Sorelle di specie. Un appello alle donne per fermare la strage degli agnelli pasquali

Tra qualche giorno si celebrerà la Pasqua cristiana e, con questa, la strage di tantissimi agnellini strappati alle loro madri per poi essere brutalmente uccisi e finire sulle nostre tavole. L'appello di Tamara Mastroiaco, rivolto in particolare alle donne affinché non siano complici indifferenti di questa crudeltà: possiamo permettere che ad una madre, anche se di un'altra specie, venga negato il piacere della maternità?

Sorelle di specie. Un appello alle donne per fermare la strage degli agnelli pasquali
La cartolina che vedete qui accanto, l'ho trovata in un bar qualche sera fa, quando mi stavo recando alla serata Diritti animali in biblioteca. È la pubblicità di Quando la mia bimba sogna, un libro di immagini create dalla fantasia di una mamma che si è divertita a pensare “quali fiabeschi universi cullino il sonno della piccola sognatrice”. Secondo l'autrice, in uno dei suoi sogni, la bimba accarezza un agnellino. Non me ne voglia l'autrice (magari è anche vegetariana o vegana, chissà) ma la cartolina pubblicitaria ha scaturito dentro di me una serie di emozioni, purtroppo tutte negative; vedere di nuovo la figura e la parola agnellino inserite in un contesto di dolcezza e amore, mi hanno suscitato rabbia e vergogna. Ho i miei buoni motivi: tra qualche giorno sarà Pasqua! Ho pensato alla paura, alla solitudine, al terrore che provano questi teneressimi animali quando vengono separati dalle mamme, quando stipati in freddi camion, vengono trasportati dopo lunghi ed estenuanti viaggi in quei luoghi anch'essi freddi, chiamati macelli, in cui appesi ad un doloroso gancio di ferro, attendono che la morte per dissanguamento prenda il sopravvento sulla loro breve e 'insignificante' vita. Quale giustificazione a tutta questa crudeltà? La religione? Non credo, se non sbaglio, anche gli atei mangiano l'agnello a Pasqua! La tradizione? Non siamo mica degli stolti! Ci sono tradizioni che non rispettiamo anche se radicate nella nostra cultura! Ah sì, certo, siamo ospiti, non ci avevo pensato! Potremmo sembrare dei veri e propri maleducati! Come si può fare? Semplicemente comunicare alla persona che ci ha invitato che non mangiamo l'agnello, come faremmo nel caso fossimo allergici o intolleranti ad un determinato alimento; eviteremo così l'imbarazzo a tavola e non saremmo scortesi con la 'padrona' di casa che avrà cucinato anche per noi. Di scuse, anche meno banali, potremmo trovarne diverse! Spesso, ci sentiremo dire: “Ma dai, in fondo è solo un animale e gli animali sono fatti per essere mangiati!”. Ma cosa e quanto sappiamo degli animali? Cosa ha provato la mamma quando gli hanno tolto il piccolo agnellino? Quello che potremmo provare noi mamme 'umane' e voi papà 'umani'! Provate ad immaginare se qualcuno provasse a strapparvi vostro figlio appena nato o di qualche settimana o anche adulto! Siate onesti: sareste disposti ad uccidere pur di salvarlo, pur di non farvelo portare via, pur di evitargli qualsiasi sofferenza o tortura! Il dolore di un essere umano non è paragonabile al dolore di un animale, penserete voi... falso! Forse siamo noi che non riusciamo (o non vogliamo) leggere un sentimento d'amore nella pecora o negli altri animali. Se gli altri animali potessero parlare ci comunicherebbero le loro emozioni. Attribuire loro dei sentimenti umani non è una congettura. A dichiararlo sono scienziati, zoologi, antropologi, etologi, neurobiologici, neutoetologi, i quali sono sempre più convinti che tutti gli animali provano emozioni, ma è difficile provarlo scientificamente. A differenziare l'uomo dagli altri animali è la comunicazione, il linguaggio, poiché solo gli umani sono dotati di organi adatti e necessari per articolare le parole; ma questo non significa che essi non provano emozioni, semplicemente indica che le comunicano in altri modi. L'insigne neuroscienziato Jaak Panksepp della Bowling Green State University scrive: “Esistono prove schiaccianti che altri mammiferi possiedono molti dei nostri circuiti emotivi di base [...] Questa evidenza è oramai indiscutibile: in sostanza, a livello emotivo tutti i mammiferi sono notevolmente simili” (Masson, J.M, Il maiale che cantava alla luna, Il Saggiatore, Milano 2009). L'etologo Danilo Mainardi ha affermato: “Tanto più un animale è sociale - e le pecore lo sono - tanto più sarà sviluppato il suo sistema di comunicazione delle emozioni, soprattutto le più comuni: rabbia, paura, desiderio o gioia”. Sempre Mainardi ha dichiarato che lo scetticismo di chi non crede che gli animali possano provare sentimenti più o meno come noi esseri umani “è un atteggiamento filosofico-culturale più che scientifico. La tradizione che considera gli animali alla stregua di macchine ha fatto comodo a un certo tipo di antropocentrismo e ci sarebbe qualche imbarazzo ad ammettere che gli animali provano emozioni simili alle nostre e poi continuare a fare quello che si fa, o si è fatto fino a ieri, nei loro confronti. Un organismo superiore non funziona senza base emotiva”, ammette senza alcun dubbio l'etologo. Siamo certi che la pecora non possa provare le nostre stesse emozioni? Mi rivolgo a voi, nonne, zie, mamme, donne che avete provato la magia della maternità, che avete sentito un essere meraviglioso crescere dentro la vostra pancia, che avete visto per la prima volta battere il cuore del vostro piccolo durante un'ecografia, che avete ascoltato il primo vagito in sala parto con cui vi ha annunciato il suo arrivo al mondo e attraverso il quale vi ha fatto capire che è andato tutto bene, che lo avete stretto infinite volte tra le vostre braccia, che avete affondato il vostro naso nella sua pelle morbida, che lo avete accarezzato tutte le notti per farlo addormentare, che avete provato il piacere di sentirvi cercare da manine insicure: come possiamo permettere che ad una mamma, anche se di un'altra specie, venga negata la maternità e gli venga ucciso il piccolo! Siamo noi donne che possiamo fare la differenza e apportare il cambiamento nei nostri menù delle feste o nelle nostre tavole perché siamo quasi sempre noi a decidere cosa preparare per la nostra famiglia e per i nostri ospiti. Mi appello a voi donne onnivore che per abitudine o per tradizione mangiate la carne, non comprate e non cucinate i cuccioli di nessuna specie! Non siate complici indifferenti, cercate anche lentamente di cambiare le vostre abitudini alimentari e quelle dei vostri familiari, cercate di mangiare sempre meno alimenti di origine animale, anche se siete cresciute con la cultura della carne e dei latticini! Ne trarrà vantaggio la vostra salute e il nostro pianeta: numerose specie sono in via di estinzione per colpa dell'uomo, colpevole di vivere, pensando che tutte le risorse della terra siano inesauribili e create per soddisfare un'unica specie. Propongo a voi, donne aperte e sensibili, diversi link con i menù di Pasqua, con l'augurio che possiate divenire protagoniste di un cambiamento antropologico, sociale e culturale. Buona Pasqua Veg! Ricette di Pasqua senza crudeltà MeatOut – Menu di Pasqua 100% vegetale Vegan Italia Menu di Pasqua 2012 Menu di Pasqua Leggi anche: Agnelli di Pasqua, il silenzio degli innocenti

Commenti

Da qualche tempo ho di molto diminuito il consumo di carne e pesce nella mia dieta. Ma piu' che mi addentro nella cruda realtà della macellazione, piu' si fa strada in me l'ipotesi di diventare vegetariana.
E., 05-04-2012 01:05
Io non vengo a sindacare sulle strage di pomodori che i vegani perpetuano.
Ivan, 05-04-2012 02:05
Davvero bello questo articolo, un invito a tutte le donne, soprattutto mamme, a nutrirsi senza crudeltà. Spero che sappiano coglierlo in tante!!! Sono una mamma vegetariana da 15 anni :)
Giorgia N., 05-04-2012 03:05
HO PIANTO, TANTO TANTO, COME UN AGNELLO...
PAOLA, 05-04-2012 04:05
Gentile Andrea, se sul piano puramente astratto la sua obiezione potrebbe essere corretta, è sul piano della realtà che non regge. L'alterazione del Pianeta messa in atto dall'essere umano è tale da aver compromesso quelle che sono le normali funzioni della Natura. Alias regolamentare la presenza delle specie viventi sulla base di un equilibrio 'perfetto'. Sterilizzazione e castrazione degli animali è necessaria per evitare orrende sofferenze (a cuccioli mai concepiti, peraltro)come quelle che quotidianamente si consumano in Paesi come la Romania (un esempio che conosco molto bene e a 2000 chilometri dalla nostra bella Italia) in cui i randagi vengono massacrati. Sottolineo 'massacrati'. Ma basterebbe guardare quel che accade nel Sud Italia. Detto ciò, per chi non ne fosse a conoscenza, è dal 1981 che l'OMS - Org. Mondiale Sanità - sulla scorta di un progetto pilota effettuato in India su un'area geografica vastissima in cui il fenomeno randagismo endemico era a livelli gravissimi (poi non ci si lamenti che branchi di cani 'assassini' - pessima definizione usata per creare panico e fobie - siano protagoniste di fenomeni di aggressioni agli umani)che l'unico strumento di controllo del fenomeno è la STERILIZZAZIONE. E non si sollevi la favola che il cane o il gatto di casa si può controllare o che i cuccioli saranno felicemente collocati in famiglia. L'esperienza m'insegna - e glelo potrei dimostrare dati alla mano - che gli abbandoni o le richieste d'interventi si consumano tutti i giorni. E nel migliore delle ipotesi tante di queste creature finiranno per strada o in strutture di 'reclusione'.E per concludere ricordo - visto che è cronaca di questi mesi - quel che sta avvenendo in Ucraina in vista degli Europei. I randagi - tanti, tantissimi -vengono eliminati con modalità inqualificabili.Comunque per farsene vada sul sito www.savethedogs.eu e si legga la storia e il lavoro di questa Onlus italiana in Romania. Soprattutto osservi i drammatici filmati delle catture e delle soppressioni di massa. Sono documenti inequivocabili.
Evi Mibelli, 06-04-2012 10:06
Ivan, i pomodori sono frutti e, di norma, cadono marci a terra se non vengono colti. Pertanto il sarcasmo del tuo intervento è fuori luogo.
Evi Mibelli, 05-04-2012 08:05
e se si scoprisse un giorno che anche le piante hanno sentimenti?
viola, 05-04-2012 09:05
Se la sensibilità fosse messa davanti a tante azioni, tante crudeltà quanto nel mondo quadrupede che bipede finirebbero di esistere... e dipende da ognuno di noi...P.S. x Tamara, ma il mio indirizzo mail dopo la serata Diderot non ti è arrivato?
Serena G., 06-04-2012 02:06
Ringrazio per la condivisione e aggiungo il mio pensiero : non credo affatto che la razza umana abbia il diritto di vita e di morte su altri essere viventi. Il rispetto per la vita in una società civile dovrebbe esistere indipendentemente dall'istinto materno: ciascun essere vivente di qualsiasi età ha diritto alla vita. Sono cadute ormai le antiche errate credenze sulla necessità di nutrirsi di cadaveri, al contrario è ormai palese quanto danno alla salute derivi dall'uso della carne. Sono ottimista e spero in una prossima maggiore consapevolezza che aiuti l'umanità a vivere meglio.
Giuliana, 06-04-2012 08:06
Condivido, però anche sterilizzare cani e gatti è impedire loro maternità e paternità, a quando una campagna contro la castrazioni degli animali da compagnia?
Andrea, 06-04-2012 09:06
Gentile Viola, la sua riflessione pare voler sottendere che se anche le piante hanno sentimenti allora è giustificato cibarsi di carne... Se non si sradicano piante - alias gli si toglie la vita - o si tagliano - ma ci si ciba dei loro frutti, semi o foglie (elefanti, capre, pecore, eccetera se ne cibano quotidianamente)le piante continuano a crescere e a rinvigorirsi.E a riprodursi proprio grazie agli animali che provvedono alla diffusione dei pollini e dei semi. Converrà che c'è una bella differenza.
Evi Mibelli, 06-04-2012 10:06
Grazie mille per quest'articolo. Tutti gli anni mi trovo di fronte a come fare per spiegare quanto stiamo sbagliando: spiego che il mangiare carne sta distruggendo il pianeta perchè troppo energivoro , divoratore del bene più prezioso, cioè l'acqua ; spiego che mangiare molta carne è molto dannoso per la salute, e che 9 volte su 10 si può sostituire la carne coi legumi (che in periodo di crisi fa anche risparmiare un bel po'); spiego che, come anche la Comunità Europea ha riconosciuto, gli animali sono esseri senzienti, e quindi che provano emozioni esattamente come noi. Insomma, mi sembra di essere una Cassandra rompiscatole, totalmente inascoltata. Almeno stavolta non sono sola ! Ho condiviso quest'articolo subito su FB, affinchè 10,100,1000 donne lo condividano. Ormai è chiaro che se ci saranno dei cambiamenti nella nostra società, questo potrà avvenire solo grazie alle donne. Ed è una donna che ha scritto quest'articolo: grazie.
Claudia, 06-04-2012 11:06
troppo comodo cara EVI! Fare leva sul sentimento e l'esigenza di maternità ma usare due pesi e due misure a seconda dei propri comodi (o delle proprie credenze, che è lo stesso). Ritengo sia un abominio sterilizzare degli esseri viventi, e chiunque ami gli animali non può che pensarla allo stesso modo. Se quindi per tua comodità ritieni accettabile castrare un cane che così è più coccolone e pacioccone con la padrona, non vedo perchè per appetito non possa mangiare l'animale che più mi compiace. Ti propongo un compromesso, tutti rinunciano a possedere per proprio diletto QUALUNQUE animale (iniziando da chi si dichiara amante degli animali ma li snatura facendoli vivere in ambienti innaturali), non sono giocattoli ma esseri viventi, e solo allora ci sarà la coerenza necessaria per richiedere, e per forza di cose accordare, la fine dell'uso degli animali come cibo . Può andare bene?
Andrea, 06-04-2012 11:06
Cara Claudia, non vorrei sembrare io un rompiscatole ma il tuo commento mi ha fatto pensare che si, il cambiamento dovrebbe partire dall donne, ma dovrebbe portare ad avere un tasso di occupazione femminile pari almeno al resto d'Europa, non alla diffusione di macro teorie quanto meno opinabili. Un passo alla volta!
Andrea, 06-04-2012 11:06
Caro Andrea, quanta enfasi! Se secondo te bisogna fare solo le cose "secondo natura" allora devi combattere anche le vaccinazioni. Tutti gli esseri viventi interagiscono con la natura e la cambiano: solo noi esseri umani siamo in grado di cambiare la natura anche in peggio. Ma siamo anche in grado di cambiarla in meglio. Le vaccinazioni ne sono un esempio: se ogni tanto si sterilizza un animale è per non essere invasi da branchi di cani e gatti randagi. Se noi non avessimo distrutto la natura, questi avrebbero cibo e spazio a sufficienza nei boschi e la loro sopravvivenza e regolazione sarebbe stata scandita da ritmi naturali; ma poichè noi abbiamo distrutto i boschi per costruire tanti bei centri commerciali... la "natura" che tu citi, non esiste più.
Claudia, 06-04-2012 12:06
Mi spiace Gentile Andrea, la comodità è sua. E se vuole davvero guardare al bene degli animali si dedichi al volontariato animale e accolga in casa tutti gli animali abbandonati che con l'esperienza sul campo potrà farsi.O si batta concretamente affinchè i randagi romeni, ucraini, serbi e quel che le aggrada non vengano ammazzati con veleno, con iniezioni di benzina dirette nel cuore (e ore di agonia atroce conseguenti), oppure bagnati e lanciati contro reti elettrificate. O lascati morire e sbranare tra loro rinchiusi nelle gabbie di luoghi dell'orrore. Solo allora potrà pronunciarsi. La saluto cordialmente
Evi Mibelli, 06-04-2012 12:06
Gentile Claudia, quel che rileva è vero. O perlomeno è riscontrabile statisticamente. A capo dei grandi progetti di salvaguardia ci sono in grande maggioranza donne. E' probabilmente legato a una visione della vita 'diversa' rispetto al nostro corrispondete maschile, il quale - chiaramente - ha altre qualità e specificità. Ricordo Jill Robinson, Jane Godall, Lone Drocher Nielsen, Kuki Galmann, Sara Turetta, Mari Margill...sono solo alcuni dei nomi che mi sovvengono. Ed è vero che buona parte del 'cambiamento' passerà - credo - proprio dalle donne.
Evi Mibelli, 06-04-2012 12:06
Evi, perchè non si organizza con chi la pensa come lei e adottate voi tutti i randagi di Ucraina e Polonia? Qualcuno ha organizzato una cosa del genere o è il solito "lamentarsi all'italiana"?
Andrea, 06-04-2012 01:06
Claudia guarda che ci sono tanti cani e gatti perchè gli esseri umani pretendono di usarli come bambole di pezza, non perchè ci sono pochi boschi. Iniziamo a bloccare TUTTI gli allevamenti di cane di razza, tanto per cominciare. Eppure nessuno vuole partire dalla fonte, chissà perchè!
Andrea, 06-04-2012 01:06
Gentile Andrea, Lei dimostra la sua completa ignoranza sull'argomento. Si documenti. Lavoro in questo ambito da venti anni e conosco molto bene ciò di cui scrivo. Infelice la sua battuta su Ucraina e Polonia. Se conoscesse l'argomento di cui parla, saprebbe darsi una risposta. Cordialmente
Evi Mibelli, 06-04-2012 04:06
Infine, Gentile Andrea, in merito alla chiusura degli allevamenti sfonda una porta aperta. Peccato che lo Stato italiano non vieti l'allevamento e qualsiasi azione diretta alla chiusura trovi ostacoli insormontabili legati al nostro codice civile. Detto ciò anche una regolamentazione severa potrebbe essere già un passo avanti. Ma purtroppo il lassismo delle autorità e gli immensi interessi in gioco vanificano la volontà di chi vorrebbe sbarramenti così come vigenti negli stati del nord europa.
Evi Mibelli, 06-04-2012 04:06
Il link a queste immagini rende chiaro il dramma del randagismo endemico rumeno e le conseguenze di crudeltà e orrore nei confronti di animali senza colpe. Questo è il risultato di una dissennata assenza di ogni cognizione sulle techiche di controllo demografico. La soppressione in oltre 10 anni di applicazione con le modalità descritte, molto chiaramente, dalle foto non ha prodotto alcun risultato se non quello di una incivile mattanza (e milioni di euro spesi per finanziare la criminalità assoldata allo scopo). Solo la tecnica della sterilizzazione/rilascio sostenuta dall'OMS - è strumento di reale controllo del fenomeno. http://www.facebook.com/#!/photo.php?fbid=10150643895497284&set=a.10150178026182284.305532.582437283&type=1&theater
Evi Mibelli, 07-04-2012 12:07
E no... sterilizzare *si deve*. E' chi degli animali non importa nulla che non sterilizza, che preferisce lavarsi la coscienza dicendosi che "cosi' e' la natura", ma sa benissimo che la "natura" per la maggior parte degli animali non esiste piu'... a meno di non voler considerare tale, ad esempio, un cortile di una fabbrica. Si sterilizza per evitare sofferenze ai randagi, per non metterne al mondo altri che faranno la stessa fine, non per avere il "bambolotto". Poi, e lo diciamo sempre: basta col commercio di animali e basta con i cani e i gatti di razza. Non e' certo facile ottenerlo... ma sterilizzare il nostro cane o gatto, e sterilizzare il randagio sotto casa lo possiamo fare: quindi facciamolo.
valter fiore, 08-04-2012 11:08
sfonderò una porta aperta ma io di campagne contro gli allevamenti di animali di razza non ne ho vista l'ombra. Nè campagne per adottare i randagi ucraini. Sono ignorante se qualcuno mi linka le comunicazioni di cui sopra, altrimenti è ipocrita chi mi dà dell'ignorante.
Andrea, 09-04-2012 05:09
Gentile Andrea, Internet è piena di link e di documenti sull'argomento....Ci si dedichi. L'onere della prova sta a lei che non è informato, non da chi lavora e opera sul campo. Per aiutarla è recente la Conferenza internazionale del Dogs Trust su questa tematica.
Evi Mibelli, 10-04-2012 10:10
ad esempio qui http://www.agireora.org/info/animali_domestici.html ...certo che sarebbe meglio fare una campagna in tv...
valter fiore, 10-04-2012 10:10
grazie signor Valter, ma non ho visto alcuna presa di posizione sugli allevamenti di animali di razza sul link mostrato, nè da nessun'altra parte (peggio, l'allevamento è considerato "legale" e nulla più). Nè ho visto alcuna campagna di adozione internazionale per i cani polacchi. Se l'onere della prova è mio non ho dubbi sul fatto che, come prevedibile, niente sia stato fatto in uqesti 2 sensi. Prevedibile perchè richiederebbe ben altro impegno che scrivere facili populismi su internet.
Andrea, 10-04-2012 02:10
L'allevamento e il commercio di animali da compagnia non e' "condsiderato legale" ma purtroppo lo e'. Il link non era ababstanza esplicito? Spero qui sia piu' chiaro: http://www.lacincia.it/non_comprare_animali.php Comunque se cerca "puppy mills" trova un sacco di campagne promosse da tutte le associazioni, comprese quelle importanti sull'argomento. Sulle adozioni internazionali. Ci sono molti gruppi che operano in questo settore, sopratutto... per ovvie ragioni geografiche, dal nostro sud, da spagna e croazia e romania (famosa e' saveTheDogs). Bisogna pero' tenere presente che di cani che devono essere adottati ce ne sono moltissimi "in loco". Cani di proprieta' che le persone non possono/vogliono piu' tenere; cani lasciati invecchiare e morire nei canili, cani maltrattati... e purtroppo la domanda di adozioni e' di gran lunga inferiore all'offerta... se vogliamo usare questa terminologia. Una serie di storie di questo genere si possono trovare qui: http://www.nonsolocuccioli.org/ ...magari si potessero prendere i cani da ogni dove...
valter fiore, 10-04-2012 03:10
Gentile Andrea, il populismo lo fa lei. Ribadisco, si dcumenti. E in merito all'impegno non sapendo cosa la sottoscritta fa - e fa da venti anni ogni giorno come tanti altri di cui, probabilmente non sa nemmeno dell'esistenza - è bene non ergersi a giudici. Lei cosa fa per l'argomento di cui tanto si fa portavoce? Si documenti, perchè in Ucraina ci sono associazioni che stanno lavorando per porre un freno al fenomeno del randagismo con i metodi da lei tanto denigrati e di cui, è evidente, non sa un beato accidente. Non è esportando cani (e in ogni caso, sempre per non parlare a vanvera solo dalla Romania e solo dall'italiana STD sono stati affidati in 10 anni quasi 10.000 cani, ovviamente sterilizzati! Non credo abbia neppure la più vaga idea di cosa significhi...)ma è lavorando sul territorio e sulle tecniche di controllo demografico che è possibile cambiare le sorti 'civili' di un Paese. Anche nei confronti degli animali. Spostare l'attenzione sugli allevamenti, non cambia la sostanza del problema. Il Codice civile se vuole può farlo cambiare, se ci riesce, visto che è così bravo a farsene paladino. Sono battaglie lunghe, condotte nelle commissioni ministeriali tra immense resistenze, la cui durata è stimabile in anni. Con pericolose derive anticostituzionali.Mi rendo conto dell'inutilità di tali argomentazioni a fronte di chi non vede e non intende cambiare prospettiva. Il dovere di documentarsi costa fatica. E' grazie a questo atteggiamento che i problemi non vengono affrontati. Mai.
Evi Mibelli, 10-04-2012 03:10
Caro Valter, forse non mi sono spiegato, dire "non comprate cani di razza" è mooooolto diverso dal dire "gli allevamenti di cani di razza vanno chiusi", ne converrà. E' esattamente come dire "non comprate prodotti derivanti dalla sperimentazione sui beagle" invece di fare di tutto per far chiudere l'azienda che viviseziona i beagle. Quindi, perchè non attaccare frontalmente e chiaramente gli allevatori? Senza cani di razza non ci saranno più abbandoni, nè necessità di sterilizzare nè gli animali saranno trattati come peluche o per sopperire ai deficit d'affetto degli umani. Chiaramente i così detti animalisti non possono chiedere questo, perchè svelerebbe l'ipocrisia di certe richieste, cioè che comunque i cani sono considerati dei "pet", dei giocattoli per il proprio piacere, non degli esseri viventi.
Andrea, 10-04-2012 04:10
gentile Eva, 20 righe di commento e neppure un link, niente adozione REALE (non pagando e che si arrangino) in Ucraina e niente campagna contro gli allevatori
Andrea, 10-04-2012 05:10
Gentile Andrea, è sconfortante il suo qualunquismo e l'ottusità delle sue argomentazioni. Continui sulla sua strada e continui a non documentarsi. E' sicuramente più comodo. Le assicuro che chi lavora davvero in questo campo non sentirà la sua mancanza. Cordialmente
Evi Mibelli, 11-04-2012 10:11
Cari signori, trovate pace e non rovinatevi la giornata. Quando passerete davanti una macelleria vedrete sempre l'agnello, ovviamente fra le altre carni. A voi sta solo se scegliere di fermarvi o di passare oltre.
Popo, 13-01-2013 08:13
Non posso (ancora)chiedere ai "signor Popo" del mondo di non mangiare carne,già in famiglia è difficile comprendere scelte dissimili figuriamoci tra estranei arroccati sulle rispettive credenze. Ma posso condividere con loro informazioni sulle condizioni REALI E QUOTIDIANE di vita di questi animali "da carne" (avendo esperienza diretta in allevamenti, macelli ecc..) posso rassicurarli che le immagini e i filmati di qs articoli non sono frutto di selezioni atte ad impressionare il povero satanico consumatore di carne o il sedicente immacolato vegano, sono la stramaledetta normalità degli allevamenti di tipo intensivo che di fatto nutrono la nostra specie e le sue stesse letali malattie, propongo ai signor POPO semplicemente di ragionare sull'acquisto e il consumo dei prodotti che intendono continuare a trovare in macelleria,perchè col vostro silenzio fate il gioco di chi vi rifila carne di pessima qualità (e pure in vertiginoso peggioramento) con standards igienici sempre più scadenti, trattamenti per ridurre cariche batteriche e contaminazioni che richiederebbero l'esclusione delle carcasse dal commercio. UNA COSA invece LA CHIEDO AL SIGNOR POPO, non la deve a me ma ai colleghi POPI del mondo :CHIEDETE DI MEGLIO, SFORZATEVI DI USARE LE INFO CHE VI SBATTONO IN FACCIA QUESTI ESTREMISTI PER FAR FARE UN CAMBIO DI ROTTA AL SISTEMA ALLEVAMENTO, rifiutatevi di ingollare schifezze, chiedete animali sani cresciuti liberi e nutriti secondo la loro natura, solo così le cose miglioreranno sia per i consumatori di carne che per i vegani, ma soprattutto per gli animali, solo così il consumo di carne diminuirà e sarà però di qualità migliore. Agli estremisti poi vorrei far notare che la terra è una, nessun clan otterà mutamenti positivi se non facendo parte del percorso in comune, tantissima gente arriva alle vostrre sceltre attraverso percorsi di maturazione ponderati e graduali, "l'innalzamento di adrenalina è inversamente proporzionale all'apprendimento"diceva il mio prof di etologia preferito...non c'è niente di più vero credetemi! Questo processo va stimolato insieme!
sere, 26-03-2013 12:26

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