E’ stato presentato in tutti i Paesi membri il rapporto internazionale e i singoli rapporti nazionali che cercano di individuare esperienze di finanza al servizio del bene comune anche per dar loro diffusione.
«Per noi che abbiamo costruito Banca Etica a partire dai primi anni ’90 è una soddisfazione vedere che i temi dell'utilizzo a scopo sociale della finanza sono entrati nelle agende di politica economica dei Governi e degli organismi sovranazionali, come il G8 – dice Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica ed Etica sgr - Auspichiamo che a questo primo lavoro di ricognizione delle esperienze in corso si aggiungano quanto prima scelte politiche precise: come l'introduzione di una seria tassa sulle transazioni finanziarie speculative; una regolamentazione chiara che semplifichi il microcredito; la modifiche di alcune delle norme internazionali (Basilea 3) che regolano l'attività bancaria e che attualmente penalizzano proprio chi vuole dare credito alle imprese sociali e orientate al bene comune».
Nel rapporto italiano diverse attività di Banca Etica sono citate tra le buone pratiche di finanza ad alto impatto sociale:
Social Stock - Le stesse azioni di Banca Etica sono considerate nel rapporto come un esempio di social stock: i 37mila soci di Banca Etica che hanno sottoscritto azioni per un totale di 48 milioni di euro investono parte dei loro risparmi per dare vita a una banca che finanzia solo progetti di imprese e organizzazioni del terzo settore che abbiano un elevato impatto sociale e ambientale. La partecipazione dei soci e il capitale sociale da loro conferito hanno permesso Banca Etica di erogare, nei sui primi 15 anni di attività, 1,8 miliardi di euro di finanziamenti a favore di circa 23mila progetti di imprenditoria sociale.
Microcredito assistenziale: dal 2001 Banca Etica ha erogato 1.132 microcrediti per un totale di 6 milioni di euro finalizzati a fornire supporto finanziario a soggetti sulla soglia della povertà al fine di metterli in grado di fronteggiare situazioni di emergenza dalle quali dipende il miglioramento (o il non peggioramento) della loro qualità di vita. I microcrediti sono erogati grazie alle 47 convenzioni stipulate con diocesi, fondazioni, enti pubblici.
Microcredito imprenditoriale: Dal 2001 a oggi Banca Etica ha erogato 6 milioni di euro di finanziamenti a favore di 332 micro-imprese individuali in fase di strat-up con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio. I finanziamenti sono stati erogati nell'ambito di 26 convenzioni con diocesi, fondazioni private ed enti pubblici.
Autocostruzione: Banca Etica – in collaborazione con enti pubblici e cooperative edilizie - ha deliberato finanziamenti per più di 17 milioni di euro finalizzati a offrire una soluzione abitativa a soggetti che non ne avrebbero altrimenti la possibilità.
Progetto Jeremie Lombardia – Nell'ambito del Progetto Jeremie del Fondo sociale Europeo, Banca Etica ha erogato 1.196 finanziamenti per un totale di circa 3 mln € finalizzati al consolidamento e allo sviluppo delle imprese cooperative favorendo la loro ricapitalizzazione da parte dei soci che sono i beneficiari degli interventi finanziari. Altri progetti analoghi sono attualmente in corso in Campania e Sicilia.
Prestiti Obbligazionari Dedicati – Banca etica ha emesso 22 milioni di euro di prestiti obbligazionari sottoscritti dai risparmiatori a fronte della garanzia che la Banca utilizza il loro denaro, di volta in volta, per finanziare i bisogni abitativi delle famiglie più svantaggiate; esperienza di “workers buyout” in cui i lavoratori rilevano la proprietà delle aziende per evitarne il fallimento; progetti di agricoltura biologica e responsabile.