Nella gara della politica, spesso per trovare i soldi per tappare i buchi immensi dello Stato la ricetta verte sull'aumento delle tasse. Si sceglie di frequente questa strada per far andare il "dinosauro"; si sceglie di tassare questo e quello, di alzare l’IVA e via di questo passo. Ben strana politica, perché da una parte lo Stato butta soldi a palate, dall’altro cerca di recuperarli con balzelli di ogni tipo. I politici, soprattutto nei loro slogan preelettorali, si fregiano di non volere aumentare le tasse, salvo poi doverlo immancabilmente fare; ma non perché sia inevitabile, semplicemente per mancanza di idee alternative.
Si potrebbero non aumentare di un centesimo le tasse soprattutto a carico delle classi medie e basse e lo stesso avere entrate enormi. Si potrebbe addirittura fare un miracolo che non riuscirebbe a nessuna divinità, quello di diminuire l’IVA invece di assistere al suo progressivo e infinito aumento (fino a quando, fino a cosa?)
Infatti per quale assurdo motivo si devono continuare a tartassare i cittadini, soprattutto quelli che non sono straricchi, con tasse, bolli, pagamenti spesso assurdi, se siamo una società sommersa ovunque dallo spreco in tutti i settori? Basterebbe combattere lo spreco e lo Stato avrebbe entrate gigantesche, senza dover tassare ulteriormente. Sprechi energetici, idrici, alimentari, economici e di tempo in ogni ambito lavorativo pubblico e privato, sono un vero scandalo.
Perché non si punta primariamente a recuperare tutti questi soldi? Perché invece di buttare denaro a pioggia in questo o quel provvedimento calato dall’alto e spesso dalla scarsa o nulla efficacia, non si formano migliaia di persone che spieghino a tappeto ovunque, in ogni ambito, in ogni settore pubblico e privato, come risparmiare? Come non sprecare, come autoprodurre, come recuperare, riusare, aggiustare. Tanto tra un po’ le condizioni del pianeta ci costringeranno comunque a farlo, quindi sarebbe meglio prepararsi volontariamente che esserci costretti. E agendo in questa direzione le spese dello Stato diminuirebbero subito drasticamente, così come quelle dei cittadini. E sarebbero guadagni netti: un Paese che non spreca, che risparmia, è un Paese che guadagna.
Perché poi chiedere soldi ai cittadini se vengono supportati , finanziati, agevolati in maniera scandalosa i grandi inquinatori di tutti i campi, a iniziare dalle multinazionali dei combustibili fossili? Miliardi di euro regalati a chi sta distruggendo il pianeta e poi si chiede alla gente di accettare questa o quella tassa per il bene dell’Italia. Si rischia di essere ben poco credibili. Quei miliardi di euro risparmiati pagherebbero la formazione e il lavoro anche delle persone che andrebbero ovunque in ogni ambito e settore a insegnare quanto sopra.
E se proprio bisogna tassare qualcuno, allora si punti a ben precisi obiettivi strapieni di denaro. Un solo esempio degli infiniti che si potrebbero fare: perché i giganti del web pagano cifre irrisorie di tasse mentre fanno guadagni stratosferici? Si tassino loro e pure tanto, visto che i soldi li hanno, si tassino gli straricchi, si tassi pesantemente chi si porta i soldi italiani nei paradisi fiscali e non lo si acclami come si fa di solito con qualsiasi persona sia ricca sfondata; questi sono le sanguisughe d’Italia.
Sarebbe bello e fattibile dire fine alle tante tasse assurde e alle migliaia di pagamenti per cose che non hanno alcun senso, se non quello di tenere in piedi una macchina elefantiaca che produce solo burocrazia e stress per i malcapitati cittadini. In fondo basterebbe applicare il buon senso per ottenere risultati eccezionali e risollevare il nostro bel paese.