di
Giancarlo Tarozzi
05-10-2010
Da molti anni si parla di 2012, il tema è stato ripreso anche dal cinema in versione hollywoodiana con film che puntano molto sull'aspetto catastrofico, apocalittico legato a questa data.
Tutti ormai sanno che il 2012 è l'anno in cui il calendario dei Maya segna la fine di un ciclo che è durato decine di migliaia di anni; ma questa data indica anche un momento di trasformazione per molte altre culture...
Da molti anni si parla di 2012, il tema è stato ripreso anche dal cinema in versione hollywoodiana con film che puntano molto sull'aspetto catastrofico, apocalittico legato a questa data.
Tutti ormai sanno che il 2012 è l'anno in cui il calendario dei Maya segna la fine di un ciclo che è durato decine di migliaia di anni; ma questa data segna anche un momento di trasformazione per molte altre culture. Ho avuto occasione di confrontarmi su questo momento con Ed, un maestro Lakota; con Hopi che vivono in Arizona, con esponenti della tradizione Kahuna delle Hawaii come Kalani Souza, e così via.
Perché si parla tanto di questo momento? Il 21 dicembre del 2012, in corrispondenza con il solstizio d'inverno, avverrà effettivamente una congiunzione astrologica molto particolare. Non sto a dilungarmi qui su questo perché basta fare una breve ricerca su Google per trovare fin troppi dati sull'argomento.
Quello che mi interessa qui sottolineare è qualcos'altro. Nella mia vita ho vissuto molte 'date significative': da ragazzo, si diceva che il 1975 sarebbe stato l'inizio della Età dell'Acquario, poi nel 1982 c'è stato un allineamento di pianeti, poi il 2000, e così via.
In tutte queste date, apparentemente, non è successo nulla.
In realtà, se io penso a quello che era il mondo che stava nascendo a partire dai moti del 1968 e mi guardo intorno oggi posso dire che sono successe un'infinità di cose. Il mondo è cambiato, Madre Terra si sta surriscaldando, sta creando e lanciando segni di cambiamento molto forti quali le fratture dalle quali fuoriesce petrolio nel Golfo del Messico e in Cina, molte specie animali si stanno estinguendo e così via.
Solo l'illusione di chi vive nel sonno della vita quotidiana può portare a pensare che non sia successo niente.
La realtà è un continuo processo di trasformazione, questo non tanto a livello macrocosmico quanto a livello microcosmico, nell'esistenza individuale.
Se da un lato è essenziale, come insegnano molte tradizioni, vivere nel presente, dall'altro è anche utile periodicamente guardarsi indietro per rendersi conto delle tappe già percorse e di quelle che ancora restano da percorrere.
E su questo argomento, su ciò che il 2012 può costituire come opportunità, ritornerò ancora.