente e che ora è gestito da sua figlia.
E allora io mi incazzo quando le sento dire che siamo “Choosy”, lo dice pure in inglese, chissà poi per quale motivo. In realtà i fatti sono ben diversi. La maggior parte dei ragazzi che si laurea è costretta a fare lavoretti per campare, perché il mercato delle assunzioni è assolutamente fermo; c’è addirittura una ragazza che raccoglie gli ortaggi nei campi del nonno. Quindi qui nessuno è choosy, direi che conosce poco la realtà italiana se dice questo. O forse conosce solo la realtà dell’Italia da 200.000 euro di reddito annui.
Io devo ancora finire gli studi, ma quale sarà il mio futuro? Quando potrò guadagnare abbastanza da non pesare più sulla mia famiglia?
Vede cara ministra noi non siamo choosy. No. Il problema è che siamo “CIUSI”. Ci avete chiuso tutte le porte e adesso siamo costretti ad aprirne una a caso e sperare che non sia quella che da sul precipizio.
Antonio.
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