di
Lucia Russo
04-06-2012
È ormai unanime il consenso sull’importanza di andare oltre il Pil e creare un nuovo indicatore della qualità della vita. L’Istat ha dunque elaborato il Bes, “Benessere equo e sostenibile”, indice che misura il buon vivere dei cittadini tenendo conto di 12 parametri tra cui: ambiente, lavoro e conciliazione dei tempi di vita, salute, paesaggio e patrimonio culturale.
Nella misurazione della qualità della vita di una popolazione si pone da tempo il problema dell’affidabilità dell’indicatore adottato e la sola rilevazione in termini di prodotto interno lordo, da più parti, non è ormai ritenuta esaustiva, ponendo l’esigenza di una sostituzione valida in un quadro di riferimento ampio e condiviso. Esigenza per la quale l’ISTAT comunica, dalle pagine del proprio sito, di star sviluppando un approccio multidimensionale e condiviso definito “Benessere equo e sostenibile” (Bes).
Ambiente, salute, benessere economico, istruzione e formazione, lavoro e conciliazione dei tempi di vita, relazioni sociali, sicurezza personale, benessere soggettivo, paesaggio e patrimonio culturale, ricerca e innovazione, qualità dei servizi, politica e istituzioni, sono i 12 ambiti considerati per valutare quanto prospera e vive più o meno felicemente la società italiana.
Per sviluppare questo nuovo indicatore, nel 2011 Cnel e Istat hanno costituito un Comitato d’indirizzo composto da rappresentanze delle parti sociali e della società civile al cui interno produrre un dibattito, e una Commissione Scientifica incaricata di selezionare per ciascun dominio un set di indicatori di elevata qualità.
La prima rilevazione statistica sull’importanza delle dimensioni del benessere è stata realizzata dall’Istituto a febbraio 2011, su un campione di 45 mila persone dai 14 anni in poi, rappresentativo della popolazione residente in Italia. Le risposte date dai cittadini attestano un’elevata importanza per tutte le dimensioni proposte sul benessere, mostrando un livello di omogeneità per sesso, età e territorio, insolitamente alto. La dimensione più importante, è per tutti la salute. Seguono i temi della sostenibilità e dell’equità intergenerazionale, mentre la partecipazione alla vita politica compare in fondo alla graduatoria.
La lista dei domini decisi sulla base della consultazione è stata nuovamente sottoposta dal Comitato Cnel-Istat a consultazione multimediale mediante un questionario e un blog, chiamando cittadini, istituzioni, centri di ricerca, associazioni e imprese ad esprimersi su “che cosa conta davvero per l’Italia”.
A breve – così annuncia l'Istat in una nota - le misure del benessere equo e sostenibile saranno a disposizione dell’opinione pubblica, del Parlamento e del Governo, e la proposta avanzata dalla Commissione sul nuovo indicatore BES, già discussa con il Comitato di indirizzo, sarà approvata entro giugno.