In aumento le foreste in Italia, impariamo a tenercele

Negli ultimi 20 anni il patrimonio forestale italiano è aumentato di circa 1,7 milioni di ettari, raggiungendo oltre 10 milioni e 400 mila ettari di superficie, con 12 miliardi di alberi che ricoprono un terzo dell'intero territorio nazionale. È quanto emerge dall'ultimo Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi di carbonio (Infc) del Corpo forestale dello Stato presentato ieri a Roma.

In aumento le foreste in Italia, impariamo a tenercele
Negli ultimi 20 anni il patrimonio forestale italiano è aumentato di circa 1,7 milioni di ettari, raggiungendo oltre 10 milioni e 400 mila ettari di superficie, con 12 miliardi di alberi che ricoprono un terzo dell'intero territorio nazionale. È quanto emerge dall'ultimo Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi di carbonio (Infc) del Corpo forestale dello Stato presentato ieri a Roma alla presenza di Mario Catania, ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Corrado Clini, ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Cesare Patrone, capo del Corpo forestale dello Stato, e Giuseppe Alonzo, presidente del Cra (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura). Insieme a tali dati, sono stati presentati anche i risultati dell'indagine sulla quantità di carbonio contenuto nei suoli forestali italiani. L'indagine evidenzia come la quantità di carbonio trattenuta nei tessuti, nei residui vegetali e nei suoli delle foreste sia pari a circa 1,2 miliardi di tonnellate, corrispondenti a 4 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Il 58% di tutto il carbonio forestale (pari a 700 milioni di tonnellate) è contenuto nel suolo, il 38% nella vegetazione arborea e arbustiva ed il restante 4% nella cosiddetta 'lettiera', nei residui vegetali e nel legno morto. Tali dati, ha sottolineato il Corpo forestale dello Stato, evidenziano l'importanza dei suoli forestali, non soltanto per la loro funzione di difesa idrogeologica, di conservazione e tutela della biodiversità e di base per la produzione di legname, ma anche per la mitigazione dei cambiamenti climatici in atto. I risultati dell'ultimo Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi di carbonio del Corpo forestale dello Stato sono stati commentati positivamente anche dalla Cia, Confederazione italiana agricoltori: “le foreste – afferma la Cia - producono l'ossigeno che respiriamo, contribuiscono alla difesa della biodiversità, svolgono un ruolo primario nella salvaguardia del suolo e delle risorse idriche e funzionano come depositi di assorbimento del carbonio”. Secondo la Confederazione italiana agricoltori è dunque fondamentale recuperare e rafforzare la gestione e la manutenzione delle foreste, anche perché queste costituiscono una delle principali risorse per lo sviluppo delle aree rurali e montane e sono fonti straordinarie non soltanto di ossigeno, ma di occupazione, reddito e materie prime rinnovabili. Se è positivo l'aumento del patrimonio forestale italiano, permane comunque il grave problema del consumo di suolo. Come ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole e forestali Mario Catania, infatti, stiamo consumando suolo destinato all'agricoltura “con ritmi incompatibili per un paese che abbia cura di sé e delle generazioni future”. Il ministro dell'Agricoltura ha ricordato che, oltre alla regressione della superficie agricola, pari a circa 12 milioni di ettari, un altro terzo del territorio italiano è sottratto alla natura e all'agricoltura dall'urbanizzazione e dalle infrastrutture.

Commenti

um domanda: di quanto è aumentata la suparficie asfaltata, cementificata e urbanizzata?
nunzio di Pillo, 21-04-2012 12:21
Non posso che rallegrarmi di questo aumento, sperando anche che continui in futuro. Dove sono io, però, nelle campagne della zona del Soave e Valpolicella, la situazione non è tanto allegra: negli ultimi due anni ho assistito a un progressivo depauperamento delle zone boschive, eliminate per far posto all'ennesimo vigneto. Quel po' di boscaglia rimasta non viene adeguatamente mantenuta e curata: da distante sembra tutto verdeggiante, avvicinandosi però, ci si accorge che molti alberi sono quasi completamente soffocati dai rampicanti. Altrove la processionaria procede con il suo assalto,nell'indifferenza generale (eppure gli agricoltori ne hanno di tempo libero durante l'inverno - ma sono troppo impegnati ad andare a caccia!
Pati Lucaroni-Broomer, 21-04-2012 11:21
E' confortante apprendere la notizia che il patrimonio boschivo nazionale risulta potenziato a dispetto degli atti criminali degli incendi dolosi che ogni anno mandano in cenere decine di ettari di zone boschive.Veri delitti contro l'ambiente.Naturalmente occorre tutelare il prezioso patrimonio forestale introducendo maggiori controlli,irrogando altresi sanzioni e pene severe contro i piromani e gli speculatori che per motivi vari concorrono ad impoverire e a depauperare il verde demaniale.Non ultimo fare opera di sensibilizzazione presso l'opinione pubblica a cominciare dalle scuole con la finalità di accrescere l'amore per gli alberi in genere, ripristinando la tradizione del passato secondo cui ogni anno nelle scuole pubbliche una giornata veniva dedicata alla festa degli alberi con riti e manifestazioni che includevano la messa a dimora di decine di alberi in presenza di personalità di spicco istituzionali.
turiddu, 25-04-2012 12:25

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