Un pericoloso super-batterio ha fatto la sua comparsa in Nord America negli alimenti: lo hanno annunciato ricercatori canadesi. Test di routine sui calamari crudi importati dalla Corea del sud hanno rilevato un ceppo di batteri resistenti ai carbapenemi, una classe di antibiotici utilizzati per il trattamento delle infezioni più pericolose e già resistenti. La cosa preoccupa molto in quanto i carbapenemi sono un poì l’ultima risorsa in fatto di antibiotici, quelli che vengono usati quando gli altri antibiotici non funzionano. Ormai l’allarme è mondiale, la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato come il fenomeno dell’antibioticoresistenza sia un grossissimo problema di salute pubblica a livello globale. I batteri resistenti ai carbapenemi sono stati rintracciati nell’ambiente e negli animali da cui si ricavano prodotti per l’alimentazione, ma è la prima volta che vengono identificati negli stessi alimenti. La preoccupazione consiste nel fatto che questi batteri sono portatori appunto del gene che induce resistenza ai carbapenemi e che il Dna che conferisce loro tale resistenza è capace di trasmettersi alle vaste colonie di batteri diversi che vivono nel nostro organismo, venendo quindi incorporata nella flora batterica intestinale e mettendo quindi a serio rischio la salute umana perché in caso di malattia si porrà il problema dell’inefficacia degli antibiotici. Se poi, come in questo caso, il batterio è presente in un cibo, come il calamaro, che a volte viene cotto poco o addirittura mangiato crudo, allora il rischio di trasmissione aumenta. E si può diffondere dappertutto, ad altri alimenti e anche in ambienti diversi.