di
Giorgio Cattaneo
25-10-2011
La manifestazione di domenica scorsa contro la linea ad alta velocità Torino-Lione si è svolta senza problemi di alcun genere. Lo stesso non si può dire per ciò che è accaduto durante la scorsa notte ad Avigliana dove è stato attaccato l’ostello comunale di piazza Conte Rosso che in passato aveva ospitato degli attivisti del movimento No Tav.
Valle di Susa ancora sotto tiro, “per colpa dell’adesione di massa al movimento popolare No-Tav”. Non aveva fatto in tempo a spegnersi l’entusiasmo per la trionfale manifestazione di Giaglione, conclusasi il 23 ottobre senza i temuti incidenti col simbolico taglio delle reti della 'zona rossa' attorno al futuro cantiere della Torino-Lione, che – nella notte – ad Avigliana è stato attaccato l’ostello comunale di piazza Conte Rosso, nel cuore medievale del più importante centro della valle.
Nell’incursione sono andati distrutti documenti relativi al movimento No-Tav e testimonianze storiche della Resistenza partigiana. “Questo gesto tradisce la vera matrice ideologica dei suoi autori”, accusa Nicoletta Molinero, che gestisce la struttura ricettiva che aveva appena ospitato Giulietto Chiesa, intervenuto a sostegno dei No-Tav.
Chiesa aveva animato ad Avigliana una gremitissima conferenza il 21 ottobre sul debito pubblico, invitato dall’amministrazione comunale guidata da Carla Mattioli: “Già nei mesi scorsi – denunciano i responsabili del Comune – l’ostello era stato fatto oggetto di strumentali attacchi politici e giornalistici, e questo è il risultato”. Il piccolo centro ricettivo aveva ospitato anche manifestanti provenienti da altre regioni, saliti in valle di Susa per contestare il progetto di alta velocità ferroviaria.
“L’esempio di democrazia e di civiltà dimostrato a Giaglione dal movimento No-Tav e dai valsusini ha scatenato questa reazione mafiosa e fascista”, afferma in un comunicato la compagine ambientalista che governa la cittadina: “Chiediamo una risposta democratica e di civiltà da parte di tutte le persone libere di questo paese”.
Sul raid notturno nella struttura ricettiva stanno ora indagando i carabinieri: i vandali penetrati in piena notte nell’edificio, situato proprio di fronte al municipio, si sono accaniti su libri, riviste e manifesti del movimento No-Tav, insieme a opere di documentazione sulla guerra partigiana, a disposizione all’interno della reception. I teppisti hanno rubato duecento euro, distrutto gli arredi e tagliuzzato e imbrattato il materiale informativo.
“Questi fatti però non solo non ci spaventano, ma sono degli autogol che rafforzano ancora di più i nostri propositi”, dice Nicoletta Molinero, convinta che gli incursori notturni abbiano voluto colpire il movimento valsusino: “Evidentemente la nonviolenza fa paura”. Anche per Mauro Sonzini, dell’Anpi, “è possibile che ci sia una connessione con le tante iniziative legate al movimento che si oppone all’alta velocità”.
'Rappresaglia' teppistica dopo il successo popolare di una manifestazione contro la Torino-Lione? È già successo, coi roghi degli storici 'presidi' No-Tav di Borgone e Bruzolo, dati alle fiamme a poche ore da cortei e fiaccolate. E Alberto Perino, popolare portavoce del movimento della Valle di Susa, nel marzo 2010 ha ricevuto esplicite minacce di morte: “Vi scanniamo come maiali e vi squagliamo nell’acido”, recitava una lettera anonima recapitata all’indomani dell’incendio di un 'presidio', divampato dopo manifestazioni nelle quali i No-Tav non hanno mai cessato di scandire slogan come “Via la mafia dalla val Susa”.
Nella primavera 2010, lo scrittore Massimo Carlotto intervenuto proprio ad Avigliana è stato esplicito: “I cantieri delle grandi opere, senza rischio d’impresa perché finanziati con denaro pubblico, rappresentano una ghiotta occasione per la nuova mafia imprenditrice, i grandi cartelli criminali ansiosi di riciclare denaro sporco”.
Non casuale, forse, l’attacco ad Avigliana, da vent’anni saldamente governata da amministrazioni di impronta ambientalista, dopo aver fatto 'piazza pulita' (così si chiamava la lista elettorale) della 'casta' di allora. L’attuale sindaco, Carla Mattioli, iscritta al Pd ma 'dissidente' in quanto No-Tav, ha qualificato Avigliana con una politica sempre più 'verde': l’adesione alle campagne M’illumino di meno, il patto europeo dei sindaci ecologisti, lo sviluppo della raccolta differenziata, le piste ciclabili per la mobilità sostenibile.
Inserita nel network dei Comuni Virtuosi, Avigliana ha fatto parlare di sé anche per l’impegno sull’energia: tetti fotovoltaici, lampadine a basso consumo, incentivi per gli edifici in 'classe A' e persino bici elettriche (a pedalata assistita) per i dipendenti comunali.
Centro di servizi con 12.000 abitanti dislocato all’imbocco della valle, a metà strada fra Susa e Torino, Avigliana ospita la maggiore area produttiva e industriale della zona.
Tra i laghi morenici della riserva naturale, patrimonio di biodiversità e polmone verde a due passi dall’area metropolitana torinese, la cittadina si conferma una piccola capitale culturale, con botteghe artigiane e artistiche e iniziative di richiamo come il festival jazz che ogni anno attira pubblico internazionale.
Gli 'eretici' guidati da Carla Mattioli e dall’assessore all’urbanistica Rino Marceca – il primo in Piemonte a riconvertire aree edificabili in terreni agricoli – hanno frenato spettacolari operazioni di speculazione edilizia, salvando i boschi della collina dalla cementificazione. Negli ultimi vent’anni, il capoluogo della bassa valle di Susa ha guidato e anticipato molte scomode battaglie ambientaliste: quella decisiva, contro la Torino-Lione, la oppone al centrodestra ma anche al Pd torinese.
Finora, Avigliana ha rappresentato una 'diga' strategica contro la Tav e ha resistito a forti pressioni provenienti da ogni parte. A sei mesi dalle elezioni comunali (si voterà in primavera) il clima sembra ora pronto a incendiarsi anche con la benzina della violenza e dell’intimidazione. Appena un anno fa, Carla Mattioli partecipò con Gian Carlo Caselli alla maratona web Cose Nostre promossa in collaborazione coi maggiori media italiani per ricordare Angelo Vassallo, il sindaco ambientalista di Pollica assassinato dai killer della speculazione.
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