di
Banca Popolare Etica
25-11-2011
Banca Etica aderisce al BTP Day lanciato da ABI – Associazione Bancaria Italiana. La finanza etica esorta chi ne ha la possibilità ad acquistare i titoli del debito italiano ponendo come condizione iniziative per uno sviluppo sostenibile.
Banca Etica aderisce al BTP Day lanciato da ABI – Associazione Bancaria Italiana. Il primo istituto di finanza etica in Italia, i cui finanziamenti sono tutti orientati a sostenere l'economia civile e sostenibile, rinuncerà alle consuete commissioni sull'acquisto di titoli di Stato italiani nelle giornate del 28 novembre per l'acquisto di titoli italiani sul mercato secondario e del 12 dicembre per i Bot a un anno che saranno messi all'asta dal Tesoro.
“Vediamo in queste iniziative quei caratteri di impegno e di responsabilità che da sempre caratterizzano il movimento che chiede una finanza eticamente orientata - dice Ugo Biggeri, Presidente di Banca Etica - in questo momento di oggettiva difficoltà per lo Stato Italiano tutti dobbiamo attivarci e dare un contributo. Non è nello stile dei movimenti che sostengono Banca Etica tifare per il 'tanto peggio, tanto meglio'.
Il fallimento di buona parte di una nazione sarebbe l'ennesimo duro colpo soprattutto per la parte più fragile dei nostri concittadini, giovani, famiglie, precari, diversamente abili, che già stanno pagando un prezzo altissimo per la crisi attualmente in corso. Crediamo inoltre che i cittadini responsabili che sceglieranno di sostenere il proprio paese con un investimento in titoli di Stato Italiani, abbiano il diritto, al pari delle Istituzioni Internazionali, Fondo Monetario Internazionale o Banca Centrale Europea, di esercitare il ruolo di 'creditori' e di porre quelle condizioni che riteniamo fondamentali per superare l'attuale crisi e virare con decisione verso un modello di sviluppo equo e sostenibile”.
Le fortissime tensioni sul differenziale tra titoli di Stato Italiani e tedeschi indicano che i mercati finanziari stanno scommettendo ingenti risorse sul default del paese, sono necessarie misure straordinarie e chi ha di più deve contribuire a 'mettere in sicurezza' il debito pubblico italiano.
“C’è bisogno di sottrarre il debito pubblico dei paesi UE dall'isteria dei mercati finanziari di questi tempi e rifinanziarlo a tassi ragionevoli - è la strada indicata da Leonardo Becchetti, economista e Presidente del Comitato Etico di Banca Etica -. È un compito che dovrebbe svolgere in primo luogo la Banca Centrale Europea agendo da prestatrice di ultima istanza ma in sua assenza i cittadini italiani possono svolgere un ruolo di supplenza. Una quota elevata di debito pubblico nelle mani degli investitori internazionali è in questo momento un fattore di forte instabilità. Un'iniziativa del genere può contribuire a bloccare il meccanismo della speculazione che si autoavvera e sospendere i meccanismi di mercato nell'attesa che la bufera si calmi”.