La legge nazionale sull’attività venatoria prevederebbe l’apertura della caccia la terza domenica di settembre ma sono possibili deroghe per determinate specie e un numero piuttosto nutrito di Regioni sfrutta tale escamotage per piazzare in trincea le doppiette fin da oggi, 2 settembre. Dunque, una deroga usata con disinvoltura per una “popolazione” di cacciatori che comunque va diminuendo a una velocità impressionante, benché siano ancora ben solidi e “di peso” enti come gli Ambiti Territoriali di Caccia o simili.
I cacciatori in Italia:
nel 1980 erano 1.701.853
nel 1990: 1.446.935
nel 2000: 801.835
nel 2006: 765.404
nel 2009 circa 700.000
Da una indagine Eurisko commissionata dall’Enpa nel 2005 era emerso che 8 italiani su 10 vorrebbero abolire definitivamente la caccia. Contraria alle doppiette è il 74,1% della popolazione, favorevole un esiguo 15,2%. Molto favorevole solo il 5,9%. Ma allora perchè politici e amministratori regionali e provinciali blandiscono costantemente questo ormai sparuto “zoccolo duro” alla ricerca di qualche voto in più? E’ stato così per decenni, perchè l’esercito delle doppiette faceva veramente la differenza. Ora non più, i numeri lo dicono chiaramente.
Mentre invece sono i vegetariani ad aumentare.
I vegetariani in Italia:
2000 2,5%, circa 1,5 milioni. Fonte: ISTAT.
2001 4,8%, circa 2,8 milioni. Fonte: Tiscali.
2002 5,0%, circa 2,9 milioni. Fonte: Eurispes marzo 2002.
2004 7,9%, circa 4,6 milioni. Fonte: FADOI, maggio 2004.
2004 9,5%, circa 5,5 milioni. Fonte: AC Nielsen, agosto 2004, campione 17.000 persone.
2004 10,6%, circa 6,1 milioni. Fonte: La Repubblica, 2004.
2006 10,4%, circa 6,0 milioni. Fonte: Eurispes su dati AC Nielsen 2004.
Ma allora... che non convenga, a politici e amministratori, cambiare bandiera? Magari otterrebbero più voti blandendo i vegetariani e salutando le doppiette. Chissà che non se ne rendano conto prima o poi. L’ambiente, gli animali e la salute ringrazieranno.
Intanto è bene sapere che la legge 157/92 impone tutta una serie di obblighi e pretende che vengano rispettati limiti precisi nell’esercizio della caccia.
Invitiamo tutti i cittadini a diventare “sentinelle”: verificate, se vedete cacciatori, che queste regole vengano rispettate e, se non lo sono, denunciate alle autorità competenti i trasgressori.
Ecco gli obblighi di legge:
- I cacciatori non possono avvicinarsi a meno di 100 metri da qualsiasi stabile adibito ad abitazione o luogo di lavoro o da macchine operatrici agricole in funzione, a meno che il loro fucile non sia scarico e inserito nella custodia.
- I cacciatori non possono avvicinarsi a meno di 50 metri da ferrovie e strade carrozzabili, a meno che il loro fucile non sia scarico e inserito nella custodia.
- I cacciatori non possono entrare nei parchi pubblici e privati, nei terreni adibiti ad attività sportive, nelle aie e nelle corti o altre pertinenze di fabbricati rurali, a meno che il loro fucile non sia scarico e inserito nella custodia. Non possono in nessun caso entrare nei fondi chiusi da recinzione alta almeno 120 cm.
- I cacciatori che usano la doppietta non possono sparare da distanza inferiore a centocinquanta metri in direzione di stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro, di vie di comunicazione ferroviaria e di strade carrozzabili, di funivie, filovie, di stabbi, stazzi, recinti ed altre aree delimitate destinate al ricovero ed all'alimentazione del bestiame; per i cacciatori che usano i fucili a canna rigata, la distanza di sicurezza sale ad una volta e mezza la gittata (circa 4-5 Km).
Ulteriori vincoli:
-Divieto di caccia in forma “vagante” nei terreni con coltivazioni erbacee da seme, nei frutteti specializzati (es. mele, kiwi, pesche, ecc.), negli oliveti e vigneti fino alla data del raccolto, nelle coltivazioni di soia, riso e mais fino alla data del raccolto.
-Divieto di sparo da natanti o automobili anche se fermi.
Qualsiasi cittadino che dovesse rilevare la violazione anche di una sola delle disposizioni riportate, può denunciare il fatto a qualsiasi autorità (Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri, Polizia Municipale, Polizia), meglio se corredando le sue dichiarazioni con fotografie o testimonianze oculari.
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