di
Paolo Ermani
20-12-2011
Da gennaio 2012 si prospetta l'ennesimo aumento delle bollette energetiche di gas ed elettricità. Per far diminuire le proprie bollette, però, bisogna innanzitutto diminuire i consumi ed eliminare gli sprechi. Risparmio energetico ed efficienza sono le chiavi risolutive, a volte il nemico si nasconde proprio nella nostra testa.
Si prospetta da gennaio 2012 l'ennesimo inevitabile aumento delle bollette energetiche di gas ed elettricità.
Le bollette sono destinate ad aumentare per la sempre maggiore scarsità delle risorse e il conseguente aumento della domanda mondiale, ma soprattutto perché chi le aumenta sa benissimo che chi le paga non farà nulla per contrastare gli aumenti nell'unico modo sensato in cui dovrebbe farlo, cioè diminuendo drasticamente i consumi a parità di comfort.
Per fare diminuire le proprie bollette, non solo immediatamente ma anche a lungo termine, prima di tutto bisogna diminuire i consumi ed eliminare gli sprechi. Questi passi rendono molto più facile essere fortemente autonomi da un punto di vista energetico ottenendo così alla fine del processo virtuoso del risparmio, bollette leggerissime o inesistenti. Tecnicamente questi interventi sono realizzabili nell'immediato, eppure in un paese dove tutti si lamentano che non hanno soldi, si continua a buttarli dalla finestra (sempre aperta) degli sprechi. Sarà che il problema di molti italiani non è la presunta mancanza di soldi ma la mancanza di buon senso?
In uno dei mille esempi simili che purtroppo si possono fare, alcuni giorni fa il quotidiano La Repubblica ospitava una lettera di una persona che di fronte alla protervia dei commercianti di tenere le porte aperte d'inverno per invitare i clienti ad entrare nei negozi, affermava che neanche in tempi di crisi ci si preoccupa di intervenire su sprechi così eclatanti.
Questa estate mi trovavo con alcune persone a Treviso in un bar vicino all'università che aveva l'aria condizionata a tutta forza e porte e finestre spalancate. Quindi, porte spalancate l'inverno e porte spalancate l'estate e dentro, a seconda dei casi, riscaldamento o aria condizionata in funzione. Inverno o estate, il risultato è sempre lo stesso: energia e soldi che vengono buttati allegramente senza alcuna motivazione logica.
Se noi andassimo ad intervistare quegli esercenti responsabili di questi 'geniali' comportamenti e chiedessimo loro se sono in crisi, possiamo star certi che ci diranno che "sono sul lastrico, governo ladro, la concorrenza, le tasse, i cinesi, Roma ladrona", etc, etc.
Se ci fosse lo stesso maniacale rapporto morboso con il risparmio energetico così come per i telefoni cellulari, in Italia avremmo le bollette energetiche termiche ed elettriche più basse dell'intera galassia.
A casa mia - dove sono comunque in affitto e quindi con una capacità di intervento in teoria limitata - mi scaldo con la legna che spesso mi procuro e preparo da solo. In parte cucino sulla stufa e l'acqua sanitaria me la scaldo con il solare per la maggior parte dell'anno. Sinceramente l'aumento delle bollette mi interessa poco (anzi di quella del riscaldamento, che è la più pesante in genere, non mi interessa proprio nulla) ma tutto intorno c'è un gran parlare di soldi che non ci sono e di gente che non arriva a fine mese, e non mi sembra ci sia un altrettanto grande attivismo per risparmiare e non sprecare. Eppure di (tanti) soldi da mettersi in tasca si tratta.
Ma non sarà che intervenendo in questo senso forse si cambia la propria mentalità - che è il vero grande ostacolo da superare - invece di incolpare l'Opec, il gas russo o il governo ladro? Non sarà che il nemico più grande è dentro la nostra testa?
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